Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] aggiornate alla fine degli anni Ottanta del Seicento, ma furono soffocate con prontezza da due grandi processi avviati dall’irrigidimento inquisitorio di Alessandro VIII e condotti a termine sotto il più moderato Innocenzo XII. Al volgere degli anni ...
Leggi Tutto
L’Italia al femminile
Simonetta Soldani
Le molte incisioni e stampe popolari dedicate ai cortei festanti che tra il marzo e il novembre del 1860 mossero verso i luoghi deputati a sancire, con la forza [...] e «La Ricamatrice», editi a Milano dall’imprenditore Alessandro Lampugnani, molto attento al mutare delle sensibilità del ceto risorsa insostituibile per le donne del popolo, e aprendo le grandi ali del «lavoro educativo» e di cura per tutte quelle ...
Leggi Tutto
I problemi religiosi
Antonio Rigon
Il quadro normativo
Fra XIII e XIV secolo si sviluppa un'intensa attività disciplinatrice che mira a dare ordine al clero e alle strutture della Chiesa veneziana. [...] femminile si era consumata la frattura tra fedeli di papa Gregorio XII e seguaci di Alessandro V ed era di conseguenza insorta una "grande tribolation" (57).
Chiesa e Stato
In questo quadro chi immagina una Chiesa veneziana sempre succube ...
Leggi Tutto
Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] libertà che invano avete chiesta da tre secoli a tutte le grandi potenze cattoliche» (cit. in Scoppola 1967, p. 13).
Naturalmente esercito o alla stessa imprenditoria borghese (con figure come Alessandro Rossi o Gaetano Marzotto).
Il «Sillabo» e la ...
Leggi Tutto
La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] fortunata carriera politica e diplomatica, e poi da Marco Alessandro Jocteau, un funzionario di carriera che, dopo la ciò che riguarda gli Stati Uniti vi furono inviati tre grandi diplomatici: Marcello Cerruti nel 1867, dopo essere stato segretario ...
Leggi Tutto
L’amministrazione centrale
Guido Melis
Torino, 4 aprile 1863. Al centralissimo teatro Alfieri va in scena per la prima volta una commedia in dialetto piemontese di Vittorio Bersezio. È un testo che [...] Vittorio Stringher, Carlo De Negri, Luigi De Marchi, Alessandro Aschieri, Luigi Perozzo, Rodolfo Benini, più tardi Alberto peculiarità: l’ampiezza e il protagonismo della periferia (la grande rete delle scuole e delle università) e la centralità del ...
Leggi Tutto
I plebisciti e le elezioni
Gian Luca Fruci
La congiuntura politica decisiva per il processo di unificazione, che si apre nell’aprile 1859 con la guerra franco-piemontese all’Austria e si conclude nel [...] un testimone oculare non sospettabile di simpatie rivoluzionarie come Alessandro Verri definisce l’«assemblea generale di tutti i popoli Napoli, dove i seggi sono collocati nei saloni di grandi edifici o in padiglioni tricolori allestiti all’aperto e ...
Leggi Tutto
Il potere politico del papa
Diego Quaglioni
«Il carattere duplice del regno papale»
In un appunto del 1930, vergato a mo’ di recensione di un articolo apparso sulla «Nuova Antologia» nel giugno dell’anno [...] , p. 290 [345]. Cfr. D. Quaglioni, Alessandro VI negli scrittori politici francesi del Cinquecento, in La fortuna Petrucci, L’ecclesiologia alternativa alla vigilia e all’inizio del grande scisma: S. Caterina da Siena e Pietro Bohier vescovo di ...
Leggi Tutto
Dante Alighieri, Opere minori: Dante e il «Buon Barbarossa» ossia Introduzione alla «Monarchia» di Dante
Bruno Nardi
1. - Dopo quanto ebbi a scrivere intorno a La «Donatio Constantini» e Dante, negli [...] vorrebbero fosse proprio Rolando Bandinelli (il futuro Alessandro III), osò chiedere, audacemente, da chi e ad uno toccò l'Italia con Roma; e altrettanto fece Teodosio il Grande fra i suoi due figli. Era un argomento che avrebbe dovuto tagliare la ...
Leggi Tutto
Nuovi diritti e globalizzazione
Danilo Zolo
La nozione di nuovi diritti
L’espressione nuovi diritti o nuovi diritti umani è di uso recente. Denota, sia pure al di fuori di una tassonomia rigorosa, i [...] più dalla sovranità interpretativa e applicativa dei giudici. Alessandro Pizzorno (Pizzorno 1998, pp. 11-63) appartiene al gruppo come tale e non semplicemente ai suoi singoli membri. Grande rilievo può assumere il rapporto fra i corsi d’acqua e la ...
Leggi Tutto
grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti a s impura e z, si tronca spesso in gran...
sindacato di strada loc. s.le. m. 1. Nel linguaggio sindacale, esperienza di impegno al servizio dei lavoratori agricoli, specialmente stranieri, spesso precarizzati e sottopagati, che vengono raggiunti nei luoghi di lavoro dal sindacato di...