Poeta, novelliere, critico ebreo vivente, nato a Michajlovsk (Russia) nel 1875. Ha tradotto in versi ebraici l'lliade d'Omero, le Odi di Anacreonte, il Convito di Platone. Il suo primo volume di liriche [...] è Hezionot umanganot (Visioni e canti, 1899); scrisse inoltre il poemetto Baruch di Magonza (1902); Sippurim (Novelle, 1922) Idilliot (Idillî, 1922); Scirim Chadascim (Nuovi canti, 1924); e un saggio critico ...
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Poeta francese (Nogentle-Rotrou 1528 - Parigi 1577), appartenne al gruppo della "Pléiade" e cantò soprattutto la natura nei suoi aspetti più reconditi e graziosi. Tradusse in versi lo pseudo-Anacreonte [...] (Les Odes d'Anacréon Téien, 1556); scrisse piccole odi (la più nota Avril); La bergerie, mista di versi e prosa (1565; 2a ed., 1572); Les amours et nouveaux exchanges des pierres précieuses, vertus et ...
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Poligrafo (Beja 1761 - Pedrouços, Lisbona, 1831). Agostiniano (1778), nel 1792 uscì dall'ordine rimanendo prete secolare. Satirico e polemista (contro i poeti contemporanei scrisse il poema Os burros, [...] 1814), traduttore di Anacreonte e di Orazio, tentò di contrapporre al poema di Camões, largamente attaccato nella Censura dos Lusíadas (1812), il gelido e classico poema O Oriente (1814) a cui si accompagnano poemetti didattici quali Contemplação da ...
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Principe di Tartesso, antica città dell'Iberia, rinomato per la sua longevità (120 anni, secondo Erodoto, I, 163), identificato da Strabone e da Plinio con un sovrano di Tartesso cui, in Anacreonte (fr. [...] 8) sono attribuiti 150 anni. Comunque il detto proverbiale μακροβιώτερος 'Αργανϑωνίου (più longevo di A.) attesta abbastanza la diffusa fama di questo re, del quale Erodoto narra come sostenesse i Focesi ...
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LONGEPIERRE, Hilaire-Bernard de Requeleyne, barone di
Seymour de Ricci
Bibliofilo francese, nato a Digione il 18 ottobre 1659, morto a Parigi il 31 marzo 1721. In età giovanile tradusse dal greco i [...] carmi di Anacreonte e di Saffo (1684), di Bione e di Mosco (1686). Il secondo di questi volumi era completato da dieci Idylles da lui composti. Scrisse anche alcune tragedie (tra cui Médée, 1694) e fu precettore del conte di Tolosa, segretario poi ...
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Grecista e letterato inglese, nato il 10 gennaio 1654, morto il 3 agosto 1712. Umanista più che filologo, di larghissime letture ma di non troppo acuta e precisa dottrina, pubblicò edizioni di Euripide [...] (1694), di Anacreonte (1705), di Omero (1710). Da ricordarsi inoltre, della sua molteplice e disordinata attività, una parafrasi poetica della storia biblica di Ester in greco, lingua che affermava per lui più facile del latino e dell'inglese stesso, ...
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Verso endecasillabo che prese il nome dal poeta alessandrino Faleco che sembra essere stato il primo ad usarlo stichicamente. Ma insieme con altri versi ricorre assai prima; ad es., in Saffo, in Anacreonte [...] e poi nei tragici e nei comici.
Considerato secondo la teoria che ammette il dattilo ciclico, è una pentapodia logaedica col primo piede (base) di forma abitualmente spondaica (raramente giambica, più ...
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DE ROGATI (De Rogatis), Francesco Saverio
Maria Teresa Biagetti
Nacque il 9 genn. 1745, da Tommaso e Giovanna Bonelli, a Bagnoli (Bagnoli Irpino in prov. di Avellino), dove compì i primi studi di grammatica [...] . M. I. l'Imperatore d'Austria che si portò a vedere l'antro della Sibilla in Cuma (aveva invece pubblicato a parte l'anacreontica In occasione della festa di ballo data da S. E. il Signor Principe di Campofiorito nella sua villa di Resina la sera de ...
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Nato a Palermo il 17 gennaio 1824, morto ivi il 30 maggio 1893, tradusse in italiano e in siciliano, ponendo a fronte le due versioni, alcuni frammenti di Saffo e le odicine attribuite ad Anacreonte; ciò [...] fece insieme con Vincenzo Di Fede, senza distinguere la parte propria da quella dell'altro (Palermo 1839). Cantò, secondo le forme comuni dei nostri romanticheggianti, L'arpa dell'esule, Il trovatore, ...
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Poeta tedesco (Mariensee, Hannover, 1748 - Hannover 1776), figlio di un predicatore evangelico. Fu tra i fondatori del circolo poetico detto Göttingen Hain, in seno al quale si distinse per il suo autentico [...] talento lirico. Dotato di vasta e squisita cultura, H. è debitore dei classici: riprendendo da Anacreonte e da Orazio, segue altresì moduli petrarcheschi e barocchi, il tutto però quasi sempre ben rifuso in un'espressione nuova priva di residui ...
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anacreontica
anacreòntica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. anacreontico]. – Odicina o canzonetta d’ispirazione leggera, amorosa, bacchica, in metri brevi e di stile vezzoso, coltivata in Italia nella seconda metà del Cinquecento e poi nel...
anacreontico
anacreòntico agg. e s. m. [dal lat. tardo Anacreontĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Conforme allo stile, alla maniera di Anacreonte, poeta greco (c. 57o - 485 a. C.), autore, oltreché di giambi vigorosi e crudi nell’invettiva, di liriche...