recettore
Struttura capace di reagire a sollecitazioni specifiche, sviluppando una reazione caratteristica. In biologia molecolare, si designano con questo termine particolari proteine della membrana cellulare o delle strutture subcellulari in grado di reagire specificamente per interazione con sostanze specifiche, per es., neurotrasmettitori (recettore adrenergico, colinergico ecc.), determinati ormoni (recettori ormonali), o farmaci (recettori farmacologici). In neurofisiologia, il termine indica strutture nervose morfologicamente ben definite e di varia complessità (recettori sensoriali) capaci di ricevere gli stimoli provenienti dall’esterno o dall’interno dell’organismo e di trasformarli in impulsi nervosi da inviare ai centri superiori. I vari recettori possono essere sensibili alla luce (fotocettori o fotorecettori), alla temperatura (termocettori), alla pressione (pressocettori), alle sostanze chimiche (chemocettori o chemorecettori) ecc. Gli sviluppi della biochimica e della biologia molecolare hanno portato a estendere il concetto di recettore a tutte quelle strutture molecolari mediante le quali le cellule comunicano fra loro per regolare lo sviluppo, per controllare l’accrescimento, per coordinare le funzioni. Queste strutture proteiche sono capaci di riconoscere e interagire con molecole come gli ormoni, gli antigeni, i neurotrasmettitori, le immunoglobuline, le tossine batteriche, i virus e i farmaci. L’estensione del concetto di recettore a queste strutture molecolari ha consentito di spiegare diversi fenomeni, come: (a) il riconoscimento degli ormoni da parte dei bersagli cellulari; (b) gli effetti eccitatori o inibitori di una stessa sostanza (per es., della noradrenalina sulle sinapsi adrenergiche postgangliari); (c) la tachicardia in risposta alla somministrazione intravenosa di liquidi (riflesso di Bainbridge); (d) la regolazione dell’osmolarità a opera dei recettori dei nuclei sopraottico e paraventricolare dell’ipotalamo in seguito alla diminuzione del volume del liquido interstiziale e delle concomitanti variazioni di concentrazione degli ioni sodio; (e) la regolazione del volume extracellulare mediante lo stiramento delle pareti vascolari (degli atri, delle grosse vene, dell’aorta, delle carotidi). (*)
→ Cellula. Riconoscimento e adesione tra cellule; Chimica supramolecolare; Citochine; Complessità biologica; Farmaci, progettazione dei; Farmacogenomica; Farmacologia clinica; Memoria immunologica; Neurofarmacologia; Neuroni e sinapsi; Omeostasi; Terapia farmacologica del dolore