RIFLESSIVO (fr. réflexif; sp. reflejivo; ted. Reflexiv; ingl. reflexive)
Giacomo DEVOTO
Elemento grammaticale che "riflette" sul soggetto o l'azione propria o quella dell'elemento grammaticale che esso [...] quindi in latino privo di nominativo. Accanto alla forma tonica, la forma atona si, con valore tanto di dativo quanto di accusativo, e quella rafforzata da "stesso": si curava, curava sé, curava sé stesso; si diceva, diceva a sé stesso. Non distingue ...
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minacciare
Lucia Onder
" Promettere, annunciare castighi, vendette e danni ": con costrutto assoluto, in If XXIX 26 io vidi lui a piè del ponticello / mostrarti e minacciar forte col dito, e Pg XII [...] ... / li orribili giganti, cui minaccia / Giove del cielo ancora quando tuona; Fiore LXIX 11 più 'l minaccia, CCIX 2, CCXXII 1. Con il dativo della persona e l'accusativo della pena che si promette, in If XXI 132 con le ciglia ne minaccian duoli ...
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DE MAURO, Tullio
Federico Albano Leoni
Nacque a Torre Annunziata (Napoli) il 31 marzo 1932, da Oscar, chimico e farmacista, originario di Foggia, e da Clementina Rispoli, napoletana, di formazione [...] dei Lincei. Rendiconti, cl. di scienze morali, storiche e filologiche, s. 8, 1959, vol. 14, pp. 233-258.
Frequenza e funzione dell’accusativo in greco, ibid., 1960, vol. 15, pp. 1-22.
Per la storia di ars «arte», in Studi mediolatini e volgari, 1960 ...
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In grammatica, l’elemento (particella o parola) posto dopo una parola a indicare la relazione grammaticale o sintattica di questa con altre parole della frase. Il cum latino è preposizione in cum illis [...] una nuova declinazione nelle lingue neo-indiane, nel tocario, nell’armeno moderno ecc. (in persiano baccè «ragazzo» nominativo, ma baccèrā accusativo; ū goft «egli disse», ma ūrā goftam «gli dissi»). Numerose sono le p. nelle lingue ugrofinniche. ...
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NOMINATIVO (fr. nominatif, sp. nominativo; ted. Nominativus; ingl. nominative)
Giacomo Devoto
Caso (v.) della flessione nominale che rappresenta il soggetto. Dal latino nominativus (casus), che traduce [...] i grammatici antichi, gli altri casi si sarebbero formati, inclinandosi.
La posizione del nominativo come caso rappresentativo della declinazione non si perpetua nel latino volgare. Le forme nominali romanze riposano normalmente sull'accusativo. ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] < tū, egli < *illī con la -i del nominativo di quī relativo e interrogativo) dalle forme oggettive e oblique provenienti dall’accusativo latino (me < mē, te < tē) e dal dativo illúi, originatosi sul modello di cui.
Si noti che lui e lei ...
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TEVCRUN
G. Uggeri
Eroe su specchio prenestino (Etr. Sp., ccclxxviii) con scena mitologica oscura.
Da sinistra, con Turan (Afrodite), Menle, (Menelao), una donna sconosciuta sul fondo (Elena?), Crintha [...] nomi degli eroi e divinità etruschi (del tipo Tarchun, Tinthun), piuttosto che a corrispondenza con una forma greca (si è pensato a un accusativo o a Τεύκρων).
Bibl.: C. Pauli, in Roscher, V, 1916-24, c. 440 s., s. v.; E. Fiesel, in Pauly-Wissowa, V ...
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Le frasi oggettive (dette anche semplicemente oggettive) sono frasi subordinate di tipo argomentale (➔ sintassi, ➔ subordinate, frasi) corrispondenti al complemento oggetto (1) del verbo della frase reggente [...] di percezione di processi in corso, come nell’oggettiva di (46), in latino non si sarebbe avuta un’infinitiva con l’accusativo bensì il participio presente (49), in cui la percezione va intesa come percezione diretta (e non riportata) dell’evento da ...
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Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] in italiano dall’infinito: genitivo ars amandi «l’arte di amare», dativo inutilis dicendo «inutile da dire», accusativo preposizionale paratus ad pugnandum «pronto a combattere». Il gerundio italiano trae origine, invece, dal caso ablativo del ...
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Dal punto di vista strettamente speculativo, caso, o evento casuale, è quello che si produce al di fuori e indipendentemente dalla serie determinata delle cause e degli effetti. È quindi evidente che il [...] p. es. in latino un nome al caso genitivo esprime il rapporto di specificazione rispetto a un altro nome; il caso accusativo il rapporto di oggetto rispetto al verbo.
La parola πτῶσις vorrebbe significare le deviazioni e le conseguenti "cadute" della ...
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accusativo
accuṡativo agg. e s. m. [dal lat. accusativus (casus), malamente ricalcato sul greco αἰτιατικ ή (πτ ῶ σις) «(caso) causativo»]. – Caso a. (o semplicem. accusativo s. m.): uno dei casi della declinazione latina, e anche greca e di...
accusa
accuṡa s. f. [der. di accusare]. – 1. a. L’atto, le parole con cui si attribuisce a qualcuno una colpa: fare, muovere, rivolgere un’a.; provare, ribadire, confutare, ritorcere, smentire, dimostrare falsa un’a.; questa è un’a. del tutto...