BUSONI, Ferruccio (Benvenuto Michelangelo Dante)
Raoul Meloncelli
Nato a Empoli il 1º apr. 1866 da Ferdinando, anch'egli empolese d'origine corsa, apprezzato clarinettista, e da Anna Weiss, triestina [...] tutta l'amarezza di sentirsi isolato in un ambiente che era tanto lontano dal suo mondo spirituale, poté continuare a d'arte alla quale non conviene chiamarsi in modo così abusato e volgare. Perché la trascrizione che Busoni ti fa di Bach è una realtà ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Silvia Serventi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Contro impressionismo e scuola naturalista, troppo legati al reale e ai sensi, alla [...] dominante fosse un profondo intuito della bellezza. Se si volgeva a guardare il cammino dell’uomo nella storia, si di fanciullo... E vidi,
nel crocevia, la croce.
sonava a messa, ed era
l’alba del nostro dì:
E vidi la Madonna
dell’Acqua, erma e ...
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Interesse
Lorenzo Ornaghi
Il termine e il concetto
Pochi concetti, come quello di interesse, si sono radicati nel campo delle scienze sociali, penetrandovi estesamente e in profondità, affiancando speditamente [...] - di 'essere d'importanza' e 'importare'). Il termine volgare 'interesse' o 'interesso' si presenta, sin dalle sue origini che per la similarità dei due titoli, Rudolf von Jhering era venuto completando la pubblicazione di Der Zweck im Recht). Nella ...
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Agiografia
A. Vauchez
N.P. ¿Ševcenko
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Vauchez
Si designa con questo termine l'insieme dei testi composti in onore dei santi e per celebrarne la memoria. Tradizionalmente si [...] nelle litanie, alcune delle quali vennero ben presto tradotte in lingua volgare come la Leggenda di s. Alessio, ma, come constatava s di Blois (m. 1364), il pio duca di Bretagna, era così interessato ad ascoltare la lettura delle storie dei santi che ...
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capitoli
Francesco Bausi
Datazione e circostanze di composizione
Dei cinque C. in terza rima composti da M., solo i tre di maggiore ampiezza e importanza (“Di Fortuna”, “Dell’Ingratitudine” e “Dell’Ambizione”, [...] più cari, fra i quali allora, accanto a Casavecchia e Nasi, era anche Folchi; quest’ultimo, tra l’altro, fu impiegato da M. , accessibile a M. per mille vie, da quella della poesia volgare (L. Pulci, Morgante XXVIII 6: «ché il sapïente supera le ...
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PROSPETTIVA
G. Federici Vescovini
Il termine p. ebbe nella tradizione medievale un significato particolare. Tale termine non riguardava le tecniche particolari di rappresentazione pittorica sul piano [...] , 7-17; 432B, 15-20), la perspectiva (ottica) era una disciplina dai contorni incerti: Aristotele l'aveva considerata come una straordinaria (Federici Vescovini, 1990), fu tradotta anche in volgare italiano con il titolo De li aspecti nella metà del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Villari
Mauro Moretti
Pasquale Villari fu uno dei più importanti studiosi italiani del secondo Ottocento, lo storico allora più noto a livello internazionale; e il suo ruolo nell’orientare [...] , renderlo intelligibile senza superficialità, renderlo popolare, non volgare (B. Spaventa, Epistolario, 1° vol., 1847 propensione mostrata, nel 1854, per Mill rispetto a Comte era connessa alle indicazioni generali che Villari ricavava dalla lezione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Cesare Cremonini
Marco Forlivesi
Cesare Cremonini fu per oltre cinquant’anni docente di filosofia naturale nelle Università di Ferrara e di Padova, interprete e sostenitore dell’epistemologia e della [...] prima lezione. L’ambiente dello Studio di Padova non era più quieto di quello di Ferrara. Nel 1599 lo si potrebbe osservare, con Eugenio Garin, che Cremonini «fu pensatore non volgare», dai vasti interessi, in cui si manifesta l’influenza di Pico ...
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GANTI, Giovanni Cristoforo (Gian Cristoforo Romano)
Matteo Ceriana
Figlio dello scultore Isaia da Pisa, uno dei principali tra quelli attivi a Roma alla metà del XV secolo, nacque in data non precisabile [...] ricordo dell'attività letteraria del G. è nell'edizione volgare del 1525 del fortunatissimo De natura de amore di Aragona, regina d'Ungheria (ibid., n. 238). Nel 1510 il G. era ancora a Roma, dove valutava per la marchesana una gemma antica con due ...
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Nell’epoca attuale non esiste un uomo politico di qualche spessore che non possieda una ‘faccia’, la cui fisionomia, cioè, non sia nota a un pubblico abbastanza vasto. Il sindaco di una città o il ministro [...] erano due icone classiche: il tessitore e il timoniere. Il primo era colui che con pazienza e con lavoro nascosto metteva insieme i fili dello star system sino ad accettare l’aspetto più ‘volgare’ di quel mondo, cioè la spettacolarizzazione dei suoi ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...