Grammatico alessandrino (seconda metà del 1º sec. d. C.); scolaro del filosofo Cheremone, fu suo successore in Alessandria e maestro del grammatico Partenio. Visse poi in Roma dal tempo di Nerone a quello [...] di Traiano e presso la corte imperiale rivestì varî uffici (addetto alle biblioteche, alle lettere, ai responsa) ...
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Filosofo greco (seconda metà sec. 6º - prima metà sec. 7º d. C.); ultimo rappresentante della scuola neoplatonica di Alessandria, fu in seguito chiamato dall'imperatore Eraclio a insegnare all'univ. di [...] Costantinopoli. Restano di lui un commento al De interpretatione di Aristotele e un trattato astronomico-cronologico ...
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Grammatico greco (inizio 1º sec. d. C.), illustrò i segni diacritici dell'edizione aristarchea di Omero e di Esiodo; scrisse un'opera sul Museo di Alessandria e commenti a Omero e Pindaro. ...
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Filosofo (sec. 4º d. C.), si diceva convertito e addirittura flagellato per causa della fede, mentre era stato processato ed esiliato per motivi infamanti. D'origine alessandrina, era stato a Corinto; [...] a Costantinopoli nel 379 e, divenuto amico di Gregorio Nazianzeno allora vescovo della città, con l'appoggio di Pietro d'Alessandria si fece consacrare vescovo e tentò di sostituirsi a Gregorio (380); non riconosciuto da Teodosio I, venne sconfessato ...
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Nome con cui, nelle fonti patristiche, sono ricordati varî personaggi cristiani: 1. Uno scrittore del sec. 3º, cui Eusebio, pur confondendolo con A. Sacca, attribuisce un'opera Sull'accordo di Mosè e Gesù, [...] a Eusebio di elaborare, secondo un altro metodo, i suoi canoni. 3. Sant'A., martire in Alessandria nel 311. 4. A. prete ed economo di Alessandria (detto talvolta A. il Giovane); sottoscrisse (458) la lettera dei vescovi egiziani all'imperatore Leone ...
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Matematico e fisico greco (3º sec. d. C.; secondo altri 2º, e anche 1º sec. d. C.). Mentre ben poco si sa della sua vita, quasi intatti ci sono giunti i suoi numerosi scritti (Pneumatica, Sulla costruzione [...] tecnico (fu detto ὁ μηχανικός), forse il maggiore dell'antichità (fu anche direttore della scuola meccanica di Alessandria). Oltre a nozioni teoriche, E. dà applicazioni e si compiace di giochi meccanici destinati a suscitare la meraviglia ...
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Filosofo (seconda metà 6º sec. d. C.), figlio di Ermia e di Edesia e scolaro di Proclo in Atene, fu poi, come il padre, a capo della scuola alessandrina. È noto come espositore di testi platonici e aristotelici e come matematico e astronomo. Difese Platone e i pitagorici dalle obiezioni aristoteliche alle teorie delle idee e dei numeri; affermò l'eternità del mondo; combatté il manicheismo e il fatalismo ...
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Letterato (m. Verona dopo il 1329); figura notevole del preumanesimo, fu cancelliere a Milano e a Como e notaio a Verona. Scrisse una Cronica, grande enciclopedia in tre sezione (la prima soltanto conservataci in un manoscritto dell'Ambrosiana), che si distingue da analoghe compilazioni medievali per la conoscenza diretta di alcuni testi classici poco noti al suo tempo, e di memorie storiche relative ...
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Astronomo e matematico greco (sec. 1º d. C.), appartenente alla cosiddetta seconda scuola alessandrina. Della sua vita si sa soltanto che fece osservazioni a Roma nel 98 d. C. Fu un grande matematico: la sua Sferica è il primo trattato di trigonometria sferica che si conosca. Nel 3º libro della Sferica è contenuto il teorema, ancor oggi noto con il nome di teorema di M ...
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Epigrammista greco (sec. 1º d. C.), vissuto a Roma al tempo di Nerone e dei Flavî, confuso a lungo con l'omonimo poeta di Taranto. Di lui abbiamo nell'Antologia Palatina una quarantina di epigrammi per lo più "isopsefici", cioè risultanti di distici in cui il valore numerico delle singole lettere (α = 1; β = 2; ecc.) dà come somma il medesimo numero ...
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alessandrismo
s. m. – Antico indirizzo filosofico che prende il nome da Alessandro di Afrodisiade (2°-3° sec. d. C.), uno dei maggiori interpreti del pensiero aristotelico, noto soprattutto per la sua elaborazione della dottrina dell’intelletto....
agg. e s. m. (pl. m. -i). – Relativo ad Alessandro di Afrodisiade e alle sue dottrine: l’interpretazione a. dell’intelletto; seguace delle sue teorie (v. la voce prec.).