Già ➔ Dante (nei capitoli ix-xv del libro I del De Vulgari Eloquentia, composto presumibilmente entro il 1305) tracciò un quadro memorabile dell’Italia dialettale dell’epoca, differenziato su base geografica [...] dialetti di Roma e del Lazio Monaci aveva pensato alla traduzione della novella di Boccaccio La dama di Guascogna e il re di Cipro ( atlante dei dialetti e dell’italiano regionale (NADIR) di A.A. Sobrero (Sobrero, Romanello & Tempesta 1991). Verso ...
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Poiché il Risorgimento ebbe come esito l’Unità nazionale, la connessione con i fatti linguistici risulta immediata, in quanto gli eventi politici, conclusi con la formazione del Regno nel 1861 e con lo [...] un impareggiabile valore affettivo e simbolico da connettere anche a un afflato di spirito nazionale che si era già fatto Le Monnier.
Valussi, Pacifico (1868), Caratteri della civiltà novella in Italia, Udine, P. Gambierasi editore.
Banti, Alberto ...
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L’arte cinematografica giunse in Italia prestissimo, portando al seguito un intero armamentario lessicale, in gran parte preso in prestito dalla fotografia: fotografia animata (vivente) e proiezione animata, [...] con la novella Al cinematografo, del 1907 (Fabbri 1993); Jarro (Giulio Piccini), Le novelle del Raffaelli, Sergio (2001), La parola e la lingua, in Storia del cinema mondiale, a cura di G.P. Brunetta, Torino, Einaudi, 5 voll., vol. 5° (Teorie ...
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Luigi Pirandello (Girgenti [Agrigento] 1867 - Roma 1936) è uno scrittore nutrito di cultura glottologica, dialettologica e filologica (Spampinato 1996; Sgroi 2009a). Si laureò infatti a Bonn nel 1891 con [...] di M. Lo Vecchio-Musti), (1a ed. 1965).
Pirandello, Luigi (1990), L’amica delle mogli, in Id., Novelle per un anno, a cura di M. Costanzo, Milano, Mondadori, 3 voll., vol. 3º/2, pp. 886-906, 1448 (1a ed. 1894).
Pirandello, Luigi (19942), Tutto il ...
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MANNI, Domenico Maria
Giuseppe Crimi
Figlio di Giuseppe di Lorenzo, tipografo-editore riconosciuto cittadino fiorentino nel 1735, e di Caterina di Giambattista Patriarchi, nacque a Firenze l'8 apr. [...] le finalità etiche della narrazione di Boccaccio e tentò di mostrare la dipendenza delle novelle da fatti realmente accaduti, riducendo spesso, però, il testo letterario a documento di cronaca e così depauperandolo delle spinte ideologiche. Oltre ...
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FANFANI, Pietro
Edoardo Zamarra
Nacque il 21 apr. 1815 a Montale, in provincia di Pistoia, dall'agiato fattore Francesco e da Clementina Signorini vedova Pinzauti, quintogenito dopo due sorellastre [...] Meditazione della povertà di S. Francesco (1847) e La Mea di Polito di J. Lori (1870), mentre a Firenze Conti di antichi cavalieri (1851), Novella del Grasso legnaiuolo (1856), L'Ajone di M. Buonarroti iunior (1851) e, sempre dello stesso, La Fiera ...
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Gli avverbi di quantità sono ➔ avverbi che esprimono in modo indefinito una quantità, sia essa numerabile o no. Essi aggiungono all’elemento che modificano un’informazione concernente la misura di una [...] 9) Il trotto fitto de’ suoi cavalli non gli sembrava a bastanza veloce (Gabriele D’Annunzio, Il piacere)
Lo si – Ora è un po’ difficile. Ma ci penserò (Italo Svevo, Novella del buon vecchio e della bella fanciulla)
(c) Minimamente vale «pochissimo ...
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Italia mediana è l’appellativo, suggerito da Bruno Migliorini negli anni Cinquanta (Migliorini 1963: 177; e cfr. Pellegrini 1977: 30-31), per il territorio che comprende tutta l’area orientale e centro-meridionale [...] quale una -u si conserva se la vocale tonica è estrema (cioè i, a, u ) mentre se la tonica è media la finale si apre in di studi umbri.
La Dama di Guascogna e il re di Cipro. Novella di Giovanni Boccaccio (Dec. I, 9) tradotta nei parlari del Lazio ...
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Il termine persona (dal lat. persona(m), dall’etrusco phersu «maschera», a sua volta ricalcato sul gr. prósōpon «faccia, volto») è una creazione della cultura occidentale, in cui ha avuto uso assai ampio: [...] tutti questi usi della persona:
O nonna, o nonna! deh com’era bella
quand’ero bimbo! ditemela ancor,
ditela ancor a quest’uom savio la novella
di lei che cerca il suo perduto amor!
Si noti la prima persona riferita al poeta (ero bimbo; ditemela), la ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] da J. e W.K. Grimm, da M. Müller, da G.A. Cox e da A. De Gubernatis –, la teoria indianista – sostenuta da T. Benfey, da ’elaborazione che solo la prima subisce. Come il canto e la novella, così un oggetto o un’immagine di autore anonimo è sempre ...
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novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto nuovo o insolito, in quanto sia comunicato...
novello
novèllo agg. e s. m. [lat. novĕllus, dim. di novus «nuovo»]. – 1. agg. a. Nato o prodotto da poco, primaticcio: frutti, fiori n., foglie n.; un’insalatina n.; pollo n.; vino n., dicitura che può essere apposta come etichetta a vini...