Con l’espressione strutture assolute si indicano sintagmi e costrutti che non hanno rapporti di dipendenza sintattica con altri costituenti della frase e con il resto dell’enunciato in cui compaiono (Simone [...] rispetto al resto della frase ed estranee ad essa.
La definizione di struttura assoluta è legata al concetto di ‘assolutezza’. per mimare l’ablativo assoluto del latino. La più alta frequenza di tali costrutti rispetto alla fase attuale non dipende ...
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Con bilinguismo si intende genericamente la presenza di più di una lingua presso un singolo o una comunità. Il bilinguismo in senso lato costituisce la condizione più diffusa a livello sia individuale [...] disponibili sono in un rapporto gerarchico e complementare.
Le definizioni di bilinguismo che si sono succedute nel tempo tendono molto sensibili alla variazione linguistica, per cui all’alta borghesia torinese de La donna della domenica, italofona ...
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Il discorso diretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre, in forma orale o scritta, enunciati appartenenti a un [...] cornice o introduttore esplicito, tranne gli espedienti grafici nello scritto e l’intonazione più alta nell’orale» (Calaresu 2004: 30). Secondo tale definizione, è dunque un esempio di discorso diretto libero anche la porzione a inizio di capoverso ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] quadro, campo magnetico), nome + preposizione + nome (ferro da stiro, mal di testa, tiro a segno), aggettivo + nome (alta tensione, terza pagina, vecchia gloria), nome + nome (busta paga, effetto serra, porta finestra).
Le locuzioni verbali sono ...
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Nella grammatica tradizionale il termine attributo indica un aggettivo che serve a determinare o caratterizzare un nome da cui dipende (Dardano & Trifone 1997: 127-129). In un’accezione più ampia (che [...] di attributo può essere assunta anche dall’avverbio (vedi il gr. ē ánō pólis, lett. «la città su», cioè «la città alta»; ói tóte ánthrōpoi «gli uomini di allora»). L’uso attributivo dell’avverbio si riscontra più raramente anche in inglese (the now ...
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In linguistica, il termine collocazione indica la combinazione (tecnicamente co-occorrenza) di due o più parole, che tendono a presentarsi insieme (contigue o a distanza) più spesso di quanto si potrebbe [...] di solito intensifica la base nominale o ne specifica una qualità. Viceversa, si ha il tipo:
(14) aggettivo + nome
a. alta opinione
b. vasto orizzonte
In costrutti di questo genere i collocati hanno a volte un’estensione molto limitata e formano ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] il gesto delle virgolette o, scrivendo, si utilizza il maiuscolo (➔ maiuscola) per riprodurre una parola pronunciata a voce più alta.
Sebbene le varietà diamesiche, come tutte le ➔ varietà di una lingua, vadano sempre interpretate come un continuum e ...
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Ogni lingua ha al suo interno differenziazioni collegate con fattori sociali ed extralinguistici ed è articolata in varietà. Le varietà di lingua rappresentano le diverse attualizzazioni, ognuna distinta [...] deve essere caratterizzata sulla base di entrambi. Una definizione più tecnica di varietà di lingua è: un distanza strutturale dei dialetti rispetto all’italiano è in più casi abbastanza alta e riguarda tutti i livelli di analisi. Non solo dunque i ...
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Variazione diastratica è un tecnicismo diffuso da Eugenio Coseriu (1973) per indicare una delle fondamentali dimensioni della ➔ variazione linguistica. Il termine (formato col prefissoide dia- «attraverso» [...] , mentre le varianti più vicine allo standard, e quindi tipiche dei parlanti colti, sono maggiormente usate in situazioni di più alta formalità. In termini generali quindi (vedi, ad es., le indagini in Nuova Zelanda di Bell 1984) si è registrato un ...
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I verbi di movimento (o di moto) esprimono in vari modi il cambiamento di posizione di un’entità da un punto a un altro nello spazio o, figuratamente, nel tempo.
Darne una definizione precisa non è facile, [...] delimitare il campo semantico del movimento. Una possibile definizione si basa sull’intuizione di che cosa esprime un ce ne sono diversi che hanno una frequenza d’uso molto alta. A giudicare dalle liste di frequenza estratte da tre differenti corpora ...
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definizione
definizióne (ant. diffinizióne) s. f. [dal lat. definitio -onis]. – 1. Determinazione, delimitazione esatta: d. di un confine; d. dei limiti di competenza di due organi amministrativi; d. dei termini di una questione. 2. L’atto,...
televisione
televiṡióne s. f. [comp. di tele- e visione, sull’esempio dell’ingl. television]. – 1. Sistema di telecomunicazione destinato alla trasmissione a distanza, per mezzo di un cavo elettrico o di un radiocollegamento, di immagini di...