La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] Fiume (da un manuale scolastico; Sbisà 2007: 60)
presuppone che (a) c’è stata la seconda guerra mondiale: se non ci fosse stata Laterza.
Searle, John R. (1969), Speech acts. An essay in the philosophy of language, Cambridge, Cambridge University ...
Leggi Tutto
Per focalizzazione si intende l’insieme di fenomeni che consentono di mettere una porzione di enunciato in maggiore evidenza di altre. Gli enunciati infatti non solo trasmettono informazioni, ma spesso [...] o soverchianza d’arti,
che per la donna mia il luni e ’l marti
a ciascun dì ch’om ragiona apieno,
più d’om vivente crudel vita meno
(da 19-39.
D’Imperio, Maria Paola (2002), Italian intonation. An overview and some questions, «Probus» 14, 1, pp. 37 ...
Leggi Tutto
Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] . 2º, pp. 13-161.
Bertinetto, Pier Marco & Squartini, Mario (1995), An attempt at defining the class of gradual completion verbs, in Temporal reference, Aspect and actionality, a cura di P.M. Bertinetto et al., Torino, Rosenberg & Sellier, 2 ...
Leggi Tutto
Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] h ḫ s z m n l r y w più la laringale alef con le vocali a i u. Le consonanti tipicamente semitiche (faringali ḥ e ῾ayn, enfatiche ṭ e q) sono , 1933.
Lambert 1934-36: Lambert, Wilfred G., An address of Marduk to the demons, "Archiv für Orientforschung ...
Leggi Tutto
Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] ːɛdja] «sedia»;
(e) la frequenza di ci con avere non ausiliare: [ˈkwanti ˈanːi ˈʧaj]?;
(f) il troncamento (apocope) degli allocutivi e degli infiniti (a Francé, vattene a ddormì);
(g) te usato come pronome soggetto (vacci anche te);
(h) il possessivo ...
Leggi Tutto
Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] le lingue (tra cui l’italiano), o di affidarli a casa a precettori, maestri o compagni coetanei che conoscano la lingua e della Crusca.
Milton, John (2003), The Major Works, edited with an introduction and notes by St. Orgel & J. Goldberg, Oxford, ...
Leggi Tutto
L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] ancora sconosciuta in Abruzzo e nel basso Lazio interno, diviene normale più a sud: a Monte San Biagio (Lt) [sə ˈmesːə anˈkapə də sə l akːaˈtːa] «si mise in testa di comprarsela», a Napoli [vəˈrimːə e ʧə ˈmɔvərə] «cerchiamo di muoverci», [nun mə ˈfir ...
Leggi Tutto
Il linguaggio dei segni
William C. Stokoe
Gli animali comunicano in molti modi assai complessi. Per esempio, i nostri parenti più vicini nel regno animale, gli scimpanzé, in alcuni momenti gesticolano [...] Schultz, Adolf H., The life of primates, London, Weidenfeld and Nicolson, 1969.
Sebeok 1994: Sebeok, Thomas A., Signs, an introduction to semiotics, Toronto-Buffalo, University of Toronto Press, 1994.
Söderfeldt 1994: Söderfeldt, Brigitta - Rönnberg ...
Leggi Tutto
Un enunciato contiene tipicamente (ma non necessariamente) informazioni di due tipi; una parte indica qualcosa che parlante e ascoltatore sapevano già: dà cioè un’informazione data; un’altra indica qualcosa [...] on transitivity and theme in English. Part 2, «Journal of linguistics» 3, pp. 199-244.
Halliday, Michael A.K. (1985), An introduction to functional grammar, London, Arnold.
Lambrecht, Knud (1994), Information structure and sentence form. Topic, focus ...
Leggi Tutto
Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] (fig. 7; per es., [ʦ] e [ʣ] in an[ʦ]i e [ʣ]ona). Affricate, occlusive e fricative sono o), o da occlusiva bilabiale o velare e consonante alveolare (capsam > ca[sːs]a, noctem > no[tːt]e). In altri casi, le geminate derivano dall’allungamento ...
Leggi Tutto
a-2
a-2 (davanti a vocale an-) [dal gr. ἀ-, ἀν-, con lo stesso etimo e valore del lat. in-; cfr. gr. ἄ-σοϕος, lat. in-doctus]. – Primo elemento (detto alfa privativo, o anche, meno spesso, a- privativo, a- negativo) di composti greci o formati...