LORIA, Achille
Riccardo Faucci
Stefano Perri
Nacque a Mantova il 2 marzo 1857 da Salomone, detto Girolamo, di famiglia di origine catalana, e da Anaide D'Italia, entrambi israeliti.
Della città padana [...] "elisa", cioè eliminata, attraverso ilsuo trasferimento come reddito ad altri a fissare il prezzo che accorda al capitale complessivamente impiegato il massimo profitto, che verrebbe poi ripartito in proporzione al capitale impiegato da ciascuno ...
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DE FINETTI, Bruno
Giorgio Israel
Nacque a Innsbruck (Austria) il 13 giugno 1906 da Gualtiero e da Elvira Menestrina. italiani di cittadinanza austriaca. Si iscrisse nel 1923 al Politecnico di Milano, [...] alla facoltà di economia e commercio dell'università di Trieste nel 1944 e poi a Roma presso la stessa facoltà nel 1954 (Roma 1959).
Ilsuo interesse a rendere vivo, concreto, intuitivo e interessante l'insegnamento della matematica si espresse nella ...
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BERENGARIO I, duca-marchese del Friuli, re d'Italia, imperatore
Girolamo Arnaldi
Nacque da Eberardo, conte-duca-marchese del Friuli, "vir nobilissimis Francorum natalibus oriundus" (Translatio s. Calixi [...] , 3-4; n. 8, p. 34, 8), venne a trovarsi nel campo opposto a quello in cui militava ilsuo signore ed amico di pochi anni prima; e, soprattutto, le sovrano prevalente in ciascuno dei due momenti, la prima cacciata di Ludovico e ilsuo ritorno di tre ...
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Leone X
Marco Pellegrini
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dicembre 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini.
Fin dalla prima età, ebbe quali maestri alcuni dei più illustri [...] 1-47, 104-42, 321-55; A. Luzio, Isabella d'Este ne' primordi del papato di Leone X e ilsuo viaggio a Roma nel 1514-1515, "Archivio Storico X, I-XII, a cura di L. Bossi, Milano 1816-17), che riporta in appendice aciascun volume un'imponente ...
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FEDERICO da Montefeltro, duca di Urbino
Gino Benzoni
Nasce a Gubbio (Perugia) il 7 giugno 1422, frutto, ci si affretta a spiegare, d'una relazione tra il maturo conte di Montefeltro ed Urbino Guidantonio [...] dell'opera omnia di ciascuno, la sua biblioteca offre, quanto meno, il riscontro dell'effettiva loro presenza vocem; G. M. Cagni, Vespasiano da Bisticci e ilsuo epistolario, Roma 1969, ad vocem; A. Bruschi, Bramante..., Bari 1969, ad vocem; F. ...
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BELLINI, Vincenzo
Raffaele Monterosso
Nacque a Catania da Rosario e da Agata Ferlito, primo di sei fratelli, il 3 nov. 1801 e fu battezzato il 4 novembre. Le notizie della prima infanzia del B. me ì [...] Zingarelli rispose esortando ilsuo antico allievo a continuare senza scrupoli ilsuo lavoro. Lo il lavoro, studio attentamente il carattere dei personaggi, le passioni che li predominano e i sentimenti che esprimono. Invaso dagli affetti di ciascuno ...
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Scienza greco-romana. Tolomeo
Ferruccio Franco Repellini
Tolomeo
L'indagine scientifica
Di Claudio Tolomeo si sono conservate numerose opere, che nel loro insieme coprono un ampio settore dell'enciclopedia [...] aciascuna delle quali Tolomeo imputa carenze metodologiche specifiche ‒ emerge in certa misura, ma senza enfasi, il 7) istruzioni per il calcolo.
Il passo (5) è assente per il Sole (il quale non richiede complicazioni per ilsuo modello). La sequenza ...
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CORDINI (Cordiani? non Condiani, Corolani, Coriolani e neppure Picconi come vuole il Vasari), Antonio, detto Antonio da Sangallo il Giovane
Arnaldo Bruschi
Figlio di Bartolomeo di Antonio di Meo, bottaio, [...] degli Spagnoli, pure se ilsuo ambizioso progetto (Uffizi, A 905, 906, 907) fu attuato solo in piccola parte. Di questo tempo è anche il disegno di un camino (Uffizi, A 170) forse per il Vaticano.
Negli anni tra il 1520 e il 1530 c., e specialmente ...
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DELLA CASA, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque il 28 giugno 1503 da Pandolfo e Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente in Mugello, dove la famiglia possedeva beni ("Monsignor Della Casa - [...] Il feudo padovano ha ilsuo nume tutelare nel Bembo, ed a lui guarda evidentemente il giovane D., anche se per il momento loro; là dove chi è strano pare in ciascun luogo straniero, che tanto tiene a dire come forestiero; sì come i domestici uomini ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] "luce del cielo unica e trina, principio e fine di ciascuna cosa", dietro la cui guida l'uomo ascende alle gioie del Rossiglione (IV, 9), che, costretta dal marito a mangiare il cuore del suo amante, delibera di gettarsi dalla finestra del castello; ...
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ciascuno
agg. e pron. indef. [lat. quisque (volg. *cisque) unus, con la a della prima sillaba tratta prob. dal gr. κατά; cfr. cadauno e l’ant. catuno]. – Indica una totalità di persone, richiamando però l’attenzione sui singoli: ciascun uomo,...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...