VERNER, Karl Adolf
Vittore Pisani
Glottologo danese, nato ad Aarhus (Jütland) il 7 marzo 1846 da padre tedesco, morto a Copenaghen il 5 novembre 1896. Nel 1864 passò all'università di Copenaghen, dove [...] in germanico di sonore in luogo di spiranti sorde da tenui intersonantiche indoeuropee era condizionato dal fatto che l'accento i.-e. non cadesse sulla sillaba immediatamente precedente (p. es., i.-e. *bhrêtär, cfr. ant. indiano bhrêta, dà gotico ...
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NOCCIOLO O NOCCIOLO?
Si tratta di una coppia di ➔omografi.
• Nòcciolo, con accentazione ➔sdrucciola, è un sostantivo maschile che deriva dal latino nucleum ‘midollo, gheriglio’, e indica la parte interna [...] figurato
il nòcciolo della questione
i princìpi che costituiscono il nòcciolo duro dell’identità francese («L’Unità»)
• Nocciòlo, con accentazione ➔piana, è un sostantivo maschile che indica l’albero delle nocciole e il legno che se ne ricava
I ...
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Identità fonetica nella terminazione di due o più parole, a partire dalla vocale tonica, particolarmente percepibile qualora tali parole si trovino a breve distanza in un testo in prosa o in fine di verso [...] l’occhio, quando le parole coinvolte hanno la stessa terminazione grafica ma non fonetica a causa di una diversità d’accento, come in partìre : màrtire. Quanto alla qualità dei suoni in r. ovvero alla loro frequenza nella lingua, si suole distinguere ...
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La morfologia è il settore della linguistica che studia la struttura interna delle parole e le relazioni fra i cambiamenti di forma e i cambiamenti di senso delle parole. Ad es., la parola italiano può [...] paia, centinaio / centinaia);
(f) la classe 6 comprende tutti i nomi che finiscono in consonante (sport, film) o vocale accentata (re, gru, città, virtù, età), i quali sono sempre invariabili, ma anche alcuni nomi invariabili che terminano in vocale ...
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Il termine deriva dal gr. apóstrophos «rivolto altrove, indietro», da apostrépho «volgo indietro o in senso contrario». Apóstrophos (o -us) compare nel latino tardo, con significato unicamente grammaticale. [...] parlato, è raramente indicata con apostrofo nello scritto e lo stesso vale per gli ipocorismi di allocutivo (Eli’, ma’, pa’ scritti senza apostrofo o accentati).
Un caso notevole è quello di po’, il cui apostrofo è spesso scritto come un improprio ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] tematica.
Le irregolarità morfologiche del participio passato interessano in primo luogo i verbi in -ere con l’accento sull’antepenultima. Tali forme sono in prevalenza continuazioni dirette dei verbi corrispondenti latini, quali chiuso (< lat ...
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Il termine frangimento si è affermato nella tradizione dialettologica italiana nel corso del XX secolo per definire una tipica alterazione di timbro delle vocali accentate che si verifica in alcune varietà [...] linguisti romanzi per i quali la dittongazione, in senso stretto, è solo quella che ha interessato /ɛ/ e /ɔ/ accentate (in italiano solo in sillaba aperta) e che ha dato luogo a dittonghi ascendenti. La dittongazione rappresenta inoltre un processo ...
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Nella grammatica scolastica e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato (in contrapposizione alla consonante) dall’apertura, diversa secondo le varie vocali, del canale [...] tra ò e ó, sono neutralizzate, avendo ogni e e ogni o fuori d’accento una pronuncia uniforme, piuttosto chiusa. In posizione semitonica, cioè sotto un accento secondario, la distinzione è solo facoltativa, nel senso che è, ò possono mantenersi aperte ...
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Si chiamano segni paragrafematici (espressione coniata da Arrigo Castellani: cfr. Castellani 1985) tutti i tratti e gli accorgimenti grafici che si combinano con una o più lettere dell’alfabeto, oppure [...] caratteri latini, segni paragrafematici come la virgola di forma moderna, il punto e virgola, l’apostrofo e gli accenti (➔ accento; Castellani 1995: 3-4).
L’elenco dei segni paragrafematici comprende in primo luogo i segni di punteggiatura: ➔ punto ...
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PREDICO O PREDICO?
Si tratta di due ➔omografi:
– prèdico, con accentazione ➔sdrucciola, è la prima persona singolare del presente indicativo del verbo predicare ‘annunciare pubblicamente una verità’, [...] di avere attenzione per le persone anziane. È molto importante nella nostra società («La Repubblica»)
– predìco, con accentazione ➔piana, è invece la prima persona singolare del presente indicativo del verbo predire ‘annunciare quello che accadrà ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...