GASPARONI, Francesco
Alberta Campitelli
, Nacque a Fusignano, in Romagna, il 5 nov. 1802 da Pietro Domenico e Anna Colla. Fu architetto ma soprattutto caustico cronista della Roma dei suoi tempi, spesso [...] di piazza Venezia e di via Nomentana, da autori quali F. Podesti, F. Coghetti, L. Cochetti, F. Bigioli, che richiamavano a "novella vita" la "gran pittura di Michelagnolo e di Raffaello" (p. 51). Si tratta di una delle prime dichiarazioni del G. nell ...
Leggi Tutto
DAL POZZO, Francesco
Paola Pallottino
Nacque a Bologna il 3 febbr. 1891 da Emilio. Dopo aver studiato nel collegio Venturoli, nel corso del 1907 passò alla locale Accademia di belle arti dove si diplomò [...] suggestioni africane. Nel 1923 iniziò la sua collaborazione aNovella e come illustratore di moda e di arredamento alla disegno presso la Reale Accademia, si trasferì per un anno a Bangkok, dove insegnò presso quella accademia. Da questa esperienza ...
Leggi Tutto
Pittore (Genova 1554 - ivi 1627); forse allievo di L. Cambiaso, di cui subì l'influenza; fu a Pisa e a Firenze (1580 circa - 1600), dove si accostò ai tardi manieristi. Autore del trattato Definizione [...] della pittura (1607), fu maestro di G. B. Castiglione, S. Scorza e B. Castello, che contribuì a indirizzare verso la pittura fiamminga. Opere nelle chiese di Genova, nel duomo di Lucca, in S. Domenico a Pistoia, in S. Maria Novellaa Firenze. ...
Leggi Tutto
Genere pittorico consistente nella realizzazione di quadrature, cioè di architetture dipinte entro una rigorosa intelaiatura prospettica e illusionistica.
La ricerca di effetti illusionistici spaziali [...] prospettiva l’architettura dipinta trova fondamentali esempi (per es., Masaccio, La Trinità, 1425-27, Firenze, S. Maria Novella; A. Mantegna, Camera degli sposi, 1474, Mantova, Palazzo Ducale). Per l’evoluzione del genere importante risulta l’opera ...
Leggi Tutto
Motivo ornamentale (detto anche riccio) costituito da una spirale formata di elementi per lo più geometrici, ma talora anche naturalistici come fogliami, viticci e simili. Come motivo ornamentale di taluni [...] ricorrente anche nell’architettura dell’Oriente antico (capitelli achemenidi a più ordini di v.), è tipico del capitello ionico parte centrale più elevata e le ali laterali (S. Maria Novellaa Firenze), in funzione di contrafforte (cupola di S. Maria ...
Leggi Tutto
Scultore (n. Fiesole fine 15º sec. - m. dopo il 1549). Allievo di Andrea da Firenze, fu raffinato decoratore, attento, oltre che all'arte di Michelangelo (per il quale lavorò agli ornati della Sagrestia [...] del Rustici e del Montorsoli. Tra le sue opere: a Firenze, Madonna col Bambino e Angelo nel mon. Strozzi e cenotafio Minerbetti (1524 e 1531, S. Maria Novella); a Pisa, Angeli reggicandelabro (1528, duomo); a Genova, ornati in pal. Doria (1530-33) e ...
Leggi Tutto
Pittore senese (m. prima del 1319). Padre della grande pittura senese del Trecento, nel suo percorso artistico modulò lo stile tradizionale dell'arte bizantina con gli elementi di novità presenti nell'arte [...] approfondire la sua conoscenza della pittura fiorentina, forse già intimamente conosciuta ad Assisi, si impegnava a dipingere una Madonna per i Laudesi di S. Maria Novella. Dal 1308 al 1311 compiva una Maestà per il duomo di Siena, grande tavola ...
Leggi Tutto
Pittore fiorentino del quale si hanno notizie dal 1343 al 1377. Nella decorazione della sala del capitolo di S. Maria Novellaa Firenze (il cosiddetto "cappellone degli Spagnoli"), databile agli anni 1366-68 [...] per il gusto lineare e lo scarso senso plastico, avvicinandosi ai risultati di un Bartolo di Fredi, nonché dalla cerchia di A. Orcagna. Nelle scene della Vita di s. Ranieri (1377), affreschi, ora staccati, nel Camposanto di Pisa, e in alcune pitture ...
Leggi Tutto
Pittore (Pontormo, oggi Pontorme, presso Empoli, 1494 - Firenze 1557). Fu esponente della cosiddetta prima maniera, che preannunciò il manierismo. Le sue opere presentano sempre bellezze originali e raffinate [...] Cosimo e M. Albertelli passò, nel 1512, nella bottega di A. Del Sarto con il quale lavorò, secondo il Vasari, fino decorazioni della sala papale nel convento di S. Maria Novella (1515) che attestano la profonda riflessione sui modelli ...
Leggi Tutto
Pittore (Prato 1457 circa - Firenze 1504). Formatosi alla scuola del padre Filippo e poi di S. Botticelli, svolse una intensa attività pittorica in diverse città, tra cui Firenze e Roma; tra le sue opere [...] più significative si ricordano l'Apparizione della Vergine a s. Bernardo e gli affreschi della cappella Strozzi in S. Maria Novella.
Vita
Figlio di Filippo e di Lucrezia Buti, seguì a Spoleto il padre (1469), dove lavorò come garzone di bottega nel ...
Leggi Tutto
novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto nuovo o insolito, in quanto sia comunicato...
novello
novèllo agg. e s. m. [lat. novĕllus, dim. di novus «nuovo»]. – 1. agg. a. Nato o prodotto da poco, primaticcio: frutti, fiori n., foglie n.; un’insalatina n.; pollo n.; vino n., dicitura che può essere apposta come etichetta a vini...