Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] la scrittura. Lentamente, i disegni usati per comunicare si sono stilizzati, trasformandosi prima in segni e simboli e poi in alfabeti. Ma il legame tra disegni e scrittura è rimasto molto stretto nell'arte della calligrafia. In Cina, per esempio, la ...
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CALMO, Andrea
L udovico Zorzi
La biografia del C. è ancora quasi tutta da ricostruire, sia per la scarsezza di dati documentari, sia per la contaminazione con elementi spuri, desunti per lo più dalle [...] ortografiche estranee a quei linguaggi (si pensi, per fare l'esempio più evidente, al trapasso, per il romaico, dall'alfabeto greco a quello latino). Si trattava in realtà di un linguaggio mancante di una tradizione scritta, o destinato piuttosto ...
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CIPOLLA, Carlo
Giovanni Vigo
CIPOLLA, Carlo (Carlo M.)
Nacque a Pavia il 15 agosto 1922 da Manlio e da Bianca Bernardi. Fu lui stesso ad aggiungere al suo prenome la M. (sciolta abitualmente come «Maria»), [...] le facoltà basilari come leggere e scrivere sono state trasmesse attraverso i canali più disparati. All’acquisizione dell’alfabeto e alle sue relazioni con lo sviluppo dell’economia Cipolla dedicò Literacy and development in the West (Harmondsworth ...
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PINELLI, Gian Vincenzo
Marco Callegari
PINELLI, Gian Vincenzo. – Nacque a Napoli nel 1535, figlio di Cosmo e di Clementina Ravascheria. Il padre, genovese di origine, si era trasferito a Napoli per [...] oltre il 60% provenienti da Oltralpe, e oltre 700 manoscritti. Erano collocati in 21 armadi contrassegnati dalle lettere dell’alfabeto e suddivisi all’interno per sezioni a seconda del soggetto o dell’autore, con un’ulteriore suddivisione per lingua ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Ulisse Aldrovandi
Alessandro Ottaviani
La figura di Ulisse Aldrovandi, «il più enciclopedico degli enciclopedici» (C. Singer, A short history of scientific ideas, 1959; trad. it. 1961, p. 195), ha acquistato [...] sembra indicare la volontà di non offrirsi come una «totalità cosmologica», né come un passepartout per decrittare l’intero alfabeto del mondo.
Opere
Delle statue romane antiche, che per tutta Roma, in diversi luoghi, et case si veggono, in ...
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FONTANA (de Fontana, de la Fontana), Giovanni (Antonio, Jacopo)
Maria Muccillo
Nacque a Venezia da Michele, probabilmente nell'ultimo decennio del sec. XIV: alcuni indicano nel 1390 l'anno della nascita, [...] un ricco repertorio iconografico nonché una raccolta di oggetti di cultura materiale: il tutto scritto in cifra, secondo un alfabeto segreto stabilito in base a una concezione simbolica dei segni e dei loro sistemi, e volto pertanto a costituire più ...
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BENVOGLIENTI, Uberto
Armando Petrucci
Nacque a Siena il 3 ott. 1668 da Marcantonio, di mediana nobiltà cittadina, e da Adelasia Pannocchieschi d'Elci. Le vicende della sua vita privata e pubblica furono [...] di viva attualità nell'ambiente erudito toscano, delle origini etrusche ed italiche, che egli, attraverso la storia dell'alfabeto e della lingua, collegava, in una prospettiva unitaria, a quello dell'origine della lingua italiana. Una problematica ...
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APROSIO, Angelico (al secolo Ludovico), detto il Ventimiglia
Alberto Asor-Rosa
Nacque a Ventimiglia il 29 ott. 1607, da Marco e Petronilla Aprosio. Compiuti i quindici anni, contro "il desiderio dei [...] vasto repertorio, di cui la prima parte contiene diverse particolarità della vita dell'A. stesso e la seconda un indice alfabetico, ordinato secondo i nomi propri, di quegli autori che gli avevano fatto dono di qualche libro, con il titolo intero ...
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CENA, Giovanni
Piero Craveri
Nacque a Montanaro (Torino) il 12 gennaio del 1870, in una famiglia povera, da Gioanni, tessitore, e Maddalena Biletta, giornaliera agricola; numerosi i fratelli. La miseria [...] 'amministrazione Nathan del comune di Roma. L'insegnamento, opera di un gruppo di maestri, quasi volontario, i "garibaldini dell'alfabeto" come li definiva il C., fu il primo ampio esperimento di scuola popolare attiva a cui seguirono qualche anno ...
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LEONE, Evasio
Andrea Merlotti
Nacque a Casale Monferrato il 16 apr. 1765, da Andrea e Teresa Mossi. Frequentate le scuole pubbliche nella città natale, proseguì gli studi nel convento carmelitano di [...] Piemonte. Dall'assolutismo dinastico al cesarismo napoleonico, Torino 1991, pp. 254, 259, 269-271, 275 s.; M. Roggero, L'alfabeto e le orazioni. L'istruzione di base nel primo Ottocento, in All'ombra dell'aquila imperiale. Trasformazioni e continuità ...
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alfabeto
alfabèto s. m. [dal lat. tardo alphabetum, gr. tardo ἀλϕάβητος, comp. dei nomi delle due prime lettere ἄλϕα e βῆτα]. – Complesso di segni, ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico di una lingua determinata o di un...
alfabeta
alfabèta agg. e s. m. e f. [tratto da analfabeta, cui è contrapposto] (pl. m. -i), burocr. o letter. – Chi sa leggere e scrivere, chi non è analfabeta: o tribù di lettori fino a un certo segno alfabeti, ascolta (Carducci).