SEMAFORO (dal gr. σῆμα "segno, segnale" e ϕέρω "porto")
Alberto Baldini
Apparecchio per segnalazioni ottiche a distanze limitate, per lo più costituito, per le trasmissioni di giorno, da braccia meccaniche [...] da luci bianche e colorate. Le trasmissioni semaforiche, se destinate a scambio di frasi, sono basate generalmente sull'uso dell'alfabeto Morse. I semafori servono, in marina, per le comunicazioni fra la costa e i bastimenti in navigazione, e sono a ...
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regola ricorsiva
regola ricorsiva regola che, nella propria formulazione, “richiama sé stessa”. Tale richiamo non è tuttavia una sorta di circolo vizioso perché una regola ricorsiva definisce un oggetto [...] esempio, è possibile definire ricorsivamente una stringa non vuota (cioè una sequenza di uno o più caratteri di un dato alfabeto) con le due seguenti regole:
• una stringa può essere un carattere,
• una stringa può essere un carattere seguito da una ...
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Registrazione delle variazioni del potenziale elettrico retinico dopo stimolazione luminosa impulsata; è utile per la diagnosi delle affezioni della retina. Si esegue con l’impiego di un elettroretinografo [...] ’oscurità ( elettroretinogramma scotopico). In via schematica (v. .), è rappresentato da quattro curve indicate con le prime lettere dell’alfabeto e corrispondenti ad altrettante onde, negativa la prima (a), positive le altre: di queste ultime la b è ...
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VENETI (XXXV, p. 46)
Giovan Battista PELLEGRINI
Lingua. - Buoni progressi nello studio della lingua delle iscrizioni venete preromane (venetiche o paleovenete) si sono conseguiti attraverso un più attento [...] i gruppi tautosillabici; essi sono costituiti da consonante seguita da continua (n, r, l, s, s′) e le tavolette alfabetiche atestine - documento quasi unico del genere nell'antichità - ne segnalano una lunga lista (l'individuazione è del Beeler). L ...
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. L'Avestā è il complesso dei testi religiosi dello zoroastrismo (v.). Il nome è riduzione del pahlavico apastāk, il cui significato dev'essere stato quello di "ciò che è posto, ciò che è stabilito", quindi [...] parsīk nei primi tempi dell'età sāsānidica. Che almeno quella in pahlavīk vi sia stata, è provato dal fatto che l'alfabeto con vocali creato dai sacerdoti dell'età sāsānidica per la trascrizione dell'Avestā all'incirca nella prima metà del sec. IV è ...
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OSUNA, Francisco de
Scrittore mistico e predicatore spagnolo, nato a Osuna (Siviglia) nella seconda metà del sec. XV, morto intorno al 1540. Appartenne all'ordine francescano e nel Capitolo generale [...] un Abecedario espiritual (1527; completo 1554), i cui ventidue trattati s'iniziano ciascuno con una lettera dell'alfabeto; egli indirizza all'orazione e alla meditazione mistica, con una dottrina ricca e ortodossa che rappresenta degnamente la ...
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lògica matemàtica Branca della logica, che utilizza un linguaggio simbolico e adotta un sistema di calcolo di tipo algebrico per esaminare le espressioni di un discorso deduttivo. Queste ultime possono [...] .m. si deve prima di tutto stabilire il linguaggio, che è basato su un adeguato insieme di simboli fondamentali detto alfabeto; una sequenza di tali simboli si dice espressione e le espressioni ottenute in conformità a regole di formazione prefissate ...
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(gr. Xαλκίς) di Eubea Città e porto della Grecia (ca. 60.000 ab.), capoluogo dell’isola di Eubea, nel Mare Egeo.
Già importante nell’8° sec. a.C., colonizzò parte delle Sporadi settentrionali e della penisola [...] colonie in Sicilia, tra cui Nasso, e in Italia, tra cui Cuma; ai coloni calcidesi si deve tra l’altro l’introduzione del loro alfabeto in Italia. Tra le prime città greche a battere moneta, sino al 6° sec. a.C. fu tra le massime potenze nel campo ...
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Vedi SEGOBRIGA dell'anno: 1966 - 1997
SEGOBRIGA
A. Balil
Città romana della Spagna Tarraconense (Strab., 162 B; Plin., Nat. hist., iii, 25; Ptol., ii, 6, 57) appartenente al conventus Carthaginensis.
La [...] indigena. Ciò è dimostrato, oltre che dai riferimenti dei testi, dalle monete coniate con il nome Segobrices (in alfabeto iberico) e S. (in alfabeto latino).
Gli scavi di Cornide nel sec. XVIII e altri nell'Ottocento (Garcia Soria, Quintero) e inizio ...
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Post, sistema di
Post, sistema di in logica, uno dei modelli sviluppati per proporre una definizione matematica del concetto intuitivo di → funzione calcolabile; altri modelli, tutti tra loro equivalenti, [...] .
In simboli u ρ ν, qualora siano verificate le seguenti ipotesi: 1) u deve essere costruita alternando stringhe costruite con l’alfabeto S a variabili di X; 2) se ν contiene una variabile di X, anche u contiene la stessa variabile. La relazione ...
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alfabeto
alfabèto s. m. [dal lat. tardo alphabetum, gr. tardo ἀλϕάβητος, comp. dei nomi delle due prime lettere ἄλϕα e βῆτα]. – Complesso di segni, ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico di una lingua determinata o di un...
alfabeta
alfabèta agg. e s. m. e f. [tratto da analfabeta, cui è contrapposto] (pl. m. -i), burocr. o letter. – Chi sa leggere e scrivere, chi non è analfabeta: o tribù di lettori fino a un certo segno alfabeti, ascolta (Carducci).