Pittore (Firenze 1548 - ivi 1612). Allievo di Michele di Ridolfo Ghirlandaio e di B. Buontalenti, esordì come decoratore (facciate di palazzo Cappello e del palazzetto Pitti). A Firenze, dopo un soggiorno [...] S. Maria Novella; Storie di uomini illustri, 1583-88, palazzo Capponi; Storie di s. Bruno, 1591-93, certosa di Galluzzo; affreschi nella cappella Neri in S. Maria de' Pazzi, 1598-1600; decorazioni in palazzo Pitti, 1608-09; ecc.). Di rilievo anche la ...
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CROCE (Croci, dalla Croce), Baldassarre (Baldassarino)
Laura Possanzini
Figlio di Arcangelo, nacque a Bologna (Baglione, 1642, p. 297) nel 1558. La prima notizia sicura si riferisce alla sua presenza [...] la morte di Giovanni Alberti nel 1601.
Ai primi anni del Seicento è anche da collocare l'intervento del C. nella decorazione ad affresco della basilica di S. Maria degli angeli ad Assisi.
La prima fonte (1788) che ricordi l'attività umbra dei C. è la ...
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Pittore (Firenze 1397 - Pisa 1478). Formatosi nell'ambito tardogotico di Lorenzo Monaco, fu attento alle ricerche spaziali e volumetriche contemporanee, anche grazie all'esempio di Masolino, da cui fu [...] certamente influenzato (Madonna tra i santi, 1436, affresco, Firenze, S. Miniato al Monte; Annunciazione e affreschi nella collegiata di Castiglione Olona). Dopo il 1440 manifestò un ritorno al gotico (Firenze: Crocifisso e monache oranti, 1447, S. ...
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Giotto: la nascita del linguaggio figurativo moderno dell’Occidente
Angelo Tartuferi
La formazione: Firenze, Roma, Assisi
Il luogo di nascita del fondatore della visione moderna occidentale in pittura [...] in Florence at the Dawn of the Renaissance, cit. alla nota 20, pp. 116-119.
28 Sul Polittico Stefaneschi e il frammento d’affresco, cfr. G. Ragionieri, cat. 17, in Giotto. Bilancio critico, cit. alla nota 4, pp. 151-156; A. Tomei, cat. 9, in Giotto e ...
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ALDI, Pietro
Margherita Maria Romanini
Nato a Manciano (in prov. di Grosseto) il 12 luglio 1852, entrò giovanissimo all'Accademia delle Belle Arti di Siena, dove fu alunno di Luigi Mussini. Appena ventenne, [...] . Ma l'opera che lo rese popolare fu Le ultime ore della libertà senese, esposto nel 1883 a Roma (Musei Capitolini). Affrescò, nel 1887, la Sala monumentale del Palazzo pubblico di Siena con il Convegno di Vignale e l'Incontro di Teano. Sempre nel ...
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ANDREA da Iesi
Pietro Zampetti
Andrea da Iesi, pittore, nacque nel 1492 da Marcantonio, figlio a sua volta di Andrea di Bartolo (1435 circa -1492), il quale il 4 giugno 1473 aveva firmato un affresco [...] intemo era anche conservata una sua Madonna.
La prima notizia che riguarda A. da Iesi risale al 1523-24, quando attese ad affrescare, assieme a Pier Paolo Agabiti, la. loggia del palazzo della Signoria di Iesi. Ma nulla è rimasto di quest'opera.
Il ...
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Pittore e acquafortista (Codigoro 1597 - Modena 1646), allievo di I. Scarsellino e di G. Reni; subì fortemente l'influsso del Guercino. Lavorò principalmente a Modena e a Ferrara, dove dipinse numerosi [...] quadri sacri, e a Sassuolo, dove affrescò, con scene sacre e profane, il Palazzo Estense. Suo capolavoro è la Liberazione di Modena dalla peste in S. Maria del Voto a Modena. ...
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Pittore, architetto e scultore (Colle di Vespignano in Mugello probabilmente 1267 - Firenze 1337). Massimo protagonista della civiltà artistica gotica italiana, rinnovò radicalmente il linguaggio figurativo. [...] per la chiesa di Ognissanti, G. fu attivo a Rimini nei primissimi anni del Trecento. Dopo essere tornato ad Assisi per affrescare nella chiesa inferiore la cappella della Maddalena, G. riandò a Firenze, dove dipinse nella chiesa di S. Croce le Storie ...
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Pittore (Ferrara 1470 - ivi prima del 1513), influenzato da L. Costa e dal Boccaccino. Tra le opere, a Ferrara: Madonna e Santi (1503, Pinacoteca Nazionale) e Madonna con Bambino e Santi (Cattedrale, museo); [...] a Cento: Madonna e confratelli adoranti (affresco staccato da S. Maria Annunziata dell'Ospedale dei Battuti, Pinacoteca Civica). ...
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Pittore (sec. 13º-14º). Alle poche notizie documentate fa da complemento una precoce e significativa valutazione critica risalente al Ghiberti che considera il C. "dottissimo" maestro. Fu attivo a Roma, [...] cui rimane un frammento con una testa di angelo (1321; distrutti dall'incendio del 1823 furono anche i mosaici e gli affreschi che molto tempo prima, dopo il 1270, egli aveva eseguito nell'interno). Difficile è definire il rapporto del C. con Giotto ...
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affresco
affrésco s. m. [dalla locuz. (dipingere) a fresco] (pl. -chi). – 1. Tecnica di pittura murale che consiste nello stendere i colori, precedentemente macinati e diluiti in acqua, su uno strato di intonaco fresco: la calce dell’intonaco,...
affrescare
v. tr. [der. di affresco] (io affrésco, tu affréschi, ecc.). – Dipingere ad affresco: a. una parete; la cappella Brancacci del Carmine affrescata da Masaccio. ◆ Part. pass. affrescato, anche come agg.: una parete affrescata; una...