I pronomi personali, come tutti i ➔ pronomi, sono una sottoclasse della categoria più generale delle cosiddette pro-forme, parole semanticamente vuote (o quasi) che servono a sostituire altre unità linguistiche [...] pronomi di prima e seconda persona ammettono solo un uso deittico, quelli di terza possono avere uso sia deittico sia anaforico.
I pronomi personali italiani si flettono in base alle categorie di ➔ genere e ➔ numero, anche se in modo non simmetrico ...
Leggi Tutto
La paraipotassi è un fenomeno sintattico tipico dell’italiano delle origini (➔ sintassi; ➔ origini, lingua delle), che consiste in una combinazione tra il meccanismo sintattico della coordinazione (➔ paratassi) [...] , svolgendo il ruolo di anticipatore cataforico (➔ catafora), mentre il secondo connettore lo ribadisce, assumendo la funzione di ripresa anaforica (➔ anafora). Ecco un es.:
(1) S’ê·lla [= se nella] sua cucina (ch’e’ vende dando l’utile propietade ...
Leggi Tutto
I pronomi sono un insieme di forme o classi di parole (➔ parti del discorso) accomunate sul piano funzionale dal fatto che, pur avendo valore referenziale, sono prive di capacità di referenza (➔ definizione [...] ci sono delle forbici: me le prendi per favore? [le = le forbici di cui ho appena parlato, evocate nel contesto discorsivo: rinvio anaforico]
(3) [l’ascoltatore ha in mano un paio di forbici] me le passi per favore? [le = le forbici che hai in mano ...
Leggi Tutto
I possessivi (aggettivi e pronomi) indicano una relazione tra un’entità e un possessore (reale o figurato). In particolare, essi rinviano a colui che instaura una relazione (per lo più di possesso, ma [...] 63) Matteo crede che Carlo abbia visto il proprio vicino
(64) Matteo crede che Carlo abbia visto il suo vicino
Mentre l’anafora proprio in (63) può riferirsi solo al soggetto della frase in cui occorre (per es., al soggetto di abbia visto, cioè Carlo ...
Leggi Tutto
Tradizionalmente l’articolo è considerato una parte del discorso (➔ parti del discorso). In termini moderni, fa parte di quella classe di parole che operano come modificatori del nome (o del sintagma nominale; [...] Ferraù fu lungamente invano (Ariosto, Orl. Fur. I, 26, 2-4)
Renzi (1988: 398) segnala anche il caso della referenza anaforica implicita, che prevede, cioè, un «aggancio più vago al contesto precedente»:
(12) a. È stata premiata una scultura. L’autore ...
Leggi Tutto
In linguistica il termine correlativo può indicare una coppia di parole messe in relazione attraverso sintagmi o intere proposizioni, l’unione di una proposizione e di un pronome a essa collegato o, in [...] (Choi-Jonin 2009).
Tra gli elementi correlati si determina un rinvio ana-cataforico (cioè al tempo stesso anaforico e cataforico; ➔ anafora; ➔ catafora). Data una coppia di termini correlati (x, y), sono definite correlate le strutture sintattiche in ...
Leggi Tutto
I pronomi di ripresa sono ➔ pronomi che, segnalando la rete di relazioni tra elementi nominali e pronominali, provvedono alla coesione di un testo (➔ coesione, procedure di), ossia alla sua organizzazione [...] dal punto di attacco. Se la pro-forma si trova dopo il suo punto di attacco si parla di relazioni anaforiche (2) (➔ anafora); se si trova prima si parla di relazioni cataforiche (3) (➔ catafora):
(2) [Mario] lo conosco troppo bene per non chiedergli ...
Leggi Tutto
Classificate tra le subordinate argomentali (➔ sintassi), e apparentate in particolare alle completive (➔ completive, frasi), le frasi dichiarative (dette anche semplicemente dichiarative o esplicative) [...] non si trova più in posizione prolettica (non ha più dunque una funzione cataforica), ma si comporta come un anaforico (➔ anafora).
Come le completive, le dichiarative possono essere distinte in soggettive, oggettive e oblique, secondo la funzione ...
Leggi Tutto
L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato [...] ), la congiunzione perché è compatibile anche con i motivi, e la causa è inferita. Lo stesso si può dire della locuzione anaforica per questo presente in (29). In (26) è codificata una relazione di successione temporale, e la causa è inferita. In (27 ...
Leggi Tutto
di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] direttamente utilizzati al livello della frase, del testo e della situazione. Questi tratti richiedono un accordo anaforico (➔ accordo; ➔ anafora), mediante il quale si individua il referente.
Sotto questo aspetto, i clitici sono simili ai pronomi ...
Leggi Tutto
anafora
anàfora s. f. [dal lat. tardo anaphŏra, gr. ἀναϕορά «offerta» e «ripetizione»]. – 1. In origine, il pane offerto per la celebrazione eucaristica; quindi, nelle liturgie orientali, la parte principale della celebrazione stessa, cui...
anaforico
anafòrico agg. [dal lat. tardo anaphorĭcus, gr. ἀναϕορικός, der. di ἀναϕορά «anafora»] (pl. m. -ci). – 1. Di anafora, come termine della retorica: costrutto a., quello in cui le proposizioni o i versi incominciano con una o più parole...