CLASSICISMO
F. Pomarici
Il fenomeno del c. nell'arte medievale è una vicenda articolata e ricca di sfaccettature, che si snoda non solo all'insegna dell'alternanza fra sopravvivenze, recuperi, copie [...] partire dall'Annunciazione sulla parete palinsesto di S. Maria Antiqua a Roma (565-578), non sono riconducibili apriori sotto tutti gli aspetti a un'unica fonte, anche se la ricostruzione di diversi possibili percorsi resta assai problematica, come ...
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GOTICO
P. Kidson
Il termine G. entrò in uso tra gli umanisti italiani durante il sec. 15° per definire quegli aspetti del mondo contemporaneo che, alla luce di un passato classico idealizzato, ricevevano [...] quella pionieristica di Willis nel sec. 19°, ma raffinata e sviluppata fino a un più alto livello di sofisticazione tecnica, ha sostituito l'approccio apriori dei metodi precedenti e ha acquisito il privilegio esclusivo di registrare ogni sfumatura ...
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Dada
Maurizio Fagiolo dell'Arco
di Maurizio Fagiolo dell'Arco
Dada
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Le origini e l'espansione: a) i centri dada; b) tra il futurismo e il surrealismo. □ 3. I protagonisti: [...] La sua massima più alta suona: la ragione deve essere accettata apriori; di qui non si sfugge. Questa è la caserma della sua surrealista (1929). Tra le due guerre, Man Ray dà vita a una serie di oggetti che sembrano andare oltre il ready made di ...
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TEODORICO
S. Lusuardi Siena
Re degli Ostrogoti, nato intorno al 451-454 da Teodemiro, della stirpe degli Amali, ed Erelieva.
In tenera età T. fu dato in ostaggio a Costantinopoli, dove rimase fino al [...] di corazza di T. (già Ravenna, Mus. Naz.), ma in realtà da ricondurre a una sella da parata di un personaggio di altissimo rango, che non si può apriori escludere essere lo stesso sovrano. Della costruzione, unica nel suo aspetto complessivo e ...
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Disegno industriale
Antonio Paris
Gli oggetti artificiali invadono ogni momento della nostra vita quotidiana: nello spazio domestico, nella scuola e nei luoghi di lavoro, nella città e nel tempo libero; [...] possibilità di generare materiali e dispositivi in cui proprietà elettriche, ottiche, termiche e meccaniche sono definibili apriori. Si potranno, per esempio, adottare particolari dispositivi – led organici – costituiti da un film organico posto tra ...
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Gusto
Francesco Figura e Stefano Zecchi
In fisiologia, il gusto è il senso specifico mediante il quale sono riconosciuti e controllati i sapori delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni [...] dalla ragione. Questo scetticismo non solo esclude che la ragione possa accedere alla verità metafisica o a quella dei principi apriori della matematica, ma anche che le valutazioni del sentimento siano in antitesi alla pretesa universalità delle ...
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BARTOLINI, Lorenzo
Isa Belli Barsali
Nacque a Savignano (Prato) il 7 genn. 1777, da umile famiglia; il padre, Liborio, era fabbro e la madre, Maria Maddalena Fabbri, contadina.
Ancora fanciullo si recò [...] vivificatori, liberatori da pedanti convenzionalismi: alla sistematica e alla canonistica estetica neoclassica, un apriori razionalistico, il B. contrapponeva il tendere a un'organizzazione ideale della natura, del "vero", che non aveva per fine la ...
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Nacque a Milano il 16 febbraio 1918 da Giannino e da Livia Bolla.
Il padre, formatosi come artista all’Accademia di Brera, dopo essersi occupato del disegno di medaglie e monete commemorative presso [...] della luce e la dimostrazione di una filosofia progettuale nella quale l’apertura alla ricerca impediva il ricorso a concezioni stilistiche apriori. La Parentesi (1971), nata da un’idea di Pio Manzù, composta da un saliscendi su cavo, con la ...
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BROGGI, Luigi
Paolo Favole
Nacque a Milano il 6 maggio 1851. Allievo di Camillo Boito all'Accademia di Brera, dal 1879 esercitò la professione di architetto, con studio a Milano. Tra il 1884 e il 1890 [...] il castello e l'arco della Pace, e un parco con ippodromo a S. Siro dotato di lago e di un sovrappasso sulla cintura ferroviaria di escludere apriori che anche in un edificio a molteplici piani si possano trovare forme e linee che rispondano a un ...
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AZZURRI, Francesco
Manfredo Tafuri
Nacque a Roma nel 1827. Nipote dell'architetto Giovanni Azzurri (Roma 1792-ivi 1858), fu suo allievo all'Accademia romana di belle arti, subendone l'influenza neorinascimentale, [...] , permettendogli di dare per risolti apriori i problerni linguistici, lo lasciava libero romana, in La casa, Roma 1959, n. 6, pp. 55, 94;S. Tadolini, F. A. e la cancellata di Palazzo Barberini, in Strenna dei Romanisti, Roma 1961, pp. 145-147; U. ...
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a priori
‹a priòri› locuz. lat. mediev. («da ciò che [logicamente] è prima»). – Termine della filosofia (opposto al termine a posteriori), usato, con valore avv. o aggettivale, in riferimento ad argomentazioni, affermazioni, giudizî non ricavati...
priore
prïóre s. m. [dal lat. prior -oris «precedente», compar. dell’avv. e prep. pri «davanti», da cui anche il superl. primus «primo»]. – 1. (f. -a, ant. -essa) Superiore di una comunità religiosa, e in partic. di una comunità monastica:...