Eresiarca russo (1674-1720), sostenne dottrine particolari in fatto di liturgia, in special modo sull'uso dell'incenso: onde i seguaci furono detti "turibolarî" (kadilniki); fu giustiziato come oppositore [...] di Pietro ilGrande. ...
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Nacque fra il 1431 e il 1434, pare il 1° gennaio 1431, a Xátiva presso Valenza nel regno d'Aragona, da Jofré de Boria y Doms, nobile cittadino (v. borgia, famiglia), e da Isabella, sorella di Alonso, che [...] ", poi, del pontefice, come solevano dire, cioè ilgrande affetto ai figliuoli, lo trascinò a immischiarsi nelle brighe dimenticato, fino a che, nel 1889, ebbe decoro di tomba. Alessandro appare, sotto ogni rispetto, minore della fama che lo circonda. ...
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Già maestro a Parigi circa il 1230, entrò nell'ordine francescano; così fu il primo magister theologiae del suo ordine; morì prima dell'autunno 1245. Nel sec. XV ebbe la designazione di magister irrefragabilis; [...] Nel 1255 Alessandro IV incaricava il ministro della provincia francescana di Francia di aiutare il magister Guglielmo stabilire.
La Summa theologiae di A. è in ogni modo ilgrande monumento della scuola francescana antica. In essa, e nelle ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per [...] nuove credenze religiose. Rievoca quindi negli Inni sacri i grandi eventi del passaggio terreno di Gesù, la loro eterna le opere di Alessandro M., di cui sono apparsi i voll. I-V (1954-91), comprendenti poesie e tragedie, il romanzo nelle sue tre ...
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MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] scrittori come Giovanni di Salisbury, Guglielmo di Malmesbury, Alessandro Neckam, Nigello Wireker, Giuseppe d'Exeter, e, i tempi di Alcuino, risorta infine fuggevolmente sotto il regno di Alfredo ilGrande, essa seguì punto per punto le sorti ch' ...
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ALESSANDRO I Pavlovič, zar di Russia - Nato il 23 dicembre 1777 dal granduca Paolo Petrovič (poi Paolo I) e dalla granduchessa Maria Feodorovna (già Dorotea di Württemberg), salì al trono di Russia il [...] migliorate con provvidenze legislative precorritrici della grande riforma di Alessandro II; e qualche cosa fu fatto credere ch'egli abbia mai voluto ridurre i suoi popoli sotto il dominio spirituale di Roma. Nel 1816 aveva detto al De Maistre ...
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Rolando Bandinelli, senese, teologo e canonista insigne, professò a Bologna; circa il 1150 fu eletto da Eugenio III cardinale diacono dei Ss. Cosma e Damiano, poi cardinale prete di San Marco, infine, [...] a una doppia elezione: la grande maggioranza dei cardinali levava alla tiara, il 7 settembre, in San Pietro, Roma, Rolando si rifugiò prima a Ninfa, dove, il 20 settembre, fu consacrato col nome di Alessandro III; poi a Terracina e ad Anagni. Federico ...
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Nacque, come sembra, in un villaggio dell'isola di Candia, allora soggetta ai Veneziani, intorno al 1340; ma poco si sa della sua fanciullezza. Entrato nei francescani, studiò a Padova, a Oxford, a Parigi; [...] cardinale da Innocenzo VII (1405). Era allora il tempo del grande scisma; e il Philargḗs, distaccatosi dopo la morte del papa dall ‛Ιστορικαι Μελέται, Atene 1881, gli scritti di N. Malvezzi, Alessandro V, papa, a Bologna, negli Atti e memorie della R. ...
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ALESSANDRO VII, papa
Mario Rosa
Nacque Fabio Chigi a Siena il 13 febbr. 1599, da Flavio, discendente del "magnifico" Agostino, e da Laura Marsili. Trascorsi a Siena in un fecondo fervore intellettuale [...] seguì la linea politica di Innocenzo X), in un primo tempo si sia articolata intorno al caso del cardinale di Retz, ilgrande nemico politico del Mazzarino, che, dopo lunghe e complicate trattative, A. privò dell'arcivescovado di Parigi e, sia pure ...
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Il corpo aristocratico
Volker Hunecke
Nell'attuale storiografia è invalsa l'abitudine di descrivere a rosee tinte il destino della nobiltà europea nei secoli precedenti e successivi alla Rivoluzione [...] (suo padre, come correttore delle leggi, nel 1761 aveva parteggiato per i "grandi"; rispettivamente suo nonno e un suo prozio erano i compositori Alessandro e Benedetto). Invece il fatto che i due quinti delle elezioni andassero a favore di un ...
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grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti a s impura e z, si tronca spesso in gran...
memetica s. f. La disciplina che studia i memi e la loro trasmissione. ♦ Partiti per risolvere la sfida formidabile costituita dal dover spiegare la cultura, come se nessuno ci avesse provato prima (Dawkins non ha mai nascosto il suo disprezzo...