Matematico, nato a Palermo il 28 ottobre 1880, morto ivi il 7 settembre 1947. Studiò matematiche alla Scuola normale superiore di Pisa ed all'università di Palermo, dove si laureò nel 1902. Nel 1911 divenne [...] successioni di insiemi, che fu poi largamente usata dai cultori delle funzioni di variabile reale. Classica la sua Analisi algebrica ed introduzione al calcolo infinitesimale, Palermo 1914, 2a ed. 1921.
Bibl.: G. Mignosi, in Boll. dell'Unione matem ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La tradizione araba del Libro X degli Elementi
Marouane Ben Miled
La tradizione araba del Libro X degli Elementi
La storia delle letture [...] da Abū Kāmil e da Sinān ibn al-Fatḥ, aveva avviato nel suo Kitāb al-Ǧabr wa-'l-muqābala lo studio del calcolo algebrico. Anche Qusṭā ibn Lūqā e Abū al-Wafā᾽ al-Būzǧānī (le cui opere si inscrivono nella tradizione dell'Aritmetica di Diofanto) si erano ...
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Fary
Fáry István (Gyula 1922 - El Cerrito, California, 1984) matematico ungherese. Dopo gli studi in patria, divenne professore all’università di Montreal e successivamente (1958) a Berkeley. È conosciuto [...] per i suoi lavori in geometria e topologia algebrica. In particolare, è noto il teorema che porta il suo nome insieme a quello di J.W. → Milnor. Tra le sue pubblicazioni: Sur la courbure totale d’une courbe gauche faisant un noeud (Sulla curvatura ...
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Ribet
Ribet Kenneth Alan (Berkeley, California, 1948) matematico statunitense. Professore all’università di California a Berkeley e dal 1990 membro dell’Accademia nazionale delle scienze degli Stati [...] Uniti. I suoi studi hanno riguardato in particolare la geometria algebrica e la teoria dei numeri. È noto soprattutto per aver proseguito gli studi di A.J. Wiles relativi all’ultimo teorema di → Fermat; in particolare ha dimostrato che nessuna curva ...
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rivestimento
rivestiménto [Atto ed effetto del rivestire, der. del lat. revestire, comp. di re- "di nuovo" e vestire "vestire"] [ALG] Un fibrato la cui fibra sia uno spazio discreto, è detto r. della [...] sua base: v. fibrati: II 569 d. ◆ [ALG] R. universale: v. topologia algebrica: VI 262 a. ◆ [ALG] Spazi di r.: v. topologia algebrica: VI 261 d. ...
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suriettivo
suriettivo [Der. del fr. surjectif] [ALG] Applicazione, o funzione, s., o suriezione: applicazione da un insieme A a un insieme B in cui ogni elemento di B sia immagine di almeno un elemento [...] di A: v. topologia algebrica: VI 259 f. ...
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Hurewicz Witold
Hurewicz 〈húrviz〉 Witold [STF] (Łódz´, Polonia, 1904 - Uxmal, Messico, 1956) Prof. di matematica nell'univ. della Carolina del nord, a Chapel Hill (1939), poi nel MIT di Cambridge, Mass. [...] (1948) e infine nell'univ. di Princeton (1948). ◆ [ALG] Omomorfismo di H.: v. topologia algebrica: VI 260 e. ◆ [ALG] Teorema di H.: riguarda gli zeri delle funzioni olomorfe: v. topologia algebrica: VI 260 f. ...
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In matematica, la corrispondenza generata tra due catene di un complesso, e più in generale tra due applicazioni, quando la prima può deformarsi con continuità nella seconda.
La teoria dell’o. costituisce [...] caso della corona, invece, si ha una classe per ogni valore di n. L’insieme di tali classi, che ha la struttura algebrica di un gruppo, si chiama gruppo di o. 1-dimensionale, o anche gruppo fondamentale, della superficie considerata, e si indica con ...
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Matematico svizzero naturalizzato statunitense (La Chaux-de-Fonds 1923 - Princeton, New Jersey, 2003). Laureatosi presso la Eidgenössische Technische Hochschule di Zurigo (1947) e dal 1957 prof. all'Institute [...] , gruppi di Lie, teoria dell'omologia. A lui si deve la teoria dei gruppi algebrici su una varietà che ha permesso il successivo sviluppo dello studio dei sottogruppi risolubili. Tra le opere: Topics in the homology theory of fibre bundles (1967 ...
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RIEMANN, Bernhard
Guido Castelnuovo
Matematico, nato a Breselenz (Hannover) il 17 settembre 1826. Compiuti gli studi classici, nella primavera del 1846 s'iscrisse, per desiderio del padre, alla facoltà [...] importanza di esso risulta da un'altra memoria classica di R. (1857) sulle funzioni abeliane, dove sono studiate le funzioni algebriche di una variabile e i loro integrali. Invece di seguire la via elementare che conduce a costruire la riemanniana di ...
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algebra
àlgebra s. f. [dal lat. mediev. algebra, e questo dall’arabo al-giabr, propr. «restaurazione», e quindi «riduzione» (dapprima nel sign. medico-chirurgico, e poi in quello matematico), che compare la prima volta in un trattato arabo...
algebraico
algebràico agg. [der. di algebra] (pl. m. -ci), ant. – Algebrico: più quantità complesse a. ammettono un comune divisore (Beccaria); gli uomini del dì d’oggi vogliono dappertutto analisi, dimostrazioni e ciffre a. (A. Verri).