BECCARIA (de Becariis), Castellino
Nicola Criniti
Di antica ed influente famiglia pavese, primogenito di Musso, il B. nacque a Pavia probabilmente nell'ultimo decennio del sec. XIII.
Il B. apparteneva [...] Matteo Visconti, il quale, proprio grazie al tradimento di quella fazione dei cittadini pavesi favorevole agli esiliati i loro partigiani di parte guelfa, si riserbò l'alto dominio sulla città, che preferì amministrare attraverso Manfredi Beccaria. ...
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PICO
Bruno Andreolli
– I Pico sono un ramo del più vasto consorzio parentale detto dei Figli di Manfredo, dal nome di un vassallo dei Canossa vissuto nella seconda metà dell’XI secolo e probabilmente [...] del castello – a tempo di record – l’imponente torrione alto 48 metri: severo monito ai sudditi e alle pretese dinastiche dei Mirandola da parte delle truppe tedesche, venne accusato di tradimento dall’imperatore Carlo VI d’Asburgo e sospeso per aver ...
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DELLA ROCCA, Sinucello (detto Giudice di Cinarca)
Jean-A. Cancellieri
Nacque, secondo il cronista del sec. XV Giovanni Della Grossa, - la cui opera storica costituisce la fonte locale di gran lunga più [...] nel loro castello di Capula, fra l'alto Rizzanese e l'alto Fiumicicoli. Si impadronì di quel castello e secondo Giovanni Della Grossa - i Genovesi, grazie ad un tradimento, si sarebbero impadroniti del D., nonagenarier, e l'avrebbero rinchiuso ...
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GRILLO, Clelia (del)
Guido G. Fagioli Vercellone
Nacque a Genova nel 1684 (entro il luglio: alla morte, nell'agosto 1777, aveva già compiuto i 93 anni), in una famiglia patrizia illustre e doviziosa, [...] in ritirata. Per tutti fu decretato il sequestro dei beni e l'esilio. Il Biancani pagò il prezzo più alto: catturato a tradimento in territorio veneziano, fu decapitato il 26 nov. 1746: l'esecuzione seminò il terrore fra gli altri fuggiaschi. La ...
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GIANNINI, Guglielmo
Sandro Setta
Nacque a Pozzuoli il 14 ott. 1891 da Federico, giornalista napoletano d'origine pugliese, e dall'inglese Mary Jackson. Fondamentale, nella formazione del G., fu la figura [...] 1932), Mimosa (1934), La casa stregata (1934), Mani in alto (1935), Supergiallo (1936), Maschio e femmina (1937), Eva DC di De Gasperi, accusata, in quanto alleata dei comunisti, di tradimento della religione e di "bolscevismo nero".
"C'è un partito - ...
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CANDIANO, Pietro
Margherita Giuliana Bertolini
Doge di Venezia, secondo di questo nome, figlio di Pietro (I), il doge caduto combattendo contro gli Slavi della Narenta il 18 sett. 887 (tale parentela, [...] mali agatur". Tale clausola che ha fatto parlare di "tradimento" da parte del marchese friulano verso il suo re, 1963, pp. 308-315; G. De Vergottini, Venezia e l'Istria nell'Alto Medio Evo, in Le origini di Venezia, Firenze 1964, pp. 112-15; C ...
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CRESPI, Mario
Roberto Romano
Nato a Nembro (prov. di Bergamo) il 3 sett. 1879 da Benigno e da Giulia Morbio, a diciotto anni iniziò a collaborare col padre nella gestione della azienda di filatura Crespi [...] il 1929 furono costruite cinque grandi dighe di ritenuta sull'alto Goglio, destinate a rifornire in particolare la centrale di risentimento nutrito da questi ambienti per quella sorta di "tradimento" di classe che sarebbe stato consumato da Giulia ...
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GROSOLANO (Grossolano)
Gabriele Archetti
Non si hanno notizie sicure su G. prima della sua nomina a vescovo di Savona nel 1098. La sua conoscenza del greco e il nome "Crisolao", con cui è indicato nell'epitaffio, [...] - J. Leclercq - C.H. Talbot, Roma 1955, pp. 138-144 (trad. ital. in Id., Momenti e figure di storia monastica italiana, a cura di V XII, in Atti dell'XI Congresso internazionale di studi sull'Alto Medioevo, Milano… 1987, II, Spoleto 1989, pp. ...
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BERTOLDO di Hohenburg
Ingeborg Walter
Apparteneva a una nobile famiglia di origine sveva, imparentata con i duchi di Svevia e di Baviera, e dal 1077 infeudata della marca settentrionale (Nordgau) bavarese. [...] dal castello omonimo, feudo della Chiesa di Ratisbona nell'alto Palatinato nei pressi di Amberg, e facente parte dell' Hohenburg, secondo il quale B. stava tramando un nuovo tradimento - per sbarazzarsi definitivamente di un uomo così pericoloso. ...
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DONÀ (Donati, Donato), Giovanni Battista
Giuseppe Gullino
Nacque a Bergamo, dove il padre si trovava come podestà, il 6 marzo 1627, da Nicolò di Francesco e Piuchebella Contarini di Andrea di Battista.
Cospicuo [...] di cui la famiglia usava circondarsi, in sintonia con l'alto concetto ch'essa aveva di sé: il D. ebbe infatti , 230; VI, ibid. 1853, pp. 37, 59, 888; G. Pavanello, Il tradimento nella caduta di Candia, in Ateneo veneto, XXVII (1904), I, pp. 212, 215 ...
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alto1
alto1 agg. [lat. altus, propr. part. pass. passivo di alĕre «nutrire, far crescere»]. – 1. a. Che si eleva dal suolo, o da altro piano, con uno sviluppo verticale notevole in sé o rispetto ad altri termini di confronto: un a. monte,...
tradimento
tradiménto s. m. [der. di tradire; tradimentum è già presente nel lat. mediev. della fine del sec. 12°]. – 1. L’atto e il fatto di venire meno a un dovere o a un impegno morale o giuridico di fedeltà e di lealtà: commettere un t.,...