Sociologo francese (Sainte-Menehould, Marna, 1922 - Parigi 2013), ha insegnato alla Harvard University (1966-67 e 1968-70), alla Université de Nanterre (1967-68) e alla University of California, Irvine [...] Parigi (1975-92); è membro dell'Académie des sciences morales et politiques di Parigi (dal 1999). Studioso del fenomeno vertici e base sia imputabile, principalmente, alla discrezionalità, a vantaggio dei primi, dell'applicazione di norme e ...
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Storico (Parigi 1907 - ivi 1993); professore di storia nella facoltà di lettere e nell'Istituto di studî politici di Strasburgo (1947-55), poi di storia moderna nell'univ. di Parigi (1955-77); membro dell'Institut [...] (Académie des sciences morales et politiques, 1977). È autore di notevoli ricerche di storia costituzionale e amministrativa francese Les hiérarchies sociales de 1450 à nos jours (1969); La monarchie absolue en Europe du Ve siècle à nos jours (1982); ...
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Uomo politico e giurista (Parigi 1811 - ivi 1883), prof. (dal 1849) di legislazione comparata al Collegio di Francia. Socio straniero dei Lincei (1878), fondò la Revue historique du droit français et étranger. [...] ricordano: Histoire du droit de propriété foncière depuis Constantin jusqu'à nos jours (1839); Essai sur la vie et les doctrines ., 1855-66); La liberté religieuse (1858); Etudes morales et politiques (1862); Questions constitutionnelles (1872). Prima ...
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Martin, Ricky (propr. Enrique Martín Morales). - Cantante portoricano (n. San Juan, Porto Rico, 1971). Ha esordito giovanissimo nel gruppo Menudo (1984) e, dopo una serie di esperienze come attore, ha [...] canzoni alternando l’uso di inglese e spagnolo, abilità che lo ha reso un musicista versatile in grado di rivolgersi a un pubblico internazionale. Fra gli album più importanti si ricordano: Vuelve (1998, vincitore di un Grammy Award), Ricky Martin ...
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Filosofo e teorico dell'etnologia religiosa (Parigi 1857 - ivi 1939), prof. alla Sorbona (dal 1899), membro dell'Institut (Académie des sciences morales) dal 1917, direttore della Revue philosophique. [...] In etnologia propose una teoria detta del prelogismo, secondo la quale la mente dell'uomo primitivo si muoverebbe in base a schemi diversi da quelli della mente dell'uomo civilizzato ignorando i principî d'identità e di causalità (Les fonctions ...
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Scrittore francese (Guéret 1888 - Rueil-Malmaison 1979). Crebbe in un clima di grande religiosità. Trasferitosi a Parigi, dove insegnò fino al 1949, inaugurò con La jeunesse de Théophile (1921) una narrazione [...] saggi morali alla maniera di Gide, in cui J. dialoga con Dio (Algèbre des valeurs morales, 1935; Essai sur moi-même, 1946; Éléments pour une étique, 1956) o mette a nudo la propria omosessualità (De l'abjection, 1939; Carnets de don Juan, 1947; Éloge ...
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Scrittore e giornalista francese (Vannes 1894 - Puteaux 1980); collaboratore del Figaro dal 1922. Membro dell'Institut de France (Académie des sciences morales et politiques) dal 1964. Ha scritto i romanzi [...] per la repubblica durante la guerra civile di Spagna; membro attivo della Resistenza durante la seconda guerra mondiale, fu deportato a Bergen-Belsen. In L'homme et la bête (1947, ricordi della deportazione) si è schierato contro i regimi totalitarî ...
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Geografo e politologo francese (Le Havre 1875 - Parigi 1959); nato da famiglia protestante, studiò storia, diritto e scienze politiche a Parigi, dove seguì A. Sorel e A. Vandal, e viaggiò in tutto il mondo, [...] raccogliendo dati ed esperienze che mise a frutto in numerosi studî tra i quali particolarmente notevoli quelli sui paesi di mondiale entrò in diplomazia. Membro dell'Académie de sciences morales et politiques (1932), prof. di geografia economica e ...
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Storico della filosofia (Parigi 1902 - ivi 1984), prof. alla Sorbona (1946-72). Fondatore del Centre de recherches sur la pensée antique (Centre L. Robin) e membro dell'Institut de France (Académie des [...] sciences morales et politiques). Particolare rilievo hanno i suoi studî volti a comprendere il pensiero greco arcaico nel suo contesto sociale, politico e religioso, sottolineandone la formazione a partire dal pensiero mitico. Fondamentale, in questo ...
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Scrittore (Cuenca 1600 circa - Siviglia 1663). Figlio di un ebreo convertito e sospettato di ritorno alla vecchia fede, dovette fuggire in Francia e ad Amsterdam, e nel 1660 fu bruciato in effigie dall'Inquisizione [...] politiche, liriche, drammatiche, tra le quali si ricordano le commedie Celos no ofenden al Sol e A lo que obliga el honor (1642); una raccolta di poesie, Academias morales de las Musas (1642), un romanzo satirico misto di prosa e di versi, El siglo ...
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narco-golpe (narcogolpe) s. m. Nell’America latina, golpe caratterizzato dalla forte influenza dei narcotrafficanti sulla situazione politica. ◆ Morales cita spesso come esempio un golpe che avrebbe visto il coinvolgimento dei servizi segreti...
fare rete
loc. v.le Coordinarsi, stabilire contatti produttivi. ◆ «Se il sistema imprenditoriale italiano ha una debolezza, è l’insufficiente crescita della produttività. Se si guarda al complesso dell’Information and communication technology...