Grammatico latino, di Vicenza, vissuto a Roma nel 1º sec. d. C.; fu maestro di Quintiliano e di Persio. Dotto e spregiudicato, scrisse versi di poco conto e un'Ars grammatica, adattamento al latino della grammatica greca di Dionisio Trace; di essa troviamo tracce in Carisio e in altri grammatici più tardi. Introdusse Virgilio come testo di studio nelle scuole.