Architetto (sec. 17º), attivo a Milano. Eseguì l'altaremaggiore di S. Lorenzo e quello di S. Maria Maggiore presso S. Celso; intagliò anche magnifici stalli del coro dell'abbazia di Chiaravalle (1645) [...] e quelli in S. Pietro ad Ospedaletto e in S. Francesco a Villanova presso Lodi (tra il 1634 e 1645) ...
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Pittore e incisore (forse Isola di Carturo, Padova, 1431 - Mantova 1506). Allievo a Padova di F. Squarcione, si formò in un ambiente ricco di stimoli culturali maturando un nuovo linguaggio di ampio respiro [...] -54, Milano, Brera), la S. Eufemia (1454, Napoli, museo di Capodimonte) vicina all'opera scolpita da Donatello per l'altaremaggiore di S. Antonio a Padova, e l'Orazione nell'Orto (1455, Londra, National Gallery), che testimonia, nell'uso di gamme ...
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Pittore (m. forse a Siena nella pestilenza del 1348). Attivo soprattutto a Siena e ad Assisi, risentì dell'arte di Duccio da Boninsegna e assimilò le suggestioni volumetrico-spaziali di Giotto, aggiungendovi [...] del suo stile, evidente in particolar modo nelle sue ultime opere. La sua prima opera certa è il Polittico per l'altaremaggiore della Pieve di Arezzo, commissionato dal vescovo Tarlati nel 1320, dove l'influenza di Giotto è già superata in una ...
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Scultore (Osteno, Como, 1418 - Roma 1503). Amico di umanisti, collezionista di sculture antiche, il B. fu, con Giovanni Dalmata, il maggiore esponente della scultura della seconda metà del 15º sec. a Roma. [...] Albret (S. Maria in Aracoeli); ciborio (S. Gregorio al Celio); rilievo con Madonna (S. Giacomo in Augusta); edicola dell'altaremaggiore in S. Maria della Quercia (Viterbo), ecc. Ancora non del tutto chiarita è la sua attività in campo architettonico ...
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Pittore (Siegen, Vestfalia, 1577 - Anversa 1640). Nato in Germania, dopo la morte del padre (1587), si trasferì con la famiglia ad Anversa (1589), dove frequentò prima la bottega del pittore di paesaggi [...] e l'anno successivo nuovamente a Roma, dove nel settembre del 1606 ricevette l'incarico di dipingere la tela dell'altaremaggiore della Chiesa Nuova. La prima versione con San Gregorio Magno e altri santi venerano l'immagine della Vergine (1606-07 ...
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Architetto (Roma 1611 - ivi 1691). Contribuì con la sua attività a caratterizzare l'aspetto barocco della Roma del 17° sec. con numerose opere, nelle quali sperimentò le più originali e complesse ricerche [...] Girolamo, con il quale lavorò fino al 1655 (anno della morte di Girolamo): altaremaggiore di S. Girolamo della Carità (1645), Palazzo Capitolino (1645), ciborio e altaremaggiore di S. Maria della Scala (1647-50), tutte opere romane. Tra i primi ...
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Pittore (Caravaggio 1500 circa - Messina 1543). Tra i seguaci di Raffaello, associatosi in seguito con Maturino fiorentino suo coetaneo e abile disegnatore, dietro l'esempio di Baldassarre Peruzzi, insieme [...] dalla vibrante resa atmosferica. Allontanatosi da Roma, dopo il sacco del 1527, soggiornò brevemente a Napoli (dipinti per l'altaremaggiore di S. Maria delle Grazie alla Pescheria, distrutta, ora al Museo naz. di Capodimonte) per stabilirsi poi a ...
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Famiglia di scultori e architetti di origine catalana, attivi prevalentemente a Madrid e a Salamanca nei secc. 17º e 18º. Gli esponenti più significativi sono i fratelli José Benito, Joaquín e Alberto, [...] - m. 1750 ?), successore di Joaquín nella cattedrale di Salamanca, portò a termine il coro, il tabernacolo dell'altaremaggiore e la sagrestia, sensibilmente accordata con il carattere gotico isabellino dell'edificio. Nella stessa città realizzò la ...
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Scultore (Esling, Bassa Austria, 1693 - Vienna 1741), allievo di G. Giuliani, fu rappresentante austriaco di quel primo classicismo che sulla fine del sec. 17º si manifestò anche in Francia e in Italia [...] , dove fu architetto e scultore del principe Esterházy, realizzò nella cattedrale la cappella di S. Giovanni l'Elemosiniere e l'altaremaggiore, di cui rimane solo il gruppo di S. Martino e il povero, in piombo. Per Vienna eseguì la celebre fontana ...
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altare
s. m. [lat. volg. e tardo altare (class. altaria -ium), di origine incerta]. – 1. Superficie piana, in genere elevata dal suolo (ma in alcune religioni appoggiata direttamente sul terreno), per lo più di pietra o marmo e di forma rettangolare,...
maggiore
maggióre (ant. maióre) agg. [lat. maior -oris, compar. di magnus «grande»] (al sing. masch. e femm., se premesso al sost., per lo più si tronca, spec. davanti a consonante). – 1. Comparativo di grande, che nell’uso si alterna con...