Uomo politico e generale tebano (n. tra 420 e 415 - m. 362 a. C.). Allievo del filosofo pitagorico Liside, fu vicino ai democratici di Pelopida. Ottimo stratega, respinse l'invasione della Beozia sconfiggendo [...] di valore nella guerra contro Alessandro di Fere lo rimise in primissima posizione, e riuscì a indurre Alessandro alla pace. Tentò (364 segnato il tracollo del prepotere beotico ancor prima che nella incerta battaglia di Mantinea E. perdesse la vita. ...
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(gr. Βοιωτία) Regione storica della Grecia centrale, amministrativamente costituita in nomo (3211 km2 con 131.000 ab. circa; capoluogo Levadia). Formata da pianure alluvionali e bacini carsici, il cui [...] ). La lega beotica, implicata poi nella terza guerra sacra (356-346), fu nuovamente disciolta dopo la battaglia di Cheronea (338). Distrutta Tebe da Alessandro (335), la B. cessò di aver peso nelle vicende ulteriori della Grecia e la decadenza della ...
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Nobile macedone (n. 355 circa - m. 280 a. C.). Nella spedizione di Alessandro Magno in Asia (334-23) si segnalò specialmente in India; alla morte del sovrano fu nominato capo della cavalleria; prese parte [...] L'ultima campagna di S. fu contro Lisimaco; nella battaglia di Curupedio (281) Lisimaco perse la vita, e occupare la Macedonia mirando in certo modo a ricostruire l'impero di Alessandro. Ma, appena posto piede in Lisimachia, fu ucciso da Tolomeo ...
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Uomo di stato tebano (n. 420 a. C. circa - m. 364), di famiglia nobile, partigiano della democrazia. Quando lo spartano Febida occupò la Cadmea, fuggì ad Atene (382): fattosi capo dei fuorusciti, riuscì [...] onorato da Artaserse II che rinnovò l'amicizia con Tebe. Rieletto beotarca, volle con un grande esercito dare battaglia ad Alessandro di Fere presso Cinoscefale. P. si comportò valorosamente e seppe combinare in modo nuovo la tattica della cavalleria ...
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Fondatore (Guimaraes 1109 - Coimbra 1185) della monarchia portoghese, figlio di Enrico (onde il patronimico Henriques) di Borgogna conte del Portogallo, e di Teresa di Castiglia. Costei alla morte del [...] si volse contro i Mori, vincendoli nella celebre battaglia di Ourique (1139), che gli valse il titolo di re, sanzionato dalle Cortes di Lamego nel 1142 (riconfermato da una Bolla di Alessandro III, 1179), che proclamarono inoltre l'indipendenza del ...
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Oratore e uomo politico ateniese (circa 380 a. C. - 319 a. C.), avversario di Demostene. Fatto prigioniero a Cheronea (338 a. C.) e liberato poi da Filippo di Macedonia, fu il mediatore della pace di Atene [...] di Arpalo, fu condannato ma rimase in Atene. Alla morte di Alessandro (323) e al risorgere dell'antimacedonismo fu colpito da atimia, ma ristabilitasi la supremazia macedone dopo la battaglia di Crannone (322), restituito nei pieni diritti, trattò la ...
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Generale macedone (381-301 a. C.), combatté nell'esercito di Alessandro Magno dal quale ebbe la satrapia della Frigia. Dopo la morte del re (323), lottò per assicurarsi un dominio indipendente nell'Asia, [...] (306), A. e Demetrio assunsero il titolo di re; ma non per questo cessò la lotta che si trascinò ancora col vano assedio di Rodi e con insuccessi in Egitto sino a che ad Ipso, nella Frigia, si venne a una battaglia decisiva in cui A. trovò la morte. ...
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Attribuzione data alla prima generazione dei successori di Alessandro Magno: Antigono Monoftalmo; Antipatro; Cassandro; Cratero; Eumene di Cardia; Lisimaco; Perdicca; Seleuco I; Tolomeo I. L’età dei d. [...] .), che sanzionò la fine dei tentativi di Antigono di ricostituire a unità l’impero di Alessandro, o meglio nel 281 a.C., quando nella battaglia di Curupedio si fronteggiarono Lisimaco e Seleuco. Durante questa età avviene lo smembramento dell’impero ...
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Nome di alcuni generali persiani del 5º e 4º sec. a. C. 1. Seguì Serse nella sua spedizione contro la Grecia (481 a. C.), prese parte alle successive operazioni in Grecia insieme a Mardonio e nel 477 fu [...] III (356), ma nel 344 tornò di nuovo in Persia grazie ai buoni uffici del cognato Mentore di Rodi. Dopo la battaglia di Gaugamela (330) accompagnò nella fuga Dario III ma, dopo la sua morte, disertò dall'usurpatore Besso che si era insediato ...
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Storico greco del sec. 4º a. C. Nato verso il 370, visse presso Aristotele, di cui era parente, ad Atarneo e poi a Pella. Accompagnò Alessandro Magno come storiografo ufficiale nella spedizione asiatica. [...] -357); erano in stile retorico, di tendenza filomacedone e ricche di excursus naturalistici. Poco altresì sappiamo dei Fatti di Alessandro (Πράξεις 'Aλεξάνδρου), che dal passaggio di Alessandro in Asia pare giungessero alla battaglia di Arbela (331). ...
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cinque occhi
(Cinque Occhi, Cinque occhi) loc. s.le m. pl. Nel linguaggio giornalistico, le strutture preposte alle attività investigative e di spionaggio internazionale di cinque Paesi anglosassoni (Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada, Australia,...
omoaffettivo
agg. Che prova sentimenti di affetto e di innamoramento nei confronti di persone dello stesso sesso. ◆ Che cosa vuol dire essere «omoaffettivo»? Che vuole bene anche agli uomini? […] La vicinanza di un amico è un fatto meraviglioso,...