L’espressione articolazioni nasali si riferisce a un modo di articolazione (di ➔ vocali così come di ➔ consonanti) in cui, essendo il velo palatino (o palato molle) abbassato, il passaggio rinofaringale [...] & Ricci 2010). De Mauro (19702: 405) segnala una resistenza a simili fenomeni assimilativi nell’italiano postunitario, con pronunce alveolari di [n] davanti a [v] o [k] (convegno, concorso), forse da mettere in relazione con la diffusione di voci ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] intervocaliche si raccomanda l’uso della variante sonora, più diffusa e «tendenzialmente più nazionale»; per le affricate alveolari in posizione iniziale si propone una pronuncia sonora; per il raddoppiamento sintattico la soluzione più semplice è ...
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Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso ( c. occlusive o momentanee o esplosive) o semichiuso ( c. semiocclusive o affricate e costrittive o fricative o continue) [...] forti, medie e deboli (o anche tenui o leni); c) secondo il luogo dell’articolazione, in labiali, dentali, alveolari, cacuminali, palatali, velari, uvulari, faringali e laringali; d) secondo il modo dell’articolazione, in occlusive, semiocclusive e ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] ) e /dːz/ (azzannare). Tuttavia, l’intensità è segnalata nella grafia attraverso lettere doppie solo per le affricate alveolari e neppure in tutti i casi: infatti, all’affricata alveolare sorda /ʦ/ non corrisponde una doppia lettera quando precede i ...
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I suoni fricativi, detti anche spiranti o costrittivi, sono prodotti mediante un rilevante restringimento del canale orale: gli organi articolatori si avvicinano senza pervenire ad una chiusura totale. [...] labiodentali, entrambe connotate da una frizione diffusa con picchi di bassa intensità. Al gruppo mediano appartengono fricative alveolari e palatali, caratterizzate da uno spettro breve con un’area centrale molto prominente, mentre nel gruppo delle ...
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Tredicesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La forma maiuscola (N) è simile a quella già posseduta dall’alfabeto fenicio. La forma minuscola deriva da quella della minuscola antica romana e [...] altre nasali ‹m, n’› per essere pronunciata con la punta della lingua appoggiata agli alveoli degli incisivi superiori, e dalle altre alveolari ‹l, r, s, ʃ, z, ʒ› e dentali ‹t, d› per essere pronunciata con il velo palatino abbassato e quindi con il ...
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Le vibranti sono ➔ consonanti che si realizzano mediante una rapida alternanza di chiusure e aperture diaframmatiche in un punto del canale fonatorio (➔ fonetica e ➔ nozioni e termini di fonetica articolatoria). [...] sole 159 lingue delle 451 analizzate dall’UPSID (UCLA Phonological Segment Inventory Database), pari al 35% del totale. Le vibranti alveolari [r] sono la quasi totalità (32%) e le uvulari [ʀ] ne rappresentano circa il 2%. In fig. 1 sono rappresentati ...
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Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto greco primitivo la z aveva una forma simile a un I con i due tratti orizzontali piuttosto lunghi, ma prese per tempo la [...] pure lene, essendo emessa con energia minore). Consistono tutt’e due di un suono occlusivo (rispettivamente una t e una d alveolari) e di un suono spirante (rispettivamente una s sorda e una s sonora), che hanno lo stesso punto d’articolazione e ...
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I suoni sibilanti sono una sottoclasse di ➔ consonanti (➔ fricative), suoni rumorosi e intensi, articolati mediante un forte restringimento del condotto orale.
La differenza tra fricative sibilanti (ingl. [...] /s/ e /ʃ/, i cui valori di intensità sono elevati (cfr. Sorianello 2003).
Le fricative sibilanti della lingua italiana sono le alveolari /s z/ e la postalveolare /ʃ/; il fonema /ʒ/ è assente, dato che si rileva solo in alcuni ➔ prestiti: abat-jour ...
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Per la particolare situazione linguistica della Sicilia, in cui i dialetti sono vivi e numerosi, è importante distinguere l’italiano regionale parlato da chi ha per madrelingua il dialetto da quello di [...] Analogamente si possono considerare pan-regionali e indipendenti dal livello di istruzione dei parlanti la pronuncia sonora delle affricate alveolari a inizio di parola ([dːz]ucchero) e il rafforzamento delle consonanti /b/ e /ʤ/ sia a inizio che all ...
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respirazione
respirazióne s. f. [dal lat. respiratio -onis]. – In biologia e medicina, il processo fisiologico, essenziale per gli esseri viventi aerobici (uomo, animali e vegetali), che consiste nell’assunzione dell’ossigeno atmosferico e...
crepitazione
crepitazióne s. f. [dal lat. tardo crepitatio -onis, der. di crepitare «crepitare»]. – Rumore simile a uno scoppiettio ripetuto. In medicina, crepitìo respiratorio che si avverte all’ascoltazione, sintomo dell’infiammazione polmonare...