ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] Eugenio (rapporti con le regioni); Esteri, Moro Aldo; Interni, Restivo Franco; Grazia e giustizia, ecc.) o da operatori indipendenti (quali per es. G. Alviani, E. Castellani) vi rientrano col loro ricorso a tecnologie non utilitarie, nel cui fondo, ...
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DEVOTO, Giacomo
Aldo L. Prosdocimi
Nacque il 19 luglio 1897 a Genova da Luigi, clinico e patologo prima a Genova poi trasferitosi a Pavia e quindi a Milano, e da Luigia Cortese. Conseguita la maturità [...] , S. Boscherini, G. Camporeale, G. Firpo, A. Mancini, A. L. Prosdocimi, M. L. Altieri Biagi, G. Giacomelli, A. Nocentini, O. Pollidori Castellani), in Atti e mem. dell'Acc. toscana di scienze e lettere "La Colombaria", LIII (1988), e Firenze 1988. ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] (1861) e anche oltre (De Mauro 1963: 25-43; Castellani 1982).
Caduto l’Impero romano d’Occidente, il latino evolve latino. La sua lettera è nel volgare padovano del tempo:
perché jo aldo [odo] volentera le novelle, che me scriviti, ve prego che ve ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] europea della letteratura italiana» 29-30, pp. 61-67.
Castellani, Arrigo (1967), Italiano e fiorentino argenteo, «Studi linguistici italiani sul Boccaccio» 20, pp. 299-319.
Rossi, Aldo (1997), Cinquanta lezioni di filologia italiana, Roma, Bulzoni ...
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Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard [...] così, ad es., caffè [fː]orte, paltò [kː]aldo, comò [kː]aro.
Il raddoppiamento sintattico non viene di norma riv. a cura di P. Fiorelli, Firenze, Sansoni (1a ed. 1941).
Castellani, Arrigo (a cura di) (1982), La prosa italiana delle origini, Bologna, ...
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La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] nelle convenzioni interpuntive avviene all’ombra del sodalizio tra Aldo Manuzio e ➔ Pietro Bembo (➔ editoria e lingua ➔ punto e virgola ‹;›, l’➔apostrofo ‹’› e gli accenti grafici (Castellani 1995; Lepschy & Lepschy 2008: 12; ➔ accento grafico). L ...
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Aleramo, Sibilla & Campana, Dino (2000), Un viaggio chiamato amore. Lettere 1916-1918, a cura di B. Conti, Milano, Feltrinelli.
Asor Rosa, Alberto (2002), L’alba di un mondo nuovo, Torino, Einaudi.
Bachelard, [...] italiano professionale. Teoria e didattica, Bologna, Zanichelli.
Castellani Pollidori, Ornella (2004), Su una peculiarità ortografica dell poligrafici internazionali, pp. 33-45.
Menichetti, Aldo (1993), Metrica italiana. Fondamenti metrici, prosodia, ...
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Il termine deriva dal gr. apóstrophos «rivolto altrove, indietro», da apostrépho «volgo indietro o in senso contrario». Apóstrophos (o -us) compare nel latino tardo, con significato unicamente grammaticale. [...] trova nell’edizione del dialogo latino del ➔ Bembo De Aetna (1496) stampata da Aldo Manuzio. L’apostrofo compare in: ain’ per aisne «dici tu?» (Castellani 1995: 31). Sarà nell’edizione di ➔ Petrarca del 1501, caratterizzata dalla modernizzazione del ...
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La virgoletta è un segno di ➔ punteggiatura usato sempre in coppia per contrassegnare una o più parole come una citazione, un discorso diretto o una traduzione, oppure per connotare un’espressione di uso [...] , Arrigo (1995), Sulla formazione del sistema paragrafematico moderno, «Studi linguistici italiani» 21, pp. 3-47.
Castellani, Arrigo (1996), Le virgolette di Aldo Manuzio, «Studi linguistici italiani» 22, pp. 106-109.
Cignetti, Luca (2008), “Dire” la ...
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Si chiamano segni paragrafematici (espressione coniata da Arrigo Castellani: cfr. Castellani 1985) tutti i tratti e gli accorgimenti grafici che si combinano con una o più lettere dell’alfabeto, oppure [...] paragrafematici è il De Aetna di ➔ Pietro Bembo, pubblicato da Aldo Manuzio nel 1496 (1495 more veneto), dove compaiono, per la lingua inglese, in Mortara Garavelli 2008, pp. 441-491.
Castellani, Arrigo (1985), Problemi di lingua, di grafia, di ...
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