Letterato (n. Ferrara - m. ivi 1576). Compose una favola pastorale, Lo sfortunato, rappresentata a Ferrara nel 1567, presente il Tasso che la tenne presente componendo l'Aminta. ...
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ESTE, Luigi d'
Paolo Portone
Ultimogenito di Ercole II, duca di Ferrara, Reggio e Modena, e di Renata di Francia, nacque il 25 dic. 1538 a Ferrara. Secondo i rigidi schemi della ragione di Stato che [...] dramma pastorale di Alberto Lollio, l'Aretusa, e qualche anno dopo, nel 1567, un'altra pastorale, Lo sfortunato di AgostinoArgenti.
In quel periodo fu agli stipendi del cardinale il poeta ferrarese Silvio Antoniano detto il Poetino. Nel 1562 fu per ...
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COSTABILI, Rinaldo
Angelo Moneta
Nacque a Ferrara nella prima metà del sec. XVI, probabilmente nel quarto decennio. Avviato alla pittura, avrebbe infatti studiato, non si sa presso quale maestro, insieme [...] ".
Nel maggio del 1567 il C. avrebbe allestito le scene per una seconda favola pastorale, lo Sfortunato di AgostinoArgenti, rappresentata anch'essa al palazzo di Schifanoia, con musiche di Alfonso della Viola, e della cui messinscena "ebbe ...
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ARGENTI (Arienti), Borso
Mario Quattrucci
Nacque a Ferrara da Giovanni Battista intorno alla metà del sec. XVI. Dotato di notevoli capacità diplomatiche, godé il favore dei principi estensi, che si [...] rappresentata nel 1577, forse dinanzi allo stesso pubblico che aveva assistito dieci anni prima allo Sfortunato del fratello Agostino, sembra aver riportato un discreto successo.
Fonti e Bibl.: Lettere del Sig. Diomede Borghesi, II, Padova 1584, pp ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] potea fare... E sì come essere suole che l'uomo va cercando argento, e fuori de la 'ntezione truova oro..., io, che cercava di de Jean de Salisbury, Paris 1951; P. Chioccioni, L'agostinismo nella Divina Commedia, Firenze 1952; A. Masseron, Dante et S ...
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CICALA, Scipione (Čigala-Zade Yūsuf Sinān)
Gino Benzoni
Secondo dei tre figli maschi di Visconte e Lucrezia, nacque a Messina nell'anno 1544 (questa, senz'altro, la data più probabile nell'oscillare [...] 1603. Non ha "altro fine - commenta il bailo Agostino Nani nella sua relazione del 1603 - che di arricchirsi 106 s.; The expedition of the Florentines to Chio (1599)..., a. c di P. P. Argenti, Oxford 1934, pp. XXXI, 25, 26, 27, 94, 95, 115, 117, 124, ...
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CASTELLESI, Adriano (Adriano da Corneto)
Gigliola Fragnito
Nacque a Corneto (od. Tarquinia) intorno al 1461 se, come pare, nel sett. 1503, al conclave che elesse Pio III aveva 42 anni (Sanuto, V, col. [...] Pur avendo pagato la somma impostagli, in parte vendendo i suoi argenti, ed avendo avuto i brevi di assoluzione, timoroso di rappresaglie dei quattro dottori della chiesa, Girolamo, Ambrogio, Agostino e Gregorio e dalla Sacra Scrittura. Il pensiero ...
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DE MURA, Francesco
Vincenzo Rizzo
Nacque a Napoli il 21 apr. 1696 da Giuseppe (nativo di Scala - Salerno - e dimorante a Napoli, alla via Orto del Conte, commerciante di lane) e da Anna Linguito (cfr. [...]
Nell'aprile 1750 elaborò un modello per un Trionfo da eseguirsi in argento che il regio portolano Pietro Guido Sersale regalò a Carlo di Borbone sempre a Napoli, La Vergine del Rosario e S. Agostino d'Ippona, cuiforse collaborò G. Diano.
Del 1762 è ...
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ERIZZO, Sebastiano
Gino Benzoni
Nato il 19 giugno 1525, in un'illustre famiglia patrizia veneziana, da Antonio di Sebastiano e da Caterina di Sebastiano Contarini, ebbe un'accurata istruzione umanistica [...] ma la escluda, invece, quasi con durezza, dalla proprietà degli argenti, ori, perle, gioie induce a supporre una certa qual freddezza controriformistico - con riecheggiamenti della patristica greca e di s. Agostino.
Ma non c'è solo l'E. studioso di ...
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CORNER, Alvise
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, nella parrocchia di S. Bartolomeo, da Antonio di Giacomo e da Angeliera Angelieri, probabilmente nel 1484.
Tale data è suggerita dal più recente ed [...] discendenti tornarono a Venezia, erano sì ricchi "di denari, argenti et gioglie", ma senza più l'appartenenza al patriziato.
. 1530 il C. entrava in società col veneziano Agostino Coletti e col padovano Francesco Forzatè per bonificare alcune valli ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
secolo
sècolo s. m. [dal lat. saecŭlum «generazione; lungo spazio di tempo; periodo di cent’anni», e nel lat. crist., sul modello del gr. αἰών, calco a sua volta dell’ebraico, «vita terrena; mondo», in opposizione alla vita celeste eterna...