Pittore senese (m. prima del 1319). Padre della grande pittura senese del Trecento, nel suo percorso artistico modulò lo stile tradizionale dell'arte bizantina con gli elementi di novità presenti nell'arte [...] approfondire la sua conoscenza della pittura fiorentina, forse già intimamente conosciuta ad Assisi, si impegnava a dipingere una Madonna per i Laudesi di S. Maria Novella. Dal 1308 al 1311 compiva una Maestà per il duomo di Siena, grande tavola ...
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Pittore fiorentino del quale si hanno notizie dal 1343 al 1377. Nella decorazione della sala del capitolo di S. Maria Novellaa Firenze (il cosiddetto "cappellone degli Spagnoli"), databile agli anni 1366-68 [...] per il gusto lineare e lo scarso senso plastico, avvicinandosi ai risultati di un Bartolo di Fredi, nonché dalla cerchia di A. Orcagna. Nelle scene della Vita di s. Ranieri (1377), affreschi, ora staccati, nel Camposanto di Pisa, e in alcune pitture ...
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Per la storiografia e la critica artistica, v. critica: La critica d'arte, XI, p. 981.
Insegnamento artistico.
L'insegnamento artistico ebbe nel Medioevo carattere eminentemente pratico. Esso fiorì negli [...] alcuni pittori bizantini nella cappella Gondi in S. Maria Novella. Lorenzo Ghiberti non ha altro maestro tranne il padre pensionati del Salon. A Lilla, a Lione, a Rennes, a Marsiglia, a Rouen, a Bordeaux, a Strasburgo e a Grenoble, esistono inoltre ...
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Già Tertulliano e San Girolamo hanno trasportato la voce classica capitulum a significare le divisioni di un libro, dal che è derivato il senso di passo della Sacra Scrittura che si canta durante l'ufficio [...] capitolo cattedrale, e i suoi componenti sono detti canonici, se è annesso a una chiesa cattedrale e se ha lo scopo di aiutare e supplire di S. Maria Novellaa Firenze (c. 1350) e di S. Marco, decorate, com'è noto, di splendide pitture a fresco. L' ...
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Scultore e architetto senese, vissuto tra la fine del sec. XIII e la prima metà del XIV, il cui nome è unito a quello del suo concittadino e collega Agnolo di Ventura nel sepolcro di Guido Tarlati nel [...] di fra Corrado della Penna, vescovo di Fiesole, morto nel 1313, in S. Maria Novellaa Firenze; la tomba di Aldobrandino Cavalcanti, pure in S. Maria Novella, assegnata anche a Nino Pisano; e si tolgono loro alcune statue del duomo di Orvieto, già ...
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Pittore, scultore e architetto. Nacque a Cigoli presso San Miniato il 21 settembre 1559, morì a Roma l'8 giugno 1613. Se in alcuni suoi dipinti si osservano freddezze di colorito e secchezze di forma derivate [...] di S. Stefano all'Accademia (1597), la Disputa di S. Caterina a San Gaggio (1602-1603) e l'Ecce Homo a Pitti (1607). Eseguì affreschi, e se nei due del chiostro grande di S. Maria Novellaa Firenze (1581, 1584) segue il manierismo del sec. XVI, nelle ...
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MERIDIANA (fr. méridienne; sp. reloj solar; ted. Sonnenuhr; ingl. dial, sundial)
Luigi GABBA
Luigi JACONO
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È, propriamente parlando, la linea retta, secondo cui il piano meridiano (determinato dall'asse [...] le regole suesposte; nel detto piano si conduca la AB normale a CD ed eguale all'altezza dello gnomone, per B si conduca la obliquità dell'eclittica.
Un'altra meridiana in Santa Maria Novellaa Firenze promosse nel 1575, sette anni prima della ...
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TRAINI, Francesco
Pittore pisano, ricordato in numerosi documenti dal 1321 al 1347. Nel 1363 gli viene allogata dai domenicani la grande tavola col Trionfo di San Tommaso d'Aquino nella chiesa di Santa [...] critica recente ha ora dato e ora negato al Tr., sono una tavoletta con vari santi domenicani nella sagrestia di Santa Maria Novellaa Firenze, il San Michele nella parrocchiale di Crespina, la S. Anna, la Madonna e il Bambino nella coll. di Frank J ...
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Pittore (Genova 1554 - ivi 1627); forse allievo di L. Cambiaso, di cui subì l'influenza; fu a Pisa e a Firenze (1580 circa - 1600), dove si accostò ai tardi manieristi. Autore del trattato Definizione [...] della pittura (1607), fu maestro di G. B. Castiglione, S. Scorza e B. Castello, che contribuì a indirizzare verso la pittura fiamminga. Opere nelle chiese di Genova, nel duomo di Lucca, in S. Domenico a Pistoia, in S. Maria Novellaa Firenze. ...
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Genere pittorico consistente nella realizzazione di quadrature, cioè di architetture dipinte entro una rigorosa intelaiatura prospettica e illusionistica.
La ricerca di effetti illusionistici spaziali [...] prospettiva l’architettura dipinta trova fondamentali esempi (per es., Masaccio, La Trinità, 1425-27, Firenze, S. Maria Novella; A. Mantegna, Camera degli sposi, 1474, Mantova, Palazzo Ducale). Per l’evoluzione del genere importante risulta l’opera ...
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novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto nuovo o insolito, in quanto sia comunicato...
novello
novèllo agg. e s. m. [lat. novĕllus, dim. di novus «nuovo»]. – 1. agg. a. Nato o prodotto da poco, primaticcio: frutti, fiori n., foglie n.; un’insalatina n.; pollo n.; vino n., dicitura che può essere apposta come etichetta a vini...