Le formule dubitative sono elementi eterogenei (parole, sintagmi, frasi) accomunati dalla funzione di esprimere un atteggiamento di dubbio o di incertezza del parlante rispetto al contenuto dell’enunciato.
Nel [...] ) chissà se verrà
(18) chissà che non riesca a venire
Al posto di chissà possiamo trovare l’espressione analitica con anaforico integrato chi lo sa; entrambe possono essere usate anche come formule di risposta:
(19) «Verrai?» «Chissà / Chi lo sa?»
In ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] / esse ~ lui / lei / loro non veicola solo un’opposizione di caso (soggetto ~ non soggetto), ma anche di referenza (anaforico ~ deittico) e informativa (elemento dato ~ elemento nuovo).
Il sistema dei pronomi personali italiani marca la persona e il ...
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Il sintagma nominale è un tipo di sintagma (➔ sintagma, tipi di) il cui elemento principale – quello che determina l’➔accordo e la funzione sintattica dell’intera combinazione – è un nome. In termini tecnici, [...] , che può essere colmata con l’aiuto del primo sintagma nominale (la gonna rossa) grazie a un meccanismo anaforico (➔ anafora). L’italiano ammette l’uso dell’articolo determinativo in funzione pronominale solo davanti a un aggettivo. Negli altri casi ...
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Come concetto naturale, la causa è una relazione tra due eventi del mondo fenomenico, e in ciò si differenzia dal motivo, che interessa invece l’ambito delle azioni umane (➔ finalità, espressione della). [...] . Sono ammesse sia la giustapposizione sia la coordinazione con e. Entrambe le forme possono essere rafforzate da un avverbio anaforico come per questo, perciò o quindi. Non frequentissimo, ma ammesso, l’uso di un incapsulatore (➔ incapsulatori) come ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] caso la ripresa (o tramite clitico o tramite un pronome libero, un dimostrativo, un sintagma nominale di tipo anaforico) è perciò obbligatoria, nel secondo caso è facoltativa, poiché la relazione sintattica del sintagma anteposto – «unitamente alle ...
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Si chiamano dimostrativi tutti quegli elementi ➔ deittici la cui interpretazione presuppone necessariamente il riferimento a componenti della situazione comunicativa (➔ contesto). Della categoria dei dimostrativi [...] introdotto nel testo, ma al testo stesso, nel suo svolgimento.
Come nel caso della deissi, anche per l’anafora si può parlare di anafora empatica (vedi sopra):
(5) Alcide si scontrò con Mussolini quando quello era ancora socialista (da un’intervista ...
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Le frasi scisse (o semplicemente scisse; ingl. cleft sentence: Jespersen 1937; fr. phrase cliveé) sono costrutti sintattici composti da due unità frasali, una principale e una subordinata, aventi la funzione [...] tipici della lingua scritta, come cronache e narrazioni, in cui l’elemento focalizzato della scissa è un costituente anaforico (perciò necessariamente non ‘nuovo’) che riprende un riferimento già individuato nel testo precedente:
(22) La vita è anche ...
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L’espressione complemento oggetto (o semplicemente oggetto) indica un costituente di frase (di varia natura) che dipende da un verbo transitivo e che, secondo la definizione tradizionale, si riferisce [...] irritati (con qualcuno)», prendersela «offendersi».
Il clitico che ricorre in tali verbi non ha funzione di rinvio anaforico (➔ anafora) rispetto a un sintagma nominale già menzionato (Russi 2008). Tuttavia, in alcune espressioni come farsela addosso ...
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Le frasi concessive esprimono una premessa cui non fa seguito la conseguenza che sarebbe lecito attendersi, bensì una conclusione imprevista (➔ concessione, espressione della):
(1) nonostante si sia mosso [...] specializzati» (Mazzoleni 1996: 55): ciò nonostante, (ciò) nondimeno, (pur) tuttavia, comunque, però, ecc. Il valore anaforico di questi connettivi rende impossibile invertire l’ordine delle proposizioni, che devono rispettare quello logico degli ...
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Nelle frasi consecutive si esprime l’effetto dell’evento o dello stato di cose espresso nella principale o in una frase precedente:
(1) ha piovuto talmente tanto che il fiume è straripato
In quest’esempio [...] in avanti (➔ catafora) verso la consecutiva; il connettivo che introduce la subordinata attua invece un rinvio all’indietro (➔ anafora). Tra le due proposizioni si crea infatti un senso d’attesa «che esige una risoluzione nella subordinata» (Agostini ...
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anaforico
anafòrico agg. [dal lat. tardo anaphorĭcus, gr. ἀναϕορικός, der. di ἀναϕορά «anafora»] (pl. m. -ci). – 1. Di anafora, come termine della retorica: costrutto a., quello in cui le proposizioni o i versi incominciano con una o più parole...
anafora
anàfora s. f. [dal lat. tardo anaphŏra, gr. ἀναϕορά «offerta» e «ripetizione»]. – 1. In origine, il pane offerto per la celebrazione eucaristica; quindi, nelle liturgie orientali, la parte principale della celebrazione stessa, cui...