Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco Gabrieli
Massimo Campanini
Nel 20° sec. l’arabistica italiana ha prodotto numerosi studiosi di livello internazionale che hanno anche insegnato in università arabe e islamiche: tra questi [...] la lingua araba, l’acutezza nel formulare giudizi storici. Lo studioso manifestò sempre maggiore interesse per gli Omayyadi che per gli Abbasidi, nonostante scrivesse un saggio su al-Ma’mun e gli alidi che anticipava un filone di studi più attuale e ...
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L'archeologia islamica
Oleg Grabar
Intesa nella sua accezione più ampia, come ricerca e interpretazione di antichi documenti funzionali alla conoscenza della cultura islamica o alle esigenze di comunità [...] altre città, meno note al grande pubblico, sono state oggetto di indagini approfondite: tra queste c'è Raqqa, la città abbaside sull'Eufrate in Siria, fondata nel tardo VIII secolo accanto a resti omayyadi e classici. A lungo frequentata per il ...
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Vedi ARABIA ORIENTALE dell'anno: 1973 - 1994
ARABIA ORIENTALE
P.M. Costa
(v. S 1970, p. 72). - La ricerca archeologica nell'A. orientale si è intensificata nel corso degli ultimi anni, perdendo il carattere [...] già nel III millennio a.C. e divenuto fiorentissimo in epoca storica, specialmente sotto i Sasanidi e nel primo periodo abbaside, ha raccolto una messe di informazioni su scala regionale e un arco di tempo di circa quattro millenni, sull'insediamento ...
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MAMELUCCHI
D. Behrens-Abouseif
Dinastia islamica, il cui nome deriva da quello dei soldati-schiavi (arabo mamlūk) di origine turca e mongola reclutati in Asia centrale, che governò Egitto e Siria tra [...] motivi animalistici, spesso uccelli, su uno sfondo campito da girali e spirali. La ceramica dipinta a lustro, diffusa in epoca abbaside e fatimide, continuò a essere utilizzata per brocche e albarelli con un fondo blu intenso e a lustro; tali oggetti ...
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USTRUSANA
C. Lo Muzio
Toponimo attestato tra il VII e il XII sec. d.C. in fonti sogdiane (documenti dal monte Mug: Ustrušana), cinesi (Xuanzang: Sudulisena) e arabo-persiane (Usrušāna) a designare parte [...] , Rahanč, VI-inizî VII sec. d.C.). L'ultimo afšin, Haydar, ricoprì un ruolo di prestigio nel centro del califfato abbaside, Sāmarrā; dalle fonti scritte sappiamo che la sua conversione all'Islam fu superficiale e che egli rimase legato alla religione ...
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ISTANBUL
A. Paribeni
Città principale della Turchia, che si sviluppa sulle due rive dello stretto del Bosforo, sul sito della Costantinopoli (v.) antica e bizantina, e che a partire dalla fine del sec. [...] a intarsio a motivi geometrici e lacerti di affresco da Samarra del sec. 9°, frammenti di Corano di età omayyade e abbaside), fino agli esiti più tardi. L'attenzione maggiore è però rivolta ai materiali di età selgiuqide e preottomana provenienti da ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il Regno di Gerusalemme e i feudi minori
Franco Cardini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Regno di Gerusalemme, passato attraverso [...] che preferirebbero l’ordine preesistente; nel 1258, infine, i Mongoli di Hulagu Khan conquistano Baghdad e uccidono l’ultimo califfo abbaside. In pochi anni l’equilibrio della “fertile mezzaluna” è sconvolto.
Nel 1274 papa Gregorio X, che come legato ...
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Gli Arabi, dopo la conquista dell'Egitto (641 d. C.), chiamarono gli abitanti del paese, allora quasi tutti cristiani, passati poi per la stragrande maggioranza all'Islām: Qibṭ, Qubṭ "onde copti", "cofti". [...] Copti, numerose e gravi, che insanguinarono a lungo l'Egitto, e specialmente il Delta: molte ne scoppiarono anche sotto gli ‛Abbāsidi, non certo più liberali degli Omayyadi. L'ultima, la più sanguinosa, fu quella dell'830. Poi i Copti, diminuiti di ...
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. Le regioni dell'Africa del nord, che si estendono dai confini occidentali dell'Egitto fino all'Atlantico, sono state in epoca storica teatro di conquiste e di immigrazioni, di imprese commerciali e di [...] degli Idrīsiti al Marocco, e in Tunisia e regioni finitime dominò, pur conservando qualche vincolo di soggezione al califfato ‛abbāside, la dinastia degli emiri Aghlabiti. Il secolo successivo vide sorgere la potenza dei Fāṭimiti, a cui i Berberi ...
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N Paese dei Beluci (Balōč) che nel senso etnografico si estende dalla Persia sud-orientale sino all'Indo e costituisce la porzione SE. dell'altipiano iranico, corrispondente per gran parte all'antica Gedrosia. [...] Arabi nel 644 sotto ‛Omar, il Makrān sotto Mu‛āwiyah (circa 664), forse fino al Kalāt compreso. Decadendo il califfato abbāside, la sua influenza sul Belūcistān si limitò probabilmente alla costa, per ragioni commerciali. Dal sec. VIII all'XI mancano ...
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abbaside
abbàside (o abbàsside) agg. – Relativo agli Abbasidi, dinastia musulmana di califfi che prendono nome da al-῾Abbàs zio di Maometto, i quali detennero il potere dal 750 al 1258 (periodo coincidente con la maggior fioritura della civiltà...
visir
viṡìr (ant. viṡirre) s. m. [dal pahlavi v(i)čir, pers. vezir]. – Titolo di una sorta di gran cancelliere dell’Impero ottomano con funzioni di alter ego del sovrano, introdotto dai califfi abbasidi (750-1258), e rimesso in vigore dal...