RACINE, Jean
Ferdinando Neri
Nato a La Ferté-Milon nel 1639 (l'atto di battesimo porta la data del 22 dicembre), morì a Parigi il 21 aprile 1699. Orfano di madre nel 1641, del padre nel 1643, fu allevato [...] all'Arnauld, che la sua tragedia s'ispirava a una visione pietosa degli umani destini e ad una severa lezione di o la morte; Mitridate, nella tragedia omonima, ch'è rivale in amore di suo figlio e impiega tutta la sua perversità e la sua doppiezza ...
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HERDER, Johann Gottfried
Vittorio Santoli
Estetico, letterato, storico e teologo tedesco, nato il 25 agosto 1744 a Mohrungen nella Prussia orientale, morto a Weimar il 18 dicembre 1803. Un bizzarro [...] Parallelo a questo atteggiamento, c'era in H. un grande amore per l'umanità, un amore che spiega il suo successo di uomo di scuola e di aurorali e barbariche. Sorgeva, anche, insieme, la visione augusta che "la poesia appartenesse al mondo e ai ...
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FRAMMENTISMO
Arnaldo Bocelli
Col termine "frammentismo" si suole designare quella teoria dell'arte, quella poetica, quel gusto che furono proprî, in Italia, della generazione di scrittori posteriore [...] di superare il proprio atomismo spirituale in una ordinata visione morale.
Nasce pertanto una scrittura nervosa e aggiuntiva della poesia, una sorta di filologia estetica, una attenta, amorosa comprensione del bello. Quel "commento continuo a piè di ...
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LONGFELLOW, Henry Wadsworth
Gian Napoleone Giordano Orsini
Poeta americano, nato a Portland nel Maine il 27 febbraio 1807, morto a Cambridge nel Massachusetts il 14 marzo 1882. La sua fu una vita tranquilla [...] all'Italia. La sua Divina Commedia è una diligente e amorosa versione, ma inevitabilmente priva di quell'energia e concisione che di Spagna". La riviera di Amalfi gli ritorna come la visione di un paradiso perduto, e il mare infinito diventa segreto ...
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MELI, Giovanni
Luigi Sorrento
Poeta, nato a Palermo il 6 marzo 1740, ivi morto il 20 dicembre 1815. Alternò fin dalla gioventù, secondo la tradizione siciliana e l'indirizzo dominante dei tempi, lo [...] del poeta che, nell'esprimere i subitanei moti della passione amorosa, crea una realtà fresca, schietta e smagliante nel regno della alla Rousseau vi circolano dentro, ma vi difettano la visione d'insieme e l'unità artistica; Sancio vi appare ...
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GONCOURT, Edmond e Jules Huot de
Arrigo Cajumi
Da un ex-ufficiale di Napoleone e da Annette-Cécile Guérin, Edmond nacque a Nancy il 26 maggio 1822, e morì a Champrosay nella notte dal 15 al 16 luglio [...] giugno 1870. Perduto il padre nel 1843, furono allevati con cura amorosa dalla madre, e quando anch'essa si spense, nel 1848, episodî, di figure, di seene, non una visione complessiva, un protagonista indimenticabile. Neppure Germinie Lacerteux ...
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MARCH, Auzias
Mario Casella
Poeta catalano, nato a Gandia verso il 1397 e morto a Valenza nel 1459. Nipote di Jacme, facile verseggiatore di "noves rimades" e promotore insieme con Lluis d'Aversò dei [...] intellettualismo e la passione accorata, i cui accenti di sofferenza raramente si risolvono nella purezza della visione e del canto. Mistico dell'amore profano, il M. rivive attraverso un'esperienza personale, con note di sincerità e di originalità ...
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MANRIQUE, Gómez
Poeta e cavaliere spagnolo, nato ad Amusco (Valencia) forse nel 1412, morto a Toledo probabilmente nel 1490. Nipote del marchese di Santillana e zio di Jorge Manrique, il M. appartenne [...] , tra oziosa e intellettualistica. Ma meglio della casistica amorosa, il M. ha piegato la sua ispirazione a in lui assumono aspetti moralistici e allegorici: sotto forma di visione è il Planto de las virtudes dettatogli dalla morte del marchese ...
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Venezia dal Rinascimento all'Età barocca
Gaetano Cozzi
La pace d'Italia (1530)
La bella commissione in pergamena che la Serenissima Signoria di Venezia consegnava a Gasparo Contarini quando, verso [...] ad argomenti miranti a richiamare il papa a una più alta visione del bene della Chiesa: non doveva farsi fuorviare dallo "stado .*
Ringrazio di vivo cuore Luisa per la cura generosa e amorosa con cui ha rivisto il mio testo, e ringrazio l ...
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Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] piena di gracia / Madre de Christo nostro salvadore / Ti priego per mio amore / Che tu me exaudi o dolze madre pia / [...> / Che e donata a San Marco nel 1234: cf. R. Goffen, Icon and Vision, pp. 508-509, e G. Musolino, Culto mariano, pp. 245- ...
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visione
viṡióne s. f. [dal lat. visio -onis, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – 1. a. Il processo di percezione degli stimoli luminosi, la funzione e la capacità di vedere: v. vicina, lontana, chiara, distinta; v. diretta, indiretta;...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...