Visione
LLamberto Maffei
di Lamberto Maffei
Visione
sommario: 1. Introduzione. 2. Cenni sull'anatomia del sistema visivo. 3. Elettrofisiologia della visione: a) recettori retinici; b) neuroni retinici; [...] visibile per una linea è addirittura dell'ordine del secondo di arco, a patto che la linea sia lunga almeno 30′. Questo risultato non è es., alla Trinità del Masaccio in Santa Maria Novellaa Firenze; 8) prospettiva aerea: le minuscole particelle ...
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CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio di culto e l'organismo residenziale, fornito [...] l'impiego, tranne eccezionalmente alcuni conventi dei Domenicani (per es. S. Sabina a Roma, 1221 ca.; S. Maria Novellaa Firenze, 1280 ca.; S. Maria in Gradi a Viterbo, fine sec. 13°), i quali tuttavia non ne fanno esplicito riferimento nelle ...
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AREZZO
M.G. Paolini
(gr. 'Aϱϱήτιον; lat. Arretium, Aritium; Arizzo nei docc. medievali)
Città della Toscana di antica origine, fece parte della dodecapoli etrusca, per poi divenire municipium al tempo [...] alla medesima, ritenuta esemplata sulle testate del transetto di S. Maria Novellaa Firenze appare verosimile, ma non è da escludere che a un iniziale coronamento a due spioventi siano subentrate in successione non chiara due modifiche, una delle ...
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FALCONETTO (Falconeto), Giovanni Maria
Enrico Maria Guzzo
Figlio del pittore Iacopo (I), nacque a Verona nel 1468 c.: è il più famoso rappresentante di una vera e propria dinastia di artisti (cfr. la [...] Biblioteca Piccolomini nel duomo di Siena di Pinturicchio, o anche, forse, degli affreschi nella cappella Strozzi in S. Maria Novellaa Firenze di Filippino Lippi: in qualche modo il discorso del F. corre parallelo ad alcuni episodi eccentrici d'area ...
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GENTILE di Niccolò di Giovanni di Massi, detto Gentile da Fabriano
Marco Bussagli
detto Gentile da Fabriano Non si conosce la data di nascita esatta di questo pittore marchigiano, figlio di Niccolò [...] fisico di un cinquantenne. Se così fosse, la pala potrebbe rappresentare la celebrazione dell'ingresso di Niccolò nel convento di S. Caterina Novellaa Fabriano e la pala sarebbe da datarsi ad annum al 1390. Va da sé che si è nell'incerto campo delle ...
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ANTIFONARIO
G. Mariani Canova
Il sostantivo lat. antiphonarius (maschile) o antiphonale (neutro), deriva da antiphona e designa la raccolta di antifone dell'ufficio e a volte anche - con una specificazione, [...] severità più austera, indotta dalle esperienze pittoriche locali, negli esemplari di S. Francesco a Cortona (Bibl. Com., 1270 ca.), di S. Maria dei Servi a Siena (1271), di S. Maria Novellaa Firenze (1280 ca.), del duomo di Grosseto (1280 ca.), di S ...
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ERIZZO, Sebastiano
Gino Benzoni
Nato il 19 giugno 1525, in un'illustre famiglia patrizia veneziana, da Antonio di Sebastiano e da Caterina di Sebastiano Contarini, ebbe un'accurata istruzione umanistica [...] Incogniti..., in Studi secenteschi, XXVI (1985), p. 102; R. Rinaldi, Le novelle pretesto di S.E., in Metamorfosi della novella, a cura di G. Bárberi Squarotti, Foggia 1985, pp. 145-178; A. Corboz, Canaletto..., Milano 1985, pp. 483, 529 n. 131; M ...
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Andrea di Cione (o Orcagna)
G. Kreytenberg
Pittore, scultore e architetto nato verosimilmente fra il 1315 e il 1320 e morto alla fine del 1368, attivo principalmente a Firenze e temporaneamente anche [...] e concettuale che si ricollega con una certa riflessione alla tradizione del Duecento" (Perrig, 1986).
Nel 1343 A. lavorò come pittore in S. Maria Novellaa Firenze per la Compagnia di Gesù Pellegrino; tra il 1343 e il 1346 risulta iscritto all'Arte ...
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Andrea Pisano (o da Pontedera o di Ugolino)
G. Kreytenberg
Orafo e scultore, capomastro dell'Opera del duomo a Firenze e Orvieto, nacque a Pontedera intorno al 1295 - il padre, ser Ugolino, era notaio [...] 1330; il 6 novembre l'orafo fiorentino Piero di Jacopo era stato inviato a Pisa per copiare le porte di bronzo del duomo e il 13 gennaio erano la Madonna con Bambino in S. Maria Novellaa Firenze, evidenzia chiaramente le differenze nei dettagli ...
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CONVENTO
C. Bozzoni
Il termine c., usato spesso impropriamente per designare una casa religiosa in genere, come sinonimo di monastero o cenobio, indica in senso stretto la comunità di un ordine regolare, [...] uso collettivo, come la sala capitolare e il refettorio (per es. il c. di S. Maria Novellaa Firenze).
Bibl.: Fonti. - Acta Capitulorum generalium, a cura di B.M. Reichert, I, in Monumenta Ordinis Fratrum Praedicatorum historica, III, Roma-Stuttgart ...
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novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto nuovo o insolito, in quanto sia comunicato...
novello
novèllo agg. e s. m. [lat. novĕllus, dim. di novus «nuovo»]. – 1. agg. a. Nato o prodotto da poco, primaticcio: frutti, fiori n., foglie n.; un’insalatina n.; pollo n.; vino n., dicitura che può essere apposta come etichetta a vini...