ALBONESI, Teseo Ambrogio degli
Giorgio Levi della Vida
Antesignano dello studio delle lingue orientali nella prima metà del sec. XVI, nato a Pavia, o nei dintorm, nel 1469, morto ivi quasi certamente [...] è un'opera farraginosa, confusa e disordinata, che vuol essere a un tempo una ricerca linguistica e una raccolta di alfabeti esotici. Nè del siriaco nè dell'armeno, oggetto principale del suo studio, l'A. ha saputo presentare un sistema grammaticale ...
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VILLAMARINO , Isabella
Elisa Novi Chavarria
VILLAMARINO (Villamarina), Isabella. – Nacque presumibilmente a Napoli nel 1506 da Bernat de Vilamarí (naturalizzato a Napoli con il nome Bernardo Villamarino, [...] ’ Ferrari, 1548, c. 65rv; B. Tasso, Rime... divise in cinque libri nuovamente stampate. Con la sua tavola per ordine di alfabeto, Venezia, Gabriel Giolito de’ Ferrari et fratelli, 1560, pp. 43-46; L. Terracina, Rime con il Discorso sopra il principio ...
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MAZZAROSA, Antonio.
Gabriele Paolini
– Sesto e ultimo figlio del nobile Giovan Battista Mansi e di Caterina Massoni, nacque a Lucca il 29 sett. 1780. All’età di vent’anni fu scelto come erede dal marchese [...] Stato e il retaggio napoleonico, in Actum Luce, XXVI (1997), pp. 37-62; G. Bandini, Il salterio, la santacroce e l’alfabeto. L’istruzione primaria nello Stato di Lucca nella prima metà dell’Ottocento (1805-1847), Firenze 1998, ad ind.; R. Pazzagli ...
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CALMO, Andrea
L udovico Zorzi
La biografia del C. è ancora quasi tutta da ricostruire, sia per la scarsezza di dati documentari, sia per la contaminazione con elementi spuri, desunti per lo più dalle [...] ortografiche estranee a quei linguaggi (si pensi, per fare l'esempio più evidente, al trapasso, per il romaico, dall'alfabeto greco a quello latino). Si trattava in realtà di un linguaggio mancante di una tradizione scritta, o destinato piuttosto ...
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CIPOLLA, Carlo
Giovanni Vigo
CIPOLLA, Carlo (Carlo M.)
Nacque a Pavia il 15 agosto 1922 da Manlio e da Bianca Bernardi. Fu lui stesso ad aggiungere al suo prenome la M. (sciolta abitualmente come «Maria»), [...] le facoltà basilari come leggere e scrivere sono state trasmesse attraverso i canali più disparati. All’acquisizione dell’alfabeto e alle sue relazioni con lo sviluppo dell’economia Cipolla dedicò Literacy and development in the West (Harmondsworth ...
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PINELLI, Gian Vincenzo
Marco Callegari
PINELLI, Gian Vincenzo. – Nacque a Napoli nel 1535, figlio di Cosmo e di Clementina Ravascheria. Il padre, genovese di origine, si era trasferito a Napoli per [...] oltre il 60% provenienti da Oltralpe, e oltre 700 manoscritti. Erano collocati in 21 armadi contrassegnati dalle lettere dell’alfabeto e suddivisi all’interno per sezioni a seconda del soggetto o dell’autore, con un’ulteriore suddivisione per lingua ...
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MOROZZI, Orazio Ferdinando (Ferdinando)
Calogero Farinella
– Nacque a Siena l’11 novembre 1723 da Giuseppe e da Orsola Sorri; al battesimo ricevette i nomi Orazio Ferdinando, ma utilizzò sempre soltanto [...] per una effettiva e profonda conoscenza del territorio, aveva cominciato a «formare un dizionario istoriografo con ordine di alfabeto di tutti i luoghi e nomenclature di Toscana inserendo ad ogni luogo etiandio le memorie istoriche non risparmiando ...
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SAVELLI, Angelo
Piergiorgio Dragone
– Nacque a Pizzo (Vibo Valentia) il 30 ottobre 1911, secondogenito di Giorgio (1873-1952), farmacista, e di Maria Virginia Barone (1884-1966). Ebbe quattro tra [...] il più sintetico e denso resta quello di Lorenza Trucchi (Un vero Angelo, in Il Giornale, 10 marzo 1991): «Ha cercato un alfabeto di puri segni che si muovono dinamicamente nello spazio e nella luce per leggi non solo formali ma magiche e persino ...
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FONTANA (de Fontana, de la Fontana), Giovanni (Antonio, Jacopo)
Maria Muccillo
Nacque a Venezia da Michele, probabilmente nell'ultimo decennio del sec. XIV: alcuni indicano nel 1390 l'anno della nascita, [...] un ricco repertorio iconografico nonché una raccolta di oggetti di cultura materiale: il tutto scritto in cifra, secondo un alfabeto segreto stabilito in base a una concezione simbolica dei segni e dei loro sistemi, e volto pertanto a costituire più ...
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BENVOGLIENTI, Uberto
Armando Petrucci
Nacque a Siena il 3 ott. 1668 da Marcantonio, di mediana nobiltà cittadina, e da Adelasia Pannocchieschi d'Elci. Le vicende della sua vita privata e pubblica furono [...] di viva attualità nell'ambiente erudito toscano, delle origini etrusche ed italiche, che egli, attraverso la storia dell'alfabeto e della lingua, collegava, in una prospettiva unitaria, a quello dell'origine della lingua italiana. Una problematica ...
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alfabeto
alfabèto s. m. [dal lat. tardo alphabetum, gr. tardo ἀλϕάβητος, comp. dei nomi delle due prime lettere ἄλϕα e βῆτα]. – Complesso di segni, ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico di una lingua determinata o di un...
alfabeta
alfabèta agg. e s. m. e f. [tratto da analfabeta, cui è contrapposto] (pl. m. -i), burocr. o letter. – Chi sa leggere e scrivere, chi non è analfabeta: o tribù di lettori fino a un certo segno alfabeti, ascolta (Carducci).