Antropologo fisico tedesco (Karlsruhe 1874 - Friburgo in Brisgovia 1967), prof. dal 1904 di anatomia umana all'univ. di Friburgo, e dal 1927 al 1943 di antropologia in quella di Berlino. Studiò i "Bastaards" [...] di Rehoboth (ibridi fra Olandesi e Ottentotti) dell'Africa merid. e con E. Baur e F. Lenz pubblicò il trattato Menschliche Erblichkeitslehre und Rassenhygiene (1921), che costituì poi una delle basi "scientifiche" su cui poggiò la propria politica ...
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Genetica
Raffaella Elli
(XVI, p. 509; App. II, i, p. 1022; III, i, p. 716; IV, ii, p. 7; V, ii, p. 372)
Le tecniche veloci e sensibili sviluppatesi a partire dalla metà degli anni Settanta, che complessivamente [...] in cui sono vissuti i comuni antenati. Su questa base è stato possibile calcolare che l'Eva mitocondriale visse in Africa circa 200.000 anni fa. In questi calcoli bisogna tenere conto del differente contributo dato al genoma mitocondriale rispetto a ...
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Malattia infettiva acuta, causata da un vibrione (Vibrio cholerae asiaticae). Nella diffusione sono importanti i portatori, individui sani o guariti che ospitano nel loro intestino, e quindi eliminano, [...] le mosche ecc. Assai efficiente è la profilassi vaccinica che induce immunità per oltre sei mesi, già dopo una settimana. L’Africa è il continente dove l’incidenza colerica è la più elevata del mondo, non per la particolare virulenza dell’agente ...
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Organo erettile femminile impari e mediano situato nell’angolo anteriore della vulva. A differenza del pene, rappresenta esclusivamente una zona erogena dotata di estrema sensibilità grazie all’elevato [...] a quello riscontrato nel glande.
L’ablazione rituale della c. ( clitoridectomia) è praticata presso diverse popolazioni dell’Africa orientale, della Nuova Guinea, dell’Australia e dell’India. Spesso fa parte dei rituali di iniziazione femminile che ...
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Genetica delle popolazioni umane
Andrea Novelletto
La genetica delle popolazioni si occupa di come le leggi di Mendel e gli altri principi della genetica si applichino a intere popolazioni di organismi [...] per la dispersione dell'uomo anatomicamente moderno. Secondo questo modello vi sono stati uno o più episodi di migrazione dall'Africa all'Asia (e da qui agli altri continenti) a opera di popolazioni che portavano con sé solo un sottoinsieme della ...
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CASTELNUOVO, Giacomo
Bruno Di Porto
Nacque a Livorno il 26 nov. 1819 dal commerciante Raffaello e da Ester Sonnino, e crebbe nell'ambiente di quella comunità ebraica che era la più libera in Italia, [...] A. Riggio, Riflessi del Risorg. a Tunisi, in Rass. stor. del Risorg., XXXVIII(1951), pp. 617-626; E. De Leone, La colonizzazione dell'Africa del Nord, I, Padova 1957, pp. 239, 274, 282, 288; E. Michel, Esuli ital. in Egitto (1815-1861), Pisa 1958, ad ...
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La grande scienza. Epidemiologia
Paolo Vineis
Epidemiologia
L'epidemiologia è lo studio della distribuzione e dei determinanti della salute e della malattia nelle popolazioni. La semplice descrizione [...] tendenze temporali delle malattie ha consentito importanti scoperte. Per esempio, il chirurgo Denis Parsons Burkitt, che operava in Africa, notò che tra gli Africani malattie del colon come la diverticolosi o il cancro erano quasi sconosciute, mentre ...
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Stato di squilibrio tra rifornimento di nutrienti ed energia – troppo scarso (m. da carenza), incongruente (m. da squilibrio), eccessivo (m. da eccesso alimentare) – e il fabbisogno del corpo per assicurare [...] della m. proteica sono alcune distrofie dei lattanti e il kwashiorkor, frequentissimo tra i bambini di molte regioni dell’Africa. Dal punto di vista sociale le m. da carenza rappresentano un problema di enorme importanza: si calcola che quasi ...
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Teologo, storico, medico e musicologo (Kaysersberg, Alsazia, 1875 - Lambaréné, Gabon, 1965). Libero docente a Strasburgo di scienze neotestamentarie fino al 1905 ed eminente interprete di Bach (Bachkonzerten [...] si diede da allora quasi senza interruzione all'attività missionaria e assistenziale fra i Neri; recatosi a Lambaréné (Africa Equatoriale Francese), vi fondò un lebbrosario-villaggio come simbolo concreto del suo cristianesimo. Premio Nobel 1952 per ...
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Sigla di human immunodeficiency virus, retrovirus dotato dell’enzima trascrittasi inversa che consente la trascrizione di RNA a DNA. È stato identificato agli inizi degli anni 1980 nei laboratori di L. [...] il primo è più diffuso e causa di pandemia, mentre il secondo si trova prevalentemente nell’area centro-occidentale dell’Africa. Il virus è linfotropo e neurotropo, cioè colpisce i linfociti T helper e causa alterazioni al sistema nervoso centrale. I ...
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africa
àfrica (non com. àffrica) s. f. [dal nome proprio geografico Africa]. – Nell’industria tessile, armatura del tipo saia o diagonale a un solo dritto, usata spec. per i tessuti di cotone che furono detti tele d’Africa perché adoperati...
africano
(ant. affricano) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Africanus]. – 1. Dell’Africa: il territorio a.; le popolazioni a.; le ex colonie a.; Mare A., settore del Mediterraneo compreso tra la Sicilia, la Tunisia, la Tripolitania e il mar I0nio....