Re diMacedonia (Pella 356 - Babilonia 323 a.C.), figlio di Filippo II, fondatore della potenza macedone, e di Olimpiade, figlia di Neottolemo re d'Epiro. Una delle maggiori figure della storia, dominò [...] 332-31 A. fondò Alessandria nella regione del Delta, indi si spinse sino all'oasi di Sīwa a venerare il dio Filota, che furono uccisi per ordine del re.
Di altri incidenti tra A. e i Macedoni furono vittime più tardi Clito e lo storico Callistene ...
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Figlio postumo diAlessandro Magno e di Rossane, nato nel 323 a. C., fu fatto uccidere con la madre (Anfipoli, 310) da Cassandro che si era fatto riconoscere reggente alcuni anni prima. ...
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Figlio di Cassandro e di Tessalonica, morto il fratello maggiore Filippo IV (297 a. C.), lottò per il regno contro il secondogenito Antipatro. Aiutato da Pirro d'Epiro era giunto a un accordo per la divisione [...] del potere, quando fu fatto assassinare (294) da Demetrio Poliorcete, che s'impadronì del regno ...
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Figlio (362 circa - 330
a. C.) di Neottolemo I; regnò dal 357 circa: prima, pare, solo di nome poi di fatto (342), per l'aiuto portatogli da Filippo diMacedonia, che aveva sposato la sua sorella maggiore, [...] Olimpiade. Quando Olimpiade e il giovane suo figlio, il futuro Alessandro Magno, vennero in discordia con Filippo, A. li accolse in Epiro; morto Filippo (336), A. regnò in cordiale relazione col nipote. Circa il 333 A. passò in Italia ad aiutare i ...
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Uomo politico e oratore ateniese (384 a. C. - 322 a. C.). Partecipò alla vita pubblica di Atene, dedicandosi alla difesa delle libertà democratiche contro l'espansionismo di Filippo II diMacedonia attraverso [...] Gran Re all'egemonia della Macedonia. D. cercò subito di conciliare le necessità di una politica energica con la la Quarta Filippica e Sul trattato con Alessandro. Sono nel corpus demostenico 56 proemî di orazioni, alcuni dei quali autentici, e ...
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Uomo di stato tebano (n. 420 a. C. circa - m. 364), di famiglia nobile, partigiano della democrazia. Quando lo spartano Febida occupò la Cadmea, fuggì ad Atene (382): fattosi capo dei fuorusciti, riuscì [...] alto tradimento, e non fu rieletto beotarca; in seguito intervenne in Macedonia con truppe cittadine, costringendola ad accettare l'egemonia tebana. Recatosi poi da Alessandrodi Fere come mediatore fra lui e i Tessali, fu arrestato a tradimento (368 ...
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Oratore e uomo politico ateniese (circa 380 a. C. - 319 a. C.), avversario di Demostene. Fatto prigioniero a Cheronea (338 a. C.) e liberato poi da Filippo diMacedonia, fu il mediatore della pace di Atene [...] , fu condannato ma rimase in Atene. Alla morte diAlessandro (323) e al risorgere dell'antimacedonismo fu colpito da atimia, ma ristabilitasi la supremazia macedone dopo la battaglia di Crannone (322), restituito nei pieni diritti, trattò la pace ...
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Generale macedone (circa 350-298 a. C.), poi re diMacedonia; morto Alessandro Magno che C. non aveva seguito in Asia, fu in seguito all'accordo di Triparadiso (321) assegnato dal padre Antipatro, reggente [...] il sopravvento su Poliperconte e nella pace del 311 gli fu confermata la strategia dell'Europa. Nel 310 fece uccidere Rossane col giovane figlio Alessandro ch'egli aveva fatto relegare in Anfipoli; poi fece sopprimere anche l'altro figlio illegittimo ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] si trasferì a Mitilene, dove insegnò fino al 343-42, quando accolse l'invito di recarsi alla corte di Filippo II diMacedonia per occuparsi dell'educazione del principe Alessandro. Salito questi al trono, tornò ad Atene e vi fondò nel 335-34 una ...
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macedone
macèdone agg. e s. m. e f. [dal lat. Macĕdo(n) -ŏnis, sost., gr. Μακεδών -όνος]. – Della Macedònia, regione storica della penisola balcanica, oggi politicamente divisa fra Bulgaria (10%), Grecia (51%) e la cosiddetta Repubblica di...
sindacato di strada loc. s.le. m. 1. Nel linguaggio sindacale, esperienza di impegno al servizio dei lavoratori agricoli, specialmente stranieri, spesso precarizzati e sottopagati, che vengono raggiunti nei luoghi di lavoro dal sindacato di...