Uomo politico albanese (Scutari 1925 - Tirana 2011), dirigente del Partito del Lavoro d'Albania (comunista). Membro del politburo, nel 1982 divenne presidente del presidium dell'Assemblea del popolo (capo dello Stato) e alla morte di Hoxha (1985) ne ereditò anche la carica di segretario del partito. La sua politica si è caratterizzata per la riapertura di relazioni diplomatiche con paesi e organismi internazionali e, all'interno, per una prudente liberalizzazione. Nel 1991 il Partito del Lavoro diveniva il Partito socialista d'Albania ed egli ne lasciava la segreteria mantenendo, fino al 1992, la carica di capo di Stato. Nel luglio 1994 è stato condannato a nove anni di carcere (pena ridotta a cinque anni in dic. dal presidente Sali Berisha) per abuso di potere e violazione dei diritti civili; rilasciato nel febbr. 1995, è stato nuovamente arrestato un anno dopo con l'accusa di crimini contro l'umanità. Lasciato il paese nel marzo del 1997 beneficiando dell'indulto, è rientrato dopo che le accuse sono cadute, nel dicembre dello stesso anno, cessando però da allora ogni sua partecipazione alla vita politica del Paese.