In economia, operazione con la quale, in un regime a cambi fissi, le autorità monetarie di un singolo paese, spesso di concerto con le autorità monetarie di altri paesi, fissano un nuovo tasso di cambio tra la propria moneta e una moneta di riferimento (per es., il dollaro), a seguito della variazione del cambio tra una terza moneta e la stessa moneta di riferimento.