Sociologo francese (Parigi 1934 - ivi 2013). Tra i più noti studiosi contemporanei di metodologia delle scienze sociali, autore di saggi metodologici sull'epistemologia e sull'analisi statistica dei dati sociologici, è tra gli esponenti più rappresentativi della cosiddetta ''sociologia quantitativa''.
Ricercatore presso il Centre national de la recherche scientifique (CNRS) dal 1962 al 1964, ha poi insegnato nell'univ. di Bordeaux fino al 1967, quando è passato alla Sorbona. Visiting professor alla Harvard University (1974-75) e all'univ. di Chicago (1987), dal 1977 membro dell'American academy of arts and sciences, ha inizialmente collaborato con P. Lazarsfeld su problemi riguardanti l'epistemologia della sociologia e l'analisi statistica dei dati sociologici (Vocabulaire des sciences sociales, 1965; L'analyse de la causalité, 1966; trad. it. 1969), segnalandosi come uno degli esponenti più rappresentativi della sociologia quantitativa. Successivamente, riprendendo e rinnovando temi di derivazione weberiana, ha concentrato il suo interesse metodologico sulla sociologia dell'azione, sottolineandone la superiorità, come paradigma esplicativo per le scienze sociali, rispetto agli orientamenti sistemici e causali. In tale prospettiva si collocano i suoi saggi sull'individualismo metodologico, metodologia di ricerca ed esplicativa basata sulle credenze, le preferenze e le decisioni individuali, che mira a spiegare i fenomeni macroscopici come conseguenze non intenzionali di azioni intenzionali, applicata da B. a vari ambiti di ricerca (soprattutto ai sistemi educativi e al mutamento sociale).
L'analyse mathématique des faits sociaux (1967); À quoi sert la notion de structure (1968; trad. it. Strutturalismo e scienze umane, 1970); Les mathématiques en sociologie (1971); L'inégalité des chances: la mobilité sociale dans les sociétés industrielles (1973; trad. it. Istruzione e mobilità sociale, 1979); Effets pervers et ordre social (1977; trad. it. Effetti perversi dell'azione sociale, 1981); La logique du social (1979; trad. it. 1980); La place du désordre. Critique des théories du changement social (1984; trad. it. 1985); L'idéologie, ou l'origine des idées reçues (1986; trad. it. 1991); L'art de se persuader (1990; trad. it. 1993); Le sens des valeurs (1999; trad. it. 2000); Pourquoi les intellectuels n'aiment pas le libéralisme (2004); Tocqueville aujourd'hui (2005); Renouveler la démocratie. Éloge du sens commun (2006); Le relativisme (2008; trad. it. 2009); La rationalité (2009); La sociologie comme science (2010). È inoltre autore di un Dictionnaire critique de la sociologie (in collab. con F. Bourricaud, 1986; trad. it. 1991).