ABBIATE, Luigi (Louis)
Pier Maria Capponi
Nato a Monaco il 4 genn. 1866, precoce organista nella chiesa della Visitazione, dal 1879 completò i suoi studi musicali a Torino, studiando violoncello con [...] il maestro Carlo Casella. A Torino esordì come primo violoncello nei teatri Alfieri e Balbo. Trasferitosi nel 1882 a Parigi, entrò nella classe di perfezionamento di violoncello del maestro A. Franchomme e, alla morte di questo nel 1884, del maestro ...
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GISMONDI, Pietro
Vittorio Parlato
Nacque a Roma il 2 dic. 1913 da Antonio, magistrato, e da Vetulia Balducci.
Allievo di A.C. Jemolo, con cui si laureò in giurisprudenza all'Università di Roma e poi [...] in scienze politiche presso l'Istituto C. Alfieri di Firenze, proseguì la sua preparazione scientifica come assistente nella facoltà giuridica romana presso la cattedra di diritto ecclesiastico, di cui era titolare lo stesso Jemolo. Libero docente in ...
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Critico letterario (Roma 1873 - ivi 1955); allievo di F. D'Ovidio, dal 1909 professore di stilistica, poi di lingua e letteratura italiana nell'Istituto superiore di magistero di Roma; socio nazionale [...] dei Lincei (1947). Studioso acuto e versatile, ricco di una profonda cultura, pubblicò scritti su Alfieri, Foscolo e Leopardi; particolarmente penetranti i suoi commenti ai classici, soprattutto quello alla Divina Commedia (1946-47), che coronò una ...
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Attore drammatico italiano (Bergamo 1930 - Milano 2009). Primo attore dal '70 allo Stabile di Genova, nel 1976 ha assunto la direzione della Cooperativa Teatro Mobile (per cui ha svolto anche attività [...] di regista). Interprete sobrio e raffinato, si è affermato sia nel repertorio classico (Oreste di Alfieri, 1960; Le notti bianche di Dostoevskij, 1964; Lo zio Vania di Čechov, 1971; Il tartufo di Molière, 1979), sia in quello moderno (Il re muore di ...
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Attore e capocomico (Milano 1849 - Livorno 1898); primo attor giovane nella compagnia di Bellotti-Bon, poi in società con F. Ciotti e P. Marchi, a capo di una compagnia tra le migliori del tempo. Lasciato [...] il palcoscenico per una malattia di cuore, divenne impresario a Livorno delle arene Alfieri e Garibaldi. ...
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MASTROIANNI, Marcello
Alvise Sapori
Attore teatrale e cinematografico, nato a Fontana Liri (Frosinone) il 28 settembre 1924. Nel 1948, anno dell'esordio in teatro, fu chiamato da L. Visconti nella sua [...] compagnia, per la quale interpretò i ruoli di Pilade nell'Oreste di V. Alfieri, di Mitch in Un tram che si chiama desiderio di T. Williams, e poi altre parti in Morte di un commesso viaggiatore di A. Miller e in Troilo e Cressida di Shakespeare.
Al ...
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GIOLI, Francesco
Nello Tarchiani
Pittore, nato a Settimo di Cascina (Pisa) il 19 giugno 1846, morto a Firenze il 4 febbraio 1922. Scolaro di E. Pollastrini (Accademia di Firenze), esordì nel 1869 con [...] un Carlo Emanuele I, subito premiato e, dopo un breve intermezzo storicogeneristico (Alfieri e Goldoni, Goldoni e Rousseau), si dedicò allo studio e alla rappresentazione della vita contadinesca, accostandosi ai macchiaioli. Così nel '70 dipingeva l' ...
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SAVOIA
Armando TALLONE
Armando TALLONE
Walter MATURI
. L'origine della Casa di Savoia è controversa e offre ancora argomento a discussioni. Comunemente se ne dà come capostipite Umberto I, soprannominato [...] romano la prisca libertà. E G. B. Vasco, in veste da Traiano, rispose che la prisca libertà, come l'intendeva l'Alfieri, non era mai esistita e che non altrimenti che sotto la forma imperiale si potevano e si dovevano governare popoli di diverse ...
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FARDELLA, Enrico
Toni Iermano
Nato a Trapani l'11 marzo 1821 nella famiglia marchionale dei Torrearsa, da Antonino e da Teresa Omodei dei baroni di Reda, seguì studi irregolari e predilesse l'arte militare [...] e la vita avventurosa. Lettore entusiasta delle opere dell'Alfieri, del Foscolo e del Guerrazzi, lesse ed apprezzò anche gli scritti politici del Mazzini.
Il 12 genn. 1848 a Palermo, dopo avere aderito al movimento insurrezionale, combatteva contro ...
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Ebanista (Torino 1701 - ivi 1777). Dal 1731 al servizio della corte sabauda, realizzò, con esuberante fantasia di ornati e forme ancora barocche, mobili intarsiati con legni preziosi, incrostati con avorio [...] e madreperla e con applicazioni in bronzo (per alcuni si avvalse di idee di F. Juvarra e B. Alfieri): gabinetto di toilette della regina nel Palazzo Reale di Torino (1732-34), scrivania (Venezia, Museo Correr, firmata e datata 1741), tavoli (Torino, ...
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alfieriano
agg. – Del poeta e tragediografo Vittorio Alfieri (1749-1803): il verso a., le tragedie a.; l’antitesi a. tra l’eroe e il tiranno; lo stile a., caratterizzato da una stringatezza secca e spesso aspra; anche, che imita i caratteri...
cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...