La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] della lingua italiana, Torino, UTET, 21 voll.
Giambullari, Pierfrancesco (1986), Regole della lingua fiorentina, edizione critica a cura di I. Bonomi, Firenze, Accademia della Crusca.
L’Ottimo commento (1829) = L’Ottimo commento della Divina Commedia ...
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La corrispondenza epistolare comincia a diffondersi nella prima metà del Duecento, in concomitanza con la diffusione degli usi scritti del volgare, in seguito a due mutamenti di carattere materiale: l’inizio [...] stesso Datini biasima la trascuratezza della scrittura di un suo agente fiorentino e il suo consocio Domenico di Cambio si preoccupa di inviare della lingua d’uso nel Cinquecento, Firenze, Accademia della Crusca.
Petrucci, Armando (2008), Scrivere ...
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Si definiscono dialettismi (o dialettalismi) parole (ma anche locuzioni, forme e costrutti) di origine dialettale inseriti in contesti di italiano. I dialettismi più numerosi (e più studiati) riguardano [...] dialetti italiani e la lingua nazionale di matrice tosco-fiorentina, in questo caso si parla di prestito interno.
di grammatica italiana (Firenze, 22-23 maggio 1987), Firenze, Accademia della Crusca.
Mengaldo, Pier Vincenzo (1994), Il Novecento, ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] Importante è anche il riferimento all’uso romano contrapposto a quello fiorentino nelle osservazioni di Alessandro Tassoni alla prima edizione (1612) del Vocabolario degli Accademici della Crusca, che per altro si riallacciava alla teoria cortigiana ...
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In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] rappresentati, dal tardo Cinquecento fino a tutto l’Ottocento, dai seguenti episodi:
(a) il fiorentinismo arcaizzante dell’Accademia della Crusca (➔ accademie nella storia della lingua), che, accogliendo in generale i criteri già fissati da ➔ Pietro ...
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CORTI, Maria
Cristina Montagnani
Nacque a Milano il 7 settembre 1915, da Emilio e da Celestina Goldoni. L'infanzia fu segnata dalla perdita della madre, morta il 10 settembre 1925; il padre, che lavorava [...] e quindi, dal 1980, della Repubblica. Fu accademica della Crusca e dei Lincei.
Diresse due Longoni (Milano 2003). Il 18 marzo 2003 le è stata dedicata una giornata di studi fiorentina: Testimonianze per M. C., a cura di A. Dolfi (Roma 2005). Fra i ...
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CITTADINI, Celso
Gianfranco Formichetti
Nacque il 1º apr. 1553 a Roma da nobile famiglia che vantava tra i propri avi Cecco Angiolieri; il padre Francesco era procuratore della corte romana dove si [...] donna ma le donne sono l'argomento di una dissertazione tenuta nell'Accademia degli Incitati, della quale era membro con il nome di Infiammato; due principali che sono il senese e il fiorentino cercandodi cogliere gli usi più appropriati. Una ...
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PETROCCHI, Giorgio
Guido Lucchini
PETROCCHI, Giorgio. – Nacque a Tivoli il 13 agosto 1921 da Giuseppe e Valeria Vanni. Laureatosi in giurisprudenza all’Università di Roma nel 1942, fu bibliotecario [...] di magistero. Nel 1983 divenne socio nazionale dell’Accademia nazionale dei Lincei. Durante gli anni romani gli anziano di quel gruppo del Cento che è invece d’officina fiorentina, scaturisce dall’opera scrittoria di Francesco di Ser Nardo, e ...
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Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] lamentato già nel 1540 da ➔ Benedetto Varchi (Storia fiorentina XVI, 4), «appariscono ancora più lettere scritte non in linguaggio della divulgazione. Atti del II convegno (Roma, Accademia nazionale dei Lincei, 14-15 aprile 1983), Milano, Selezione ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] ), mentre nella 5a ed. del Vocabolario degli Accademici della Crusca il termine classicismo non compare nel lemmario (1844), Storia delle belle lettere in Italia, Firenze, Società editrice Fiorentina, 2 voll.
Foscolo, Ugo (1970), Epistolario, VII, 7 ...
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amichettismo s. m. (iron.) Il comportamento di chi, generalmente da una posizione di potere e di prestigio, favorisce i propri seguaci; nepotismo. ◆ Avatar femminile di Walter Veltroni, cuspide dell’amichettismo intellettuale romano proiettato...
georgofilo
georgòfilo agg. e s. m. (f. -a) [comp. del gr. γεωργός «agricoltore» e -filo], letter. – Di persona che s’interessa all’agricoltura: Accademia dei G., accademia fiorentina fondata nel 1753, e tuttora attiva, che promuove l’agricoltura...