Storico della letteratura, nato a Intra il 30 marzo 1867. Studiò filologia romanza a Zurigo e poi a Parigi sotto Gaston Paris; è uno dei maggiori rappresentanti degli studî di letteratura comparata (Die [...] la música en Alemania, Madrid 1907; Dante e la Francia: dall'età media al secolo di Voltaire, Milano 1908; e cfr. anche i saggi si estese anche di là dal mondo accademico, ad es. sugli scrittori del gruppo della Voce. Un altro gruppo di suoi scritti ...
Leggi Tutto
Fu, probabilmente, nelle origini un cavaliere ad armatura leggiera, tenuto a prestar servizio in corrispettivo della concessione d'una terra (baccalaria). Il nome non è probabilmente di origine celtica; [...] la milizia di Cristo, e indicò il clero minore. Per traslato fu poi adoperata per indicare un grado accademico inferiore così per la sola facoltà di diritto; in Francia per la facoltà di lettere (bachelier ès lettres) e di scienze (bachelier ès ...
Leggi Tutto
LEVI, Carlo
Italo FALDI
Arnaldo BOCELLI
Pittore e scrittore, nato a Torino il 29 novembre 1902. Laureato in medicina, dal 1923 espone nelle principali mostre nazionali e all'estero. Nel 1935-36 venne [...] attività antifascista, al confino di polizia, in Lucania. Successivamente, fino al 1942, fu in Francia, dove scrisse, nel 1939 ecc.), consiste in quel suo reagire al formalismo accademico del "Novecento", per riattaccarsi alla grande tradizione dell ...
Leggi Tutto
Nato a Cortona nel 1766, si trovò come ufficiale al servizio della Francia, nella Rivoluzione, e coi suoi colleghi emigrò e combatté: quindi, ridottosi in patria, si dedicò alle lettere, salvo quando, [...] prima edizione è del 1797). Un suo elogio del Machiavelli aveva offerto al Foscolo il destro di affermare ch'era tempo si cessasse da tali perditempi accademici e si facessero invece solide trattazioni; pur convien dire che, sì per la materia, sì per ...
Leggi Tutto
FRANCAVILLA (o Franqueville), Pietro
Jean Alazard
Scultore, nato, secondo il Baldinucci, a Cambrai (1553?): morì a Parigi nel 1615. Dopo aver lavorato per qualche tempo a Parigi, recatosi a Firenze [...] Gondi, residente a Parigi, Enrico IV lo richiamò in Francia. Il F. si stabilì nel 1604 a Parigi, attendendovi italianizzato e seguace del Giambologna, riuscì freddo, accademico, ma non privo di grazia e di senso della decorazione (p. es. la sua ...
Leggi Tutto
Orientalista francese, figlio di Antoine (v.) nato a Neuilly nel 1773, morto a Parigi nel 1832: marito di Helmine v. Ch. (v.). Fu col Rémusat uno dei fondatori della filologia indiana in Francia, e il [...] le sue numerose ricerche filologiche e traduzioni dal persiano e dal sanscrito ebbe particolare fama, anche fuori del mondo accademico, la versione di Sakuntala (1830), che molto contribuì a render popolare il capolavoro indiano nell'età romantica. ...
Leggi Tutto
Chirurgo e fisiologo, accademico pontificio dal 1936, morto a Parigi il 5 novembre 1944. Tornato in Francia dagli S. U. nel maggio 1940, aveva accettato una carica scientifica dal governo di Vichy (Fondazione [...] per lo studio delle relazioni umane) che dovette abbandonare dopo la liberazione della Francia; accusato di collaborazione con i Tedeschi, non fu peraltro processato. ...
Leggi Tutto
Razzismo
George L. Mosse
di George L. Mosse
Razzismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Le concezioni razzistiche nel Settecento e nel primo Ottocento. 3. Maturazione e diffusione dell'ideologia razzistica [...] al misticismo razziale, di regola, mancava in Francia. In Europa tutti i fautori di un socialismo nazionale guardavano di massa. La cosa si verificò tanto negli Stati Uniti quanto in Europa. Ciò che M. Grant aveva sostenuto a un livello accademico ...
Leggi Tutto
Estetica del cinema
Emilio Garroni
L'espressione estetica del cinema (come ogni altra espressione che leghi la parola estetica a un'arte particolare: estetica della pittura, della musica, e così via) [...] decisivo. Per es. in Francia, ricorda G. Aristarco (1951, p. 132), uscì nel 1925 un numero di "Cahier du mois" dedicato citare anche Jean Mitry, autore più accademico e già molto noto di libri ponderosi, informatissimi, multidisciplinari, aperti a ...
Leggi Tutto
MARANINI, Giuseppe
Luca Mannori
Nacque a Genova il 16 apr. 1902 da Paolo, giornalista e sindacalista socialista, e Rina Melli, di famiglia ebraica, ambedue originari di Ferrara. Il padre, dopo un periodo [...] . al regime.
Fortemente osteggiato nella sua carriera accademica da un establishment che non gradiva il suo Francia rivoluzionaria mettendo a profitto la grande storiografia socialista d'Oltralpe, va ricordato soprattutto il saggio Dallo statuto di ...
Leggi Tutto
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...
costosità s. f. 1. Costo molto elevato o eccessivo. 2. L'essere costoso; anche, il livello dell'essere costoso. ◆ Entrando poi nei particolari di questa spesa, ancorché si possa dissentire col Ministero in talune fattezze architettoniche dell'armata...