Operalirica in tre atti di G. Verdi, su libretto di F.M. Piave (1810-1876) tratto dal dramma Le Roi s'amuse (1832) di V. Hugo. Rappresentata per la prima volta al teatro La Fenice di Venezia nel 1851, [...] deriva il titolo dal nome di uno dei personaggi, il deforme buffone ...
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Personaggio dell'operalirica Carmen (1875) del musicista G. Bizet (1838-1875); è un famoso torero, innamorato di Carmen e per il quale lei lascia Don José. Il ruolo di Escamillo richiede un baritono. ...
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Scenografo, regista e costumista italiano (n. Milano 1930). Dal 1951 ha svolto attività di scenografo e costumista collaborando a spettacoli teatrali di prosa e di lirica. Di particolare importanza il [...] scene e costumi per testi che hanno spaziato dalla pochade ai grandi classici antichi e moderni, e accostandosi anche all'operalirica, in cui ha esordito con un interessante Don Giovanni di Mozart al Teatro Carlo Felice di Genova (1952). Il 1956 ...
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Regista teatrale francese (Buenos Aires 1942 - Levallois-Perret 2013). Ha iniziato la sua carriera a Parigi dirigendo Le labyrinthe di F. Arrabal (1966). La sua fama è legata al Grand magic circus, gruppo [...] -Comique, esperienza conclusasi nel 2007, dedicandosi in particolar modo al teatro musicale (Mistinguett, la dernière revue, 2001; Zazou, une histoire d'amour sous l'Occupation, 2003), e all'operalirica (Il barbiere di Siviglia di G. Rossini, 2006). ...
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Regista argentino naturalizzato francese (Buenos Aires 1932 - Parigi 2023). Dopo studi alla scuola di C. Dullin e J. Lecoq, si mise in luce con la visionaria messinscena di Le mariage (1963) e Yvonne princesse [...] Lear di W. Shakespeare (2006), Oedipus roi (2008) di Sofocle, El avaro di Molière (2010). È anche apprezzato regista di operalirica (L'olandese volante di R. Wagner, Teatro San Carlo di Napoli, 2003). È stato direttore del Théâtre nationale de la ...
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Teatro
Antonio Audino
Nel momento storico in cui i generi dello spettacolo si sono dissolti o mescolati con altro, ovvero tra l'ultimo scorcio del 20° sec. e l'inizio del successivo millennio, al t. [...] letteratura a D. Fo (n. 1926) la cui opera è stata considerata meritevole del prestigioso riconoscimento non soltanto per per es., nel recuperare alcune sale storiche, soprattutto dedicate alla lirica, come il Carlo Felice di Genova o, come nel caso ...
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REGIA (XXIII, p. 9; App. II, 11, p. 678)
Luigi Squarzina
Paolo Puppa
Dai tardi anni Cinquanta ai tardi anni Settanta la r. teatrale, se sotto un aspetto ha visto la sua inarrestabile affermazione, sotto [...] Dopo la caduta di A. Miller); e trova nel cinema scespiriano (La bisbetica domata, Romeo e Giulietta) e nell'operalirica (La Bohème, Falstaff) la migliore estrinsecazione del suo estro figurativo.
Costretti a una diaspora per la cronica mancanza di ...
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VITEZ, Antoine
Biancamaria Mazzoleni
Regista e direttore di teatro francese, nato a Parigi il 20 dicembre 1930, morto ivi il 30 aprile 1990. Diplomato in lingue orientali, ottimo traduttore, a partire [...] romanzo di Aragon. Nel 1979 fu docente al Conservatoire national d'art dramatique e nel 1980 firmò la sua prima regia di operalirica con Le nozze di Figaro di Mozart (direttore R. Muti, teatro Comunale di Firenze) e una Bérénice di Racine a Spoleto ...
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scena Parte del teatro dove gli attori recitano. Per metonimia, l’azione scenica, l’attività teatrale e la professione d’attore, e, per traslato, altre forme di attività.
Teatro
La s. è costituita da [...]
Il termine s. designa talvolta una composizione autonoma formata da recitativo e aria; più frequentemente una parte di un’operalirica, in cui si alternano recitativi, ariosi, vere e proprie arie o episodi cantabili. Nel 19° sec. si trova spesso ...
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Poeta e drammaturgo inglese (Londra 1572 - ivi 1637). Creatore di un nuovo tipo di commedia, la "commedia di umori" (alla base della sua rappresentazione umana sta la teoria fisiologica degli "umori", [...] caratteri predominanti), osservatore rigoroso delle unità drammatiche, ha lasciato nelle sue opere una galleria di tipi elisabettiani di rara efficacia. Esercitò anche con la sua operalirica grande influsso sui poeti dell'epoca di Carlo I; né rimase ...
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lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...
liricita
liricità s. f. [der. di lirico]. – L’insieme delle qualità proprie della poesia lirica; carattere, intonazione, ispirazione lirica di un componimento poetico, di un brano di prosa, o anche di una composizione musicale e, per estens.,...