L'Eta dei Lumi: matematica. I metodi numerici
Peter Schreiber
I metodi numerici
Il XVII sec. è stato in generale un 'secolo geometrico'. A parte alcune considerazioni di carattere puramente numerico, [...] si riferisce a questa formulazione originaria del teorema del valor medio, bensì al lemma che serve a dimostrarla, secondo il determinanti che conosciamo.
Serie e prodotti infiniti; accelerazione della convergenza
Durante tutto il Settecento per le ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Geometria differenziale
Jeremy Gray
Geometria differenziale
La geometria differenziale è lo studio dei problemi geometrici mediante i metodi [...] superficie è 'minima' se, e soltanto se, la curvatura media è nulla. L'intuizione di Riemann e, indipendentemente, di gravità è scomparsa. Viceversa, se la stanza si muove con accelerazione costante, chi è all'interno si sente spinto verso il basso ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. La matematica della teoria delle perturbazioni da Euler a Laplace
Curtis Wilson
La matematica della teoria delle perturbazioni da Euler a Laplace
Accanto allo sviluppo dei [...] erano due: un continuo incremento del moto medio lunare apparente, scoperto da Halley negli anni Novanta del Seicento e valutato da Richard Dunthorne nel 1749 pari a 10″/secolo, e un'apparente accelerazione di Giove e decelerazione di Saturno, che ...
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Serie storiche, analisi delle
Franco Giusti
Finalità
Una serie storica è un insieme finito cronologicamente ordinato di osservazioni x₁, x₂, x₃,..., xT relative a un carattere X, generalmente equidistanti, [...] previsive, volte a gettare uno sguardo verso il futuro - a breve, medio o lungo termine - con l'ausilio di metodi oggettivi e soggettivi; lo la variazione del saggio di cambiamento (accelerazione). Generalmente la differenziazione è preferibile e ...
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L'Ottocento: matematica. Metodi del calcolo numerico
Dominique Tournès
Metodi del calcolo numerico
Prima del 1870 l'analisi numerica non si era ancora sviluppata come disciplina autonoma; esisteva [...] a Christian Ludwig Gerling del 1823 Gauss propone un metodo iterativo per accelerare i calcoli. Sia A=D−E−F, dove D è la del trapezio, di ordine 2, che consiste nel calcolare la media dei metodi di Euler ‒ metodo esplicito e implicito ‒ utilizzando ...
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Morbosità
Giovanni Berlinguer
Definizione e valutazione della morbosità
La morbosità esprime il rapporto fra il numero di ammalati e la popolazione. Questo rapporto viene studiato come uno degli indicatori [...] già alla fine del XIX secolo, ha avuto un'accelerazione dopo la seconda guerra mondiale, ed è tuttora in fatto che la riduzione delle nascite e più ancora il prolungamento della speranza media di vita, che all'inizio del secolo era in Italia di 45 ...
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Simulazione, modelli di
Italo Scardovi
Modelli e simulazioni nella scienza
Secondo l'etimo latino, 'simulare' sta per 'render simile', come vuole la sua derivazione da similis; e tuttavia il verbo ha [...] , le risposte sono le reazioni del sistema a tali stimoli, mediate dal modello. Sempre più spesso, tuttavia, si tende a ricorrere che consente, se il sistema è dinamico, una fittizia accelerazione nel tempo degli esiti del modello, per esaltarne le ...
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campo
campo [Der. del lat. campus "estensione di terreno"] [LSF] Termine per indicare, con aderenza al signif. letterale, un'estensione di spazio caratterizzata da ben definite proprietà fisiche, sia [...] elettrone: v. elettrodinamica quantistica: II 298 d. ◆ [FSN] C. di accelerazione di una particella: v. sincrotrone, luce di: V 233 f. ◆ di un corpo con gli altri sia uguale al suo valore medio che viene considerato come parametro e, in tal modo, essa ...
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massa
massa [Lat. massa, dal gr. máza "pasta di farina d'orzo"] [LSF] Termine il cui signif. ha avuto una notevole evoluzione storica e un continuo arricchimento, dal primitivo concetto di grandezza [...] scala chimica, con m. unitaria pari a 1/16 di quella media dell'ossigeno naturale (che è un miscuglio dei tre isotopi 16O, mt= m₀/[1-(v/c)2]3/2, e come rapporto tra la forza e l'accelerazione (m. longitudinale), ml=m₀[1-(v/c)2], con m₀ m. di quiete, ...
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pressione
pressióne [Der. del lat. pressio -onis, dal part. pass. pressus di premere "premere"] [MCC] (a) Generic., l'azione del premere, cioè dell'esercitare una forza sulla superficie di un corpo. [...] tempo, non in valore assoluto, né relativ. alla p. media, ma relativ. al valore del campo barico circostante; (b) , pari al prodotto ρgh, con ρ massa volumica (densità), g accelerazione di gravità, h altezza del liquido nel recipiente. ◆ [MCF] ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento all’organismo umano: a. F. muscolare,...