ANDREA da Iesi
Pietro Zampetti
Andrea da Iesi, pittore, nacque nel 1492 da Marcantonio, figlio a sua volta di Andrea di Bartolo (1435 circa -1492), il quale il 4 giugno 1473 aveva firmato un affresco [...] intemo era anche conservata una sua Madonna.
La prima notizia che riguarda A. da Iesi risale al 1523-24, quando attese ad affrescare, assieme a Pier Paolo Agabiti, la. loggia del palazzo della Signoria di Iesi. Ma nulla è rimasto di quest'opera.
Il ...
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Pittore e acquafortista (Codigoro 1597 - Modena 1646), allievo di I. Scarsellino e di G. Reni; subì fortemente l'influsso del Guercino. Lavorò principalmente a Modena e a Ferrara, dove dipinse numerosi [...] quadri sacri, e a Sassuolo, dove affrescò, con scene sacre e profane, il Palazzo Estense. Suo capolavoro è la Liberazione di Modena dalla peste in S. Maria del Voto a Modena. ...
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Pittore, architetto e scultore (Colle di Vespignano in Mugello probabilmente 1267 - Firenze 1337). Massimo protagonista della civiltà artistica gotica italiana, rinnovò radicalmente il linguaggio figurativo. [...] per la chiesa di Ognissanti, G. fu attivo a Rimini nei primissimi anni del Trecento. Dopo essere tornato ad Assisi per affrescare nella chiesa inferiore la cappella della Maddalena, G. riandò a Firenze, dove dipinse nella chiesa di S. Croce le Storie ...
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Pittore (Ferrara 1470 - ivi prima del 1513), influenzato da L. Costa e dal Boccaccino. Tra le opere, a Ferrara: Madonna e Santi (1503, Pinacoteca Nazionale) e Madonna con Bambino e Santi (Cattedrale, museo); [...] a Cento: Madonna e confratelli adoranti (affresco staccato da S. Maria Annunziata dell'Ospedale dei Battuti, Pinacoteca Civica). ...
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Pittore (sec. 13º-14º). Alle poche notizie documentate fa da complemento una precoce e significativa valutazione critica risalente al Ghiberti che considera il C. "dottissimo" maestro. Fu attivo a Roma, [...] cui rimane un frammento con una testa di angelo (1321; distrutti dall'incendio del 1823 furono anche i mosaici e gli affreschi che molto tempo prima, dopo il 1270, egli aveva eseguito nell'interno). Difficile è definire il rapporto del C. con Giotto ...
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Pittore (n. 1485 circa - m. 1532). Nato forse in Lombardia, le origini della sua arte, alquanto complesse, vanno ricercate nella pittura lombarda legata al Bergognone; evidente è anche l'influsso del Bramantino, [...] Brera), tra cui celebre la Traslazione di s. Caterina; la Madonna del roseto, già nella certosa di Pavia e gli affreschi provenienti da S. Maria della Pace (entrambi a Milano, Brera); la Crocifissione (1529, Lugano, S. Maria degli Angeli); i mirabili ...
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Pittore (Diegem, Bruxelles, 1879 - Vilvoorde 1965). Dopo gli studî all'Accademia di Bruxelles (1913-17), lavorò per una fabbrica di carte da parati e dal 1932 insegnò alla scuola di Arti industriali d'Ixelles. [...] Nel 1936 eseguì un affresco per il palazzo della radio di Bruxelles. Esordì con uno stile di rigorosa impostazione geometrica, ripreso poi nell'ultima sua produzione; elaborò opere ispirate alla poetica della macchina (Esaltazione del macchinismo. ...
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BASCHENIS, Simone
Luigi Angelini
Figlio di Cristoforo, nacque probabilmente ad Averara. Lavorò in Val Rendena e in Val di Non, sempre nella zona trentina, dal 1519 al 1547. È questo l'artista di più [...] dell'abside nella chiesa di S. Agata a Commezzadura in Val di Sole. Nel 1547 infine lavora a Cologna Gavazzo (Riva) a un affresco eseguito col figlio Filippo e firmato. Dopo il 1547 non si hanno più notizie del B. in quelle zone e forse egli faceva ...
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Pittore, disegnatore e incisore (Obergiebeln, Tirolo, 1768 - Roma 1839). Recatosi a Roma (1795), vi divenne amico di J. A. Carsten, e lavorò presso J. C. Reinhart. Divenne in seguito l'artista più considerato [...] della colonia dei nazareni. Dipinse ad affresco la sala di Dante nel Casino Massimo, al Laterano, ma preferì dedicarsi al paesaggio classico eroico (Cascata del torrente Schmadoi, 1805-11, museo di Lipsia; Cascate di Subiaco, 1813, Berlino, National ...
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Pittore (notizie dal 1425 al 1453) di Foligno. Lavorò ad Ancona (1425 e 1433), a Fano (1439) e a Roma (1451-53). È noto da un trittico (1437) firmato nella chiesa di S. Salvatore a Foligno e da un affresco, [...] pure firmato (1449), nella Pinacoteca di Foligno. Gli si possono inoltre assegnare altre pitture (come gli affreschi della cappella Paradisi, in S. Francesco di Terni). La sua maniera è una versione, efficacemente caricata, di stilismi senesi ...
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affresco
affrésco s. m. [dalla locuz. (dipingere) a fresco] (pl. -chi). – 1. Tecnica di pittura murale che consiste nello stendere i colori, precedentemente macinati e diluiti in acqua, su uno strato di intonaco fresco: la calce dell’intonaco,...
affrescare
v. tr. [der. di affresco] (io affrésco, tu affréschi, ecc.). – Dipingere ad affresco: a. una parete; la cappella Brancacci del Carmine affrescata da Masaccio. ◆ Part. pass. affrescato, anche come agg.: una parete affrescata; una...