Antropologo statunitense (Bellefontaine, Ohio, 1895 - Evanston 1963); teorico del relativismo culturale. Studioso dei processi di acculturazione e del mutamento culturale, è stato tra i primi a studiare [...] la cultura dei neri americani collegandola direttamente alla loro cultura africana e sostenendo la necessità dell'approccio sincronico per comprendere i processi di adattamento da essi vissuto in America ...
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Ecclesiastico di Timor (n. Baucau, Timor, 1948). Salesiano dal 1978 e prete dal 1980, fu nominato amministratore apostolico di Dili nel 1983 e nel 1988 fu ordinato vescovo. Schieratosi contro l'occupazione [...] militare indonesiana di Timor Est (dic. 1975) e contro le politiche di acculturazione e integrazione forzata della popolazione praticate da Djakarta, ha contribuito con le sue denunce a richiamare sulla questione l'attenzione dell'opinione pubblica ...
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L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo [...] dai suoi rapporti con altre culture. A partire dal secondo dopoguerra, il contatto tra le c. e i processi di acculturazione sono diventati un tema centrale d’indagine; ciò ha condotto a considerare le varie c. come strutture complesse che agiscono l ...
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Scrittore senegalese di lingua francese (n. Matam 1928). Nato in una famiglia di nobili musulmani di etnia fulbe, frequentò la scuola coranica, quindi la scuola francese. Decisivo per la sua formazione [...] - di Samba Diallo, analizza, al di fuori di ogni preoccupazione di ordine politico o razziale, la difficile questione dell'acculturazione dell'Africa, lacerata tra i valori dell'Islam e quelli dell'Occidente. Dopo aver assunto funzioni politiche e ...
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Seppilli, Tullio. – Antropologo culturale italiano (Padova 1928 - Perugia 2017). Laureatosi nel 1952 in Scienze naturali presso l'Università La Sapienza di Roma, dal 1955 ha assunto la docenza di Antropologia [...] ricerche che avrebbero condotto alla legge Basaglia. Della sua copiosa produzione saggistica si citano qui: La acculturazione come problema metodologico (1955); Le feste contadine di segalavecchia in Umbria: primo rapporto di ricerca (1959 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Alle origini della tecnologia moderna: Francesco di Giorgio e Leonardo da Vinci
Domenico Laurenza
Tecnologia e cultura nel Medioevo
L’emancipazione sociale e culturale degli ingegneri rinascimentali [...] e qualità di contenuti.
Emancipazione culturale ed emulazione dei classici
Questo processo implicò prima di tutto un lavoro di personale acculturazione; un lavoro faticoso, visto che la sua formazione non era andata oltre la scuola d’abaco e vista la ...
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CALBO, Antonio
Achille Olivieri
Nacque a Venezia verso il 1450, come suggerisce il Priuli, da Alvise. Una vita intensa, la sua, divisa fra lo studio dei classici e dei Padri e il servizio della Repubblica, [...] tutte le tradizioni legate al folclore e alla pietas (culti agrari, tradizioni magiche) delle popolazioni dalmate. Una sorta di acculturazione di cui il C., accanto al Sisgoreo, fu uno dei più attivi assertori, infatti, "rem divinam praesertim et ...
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CAROCCI, Guido
Serenita Papaldo
Nacque a Firenze il 16 settembre del 1851 da Giorgio e da Teresa Petrai. Suo padre, fervente patriota, aveva combattuto valorosamente in Lombardia subendo poi la prigionia [...] il carattere educativo degli studi di storia e arte, che devono esser resi accessibili a tutti per servire alla acculturazione delle masse.
Tutta la sua opera di cultore di studi storico-artistici trovò pratica applicazione nell'attività pubblica da ...
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FOSSATI, Gaspare
Lucia Pedrini Stanga
Nacque a Morcote, in Canton Ticino, il 7 ott. 1809 da Ambrogio Marcellino e Virginia Rippa. La sua famiglia contava personalità di rilievo nel campo dell'architettura, [...] appoggi e di conoscenze, riuscì ben presto a introdursi presso le famiglie della nobiltà russa e della corte imperiale. L'acculturazione nell'accademia milanese e l'esperienza del lungo soggiorno di studio a Roma gli conferirono un notevole grado di ...
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CROCE, Giuseppe
Antonio Castelli
Nacque a Somma Lombardo (Varese) il 18 apr. 1853, da Carlo e da Clementina Giusti. Cominciò a lavorare da fanciullo come selciatore, e poi fu garzone di bottega. Analfabeta, [...] unitario ed indipendente, perché è l'organizzazione unitaria che forma tecnicamente e moralmente l'operaio, non l;acculturazione politica, e dà senso alla competizione elettorale, alla cooperazione ed alla attività sindacale.
In nome dell'autonomia ...
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acculturazione
acculturazióne s. f. [der. di cultura, sull’esempio dell’angloamer. acculturation]. – 1. Mutamento (totale o, più frequentemente, parziale) della cultura e dei costumi, usanze, riti, ecc. di un popolo in seguito a contatti con...