GIUSSO, Girolamo
Giovanni Brancaccio
Nacque a Napoli il 25 maggio 1843 nel palazzo Filomarino della Torre da Luigi e Maria Teresa Giusso, una lontana parente sposata in seconde nozze dal padre. Discendeva [...] di vaste estensioni cerealicole nel Foggiano ma aperto alla introduzione di nuove tecniche produttive, il G. vide nell'acquedotto, oltre che un vantaggio per l'agricoltura, un mezzo di miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie.
Le convinzioni ...
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VALONA (in alb. Vlorë; gr. Αὔλων; in ital. anche Vallona; A. T., 76 bis)
Roberto ALMAGIA
Angelo PERNICE
Città dell'Albania meridionale, a circa 3 km. dalla sponda orientale della baia omonima, a 27 [...] mercato, un bazar, due moschee e oggi anche parecchi edifici pubblici moderni. È provvista di acqua potabile da un ottimo acquedotto. Le colline circostanti sono coltivate a ulivi e anche a mandorli e altri alberi da frutto. Le industrie più attive ...
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Imbriani, Matteo Renato
Patriota e uomo politico (Napoli 1843 - San Martino Valle Caudina, Avellino, 1901). Dopo aver compiuto gli studi classici in un collegio privato di Torino, dove il padre Paolo [...] si fece interprete in Parlamento delle esigenze del territorio e presentò con Giovanni Bovio la proposta di legge sull’acquedotto pugliese, da realizzarsi con il concorso dello Stato. Negli anni seguenti, condannò la politica autoritaria, militare e ...
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ALTOBELLI, Carlo
Alberto Caracciolo
Nato a San Vito Chietino il 22 genn. 1857, divise la sua attività politica e forense fra l'Abruzzo natale e Napoli. In questa città si trovava a svolgere gli studi [...] che governava il comune, intervenendo nelle discussioni sulla "legge per il risanamento" di Napoli, sui progetti per l'acquedotto del Senno, e molti altri. La sua popolarità gli consentì di presentarsi nel 1890 candidato alla Camera, per la ...
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FERRARI, Giacomo
Giuseppe Sircana
Nacque a Langhirano (prov. di Parma) il 5 nov. 1887 da Ottavio e da Adele Venturini in una agiata famiglia borghese, tra le più note nella zona.
Il padre fu a capo [...] ingegneria industriale e partì subito alla volta della Puglia per intraprendere il suo primo lavoro presso i cantieri dell'acquedotto. Prese parte alla prima guerra mondiale come tenente d'artiglieria, trascorrendo un anno in trincea e nel 1919 venne ...
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Figlio (n. 1524 - m. 1586) di Pier Luigi, alla scomparsa del padre (1547) si trovò ben presto spogliato del ducato, in quanto all'occupazione di Piacenza da parte di don Ferrante Gonzaga, governatore di [...] causa imperiale nelle Fiandre. La sua abile e tenace politica si accompagnò a una intensa attività nel ducato, sia nel dare buoni ordinamenti civili, onde il nome di Licurgo parmense, sia nelle costruzioni grandiose, tra cui l'acquedotto farnesiano. ...
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Uomo politico e avvocato, nato a Roccamonfina, in Terra di Lavoro, il 1830, morto a Napoli il 10 ottobre 1894. Stenografo nel Parlamento napoletano del 1848-49, dopo una breve parentesi scientifica, si [...] all'opera di risanamento di Napoli, che, dalla ricostruzione delle fogne cittadine, si estese alla stabilizzazione dell'acquedotto, a riforme grandi e piccole e, soprattutto, allo sventramento della vecchia città. Rieletto (1888) sindaco, le elezioni ...
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(fr. Constantine) Città dell’Algeria (462.187 ab. circa), a 650 m s.l.m. nella valle del fiume Rhumel; vera fortezza naturale, è posta su un rilievo che domina la pianura circostante ed è circondata da [...] e del Muflone. All’età punica appartengono i resti del santuario di el-Hofra, e una necropoli. Rimangono resti delle mura romane e bizantine, di cisterne (alcune ancora in uso nella Qaṣba) e di edifici termali, di un acquedotto, d’un arco trionfale. ...
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CARAFA, Diomede
Franca Petrucci
Minore dei figli di Antonio, detto Malizia, alla cui iniziativa nel 1420 si dovette l'intervento di Alfonso d'Aragona nel Regno, e di Caterina Farafalla, nacque nel 1406 [...] dell'esercito. Mentre alcuni storici sostengono che il C. facesse parte del drappello di uomini che si introdussero nell'acquedotto, altri testimoniano semplicemente la sua presenza nel fatto d'arme. Con ogni probabilità egli, al comando di duecento ...
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Comune della prov. di Viterbo (70,2 km2 con 8693 ab. nel 2008). Il centro è situato a 132 m s.l.m. su un poggio tufaceo che domina un’ansa del Tevere. A circa 4 km dal vecchio abitato, presso la confluenza [...] 15° sec.) e del periodo dell’occupazione francese, durante la Rivoluzione e l’Impero. Nel 1870 entrò a far parte del Regno d’Italia.
Almeno tre sono le necropoli riferibili al periodo etrusco; di età romana, avanzi di un acquedotto e di un ponte. ...
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acquedotto
acquedótto (ant. acquidótto) s. m. [lat. aquaedŭctus, cioè aquae ductus «conduttura d’acqua»]. – 1. Presa e conduzione di acque da un luogo a un altro; in questa accezione astratta, il termine è limitato alla locuz. servitù d’a....
vestibolo
vestìbolo (ant. vestìbulo) s. m. [dal lat. vestibŭlum, voce di formazione oscura]. – 1. Nell’antichità, spazio libero che precede una sala, il portico o pronao che precede il tempio in antis, lo spazio riservato davanti alle tombe....