Linguistica
Figura retorica che consiste nel ripetere, in principio di verso o di proposizione, una o più parole con cui ha inizio il verso o la proposizione precedente: «Per me si va nella città dolente, /Per me si va nell’eterno dolore, /Per me si va tra la perduta gente» (Dante).
Religione
In origine il pane offerto per la celebrazione eucaristica; poi, nelle liturgie orientali, la parte principale ...
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Espressioni anaforiche sono quelle forme linguistiche con cui «il parlante fa riferimento ad un referente al quale egli, nel suo discorso, ha già fatto riferimento con un’espressione antecedente» (Conte [...] una bambina (Carlo Levi, Cristo si è fermato a Eboli, Milano, Mondadori, 1945, p. 19)
Si tratta di un tipo di anafora molto diffuso in italiano, che – a differenza per esempio del francese o del tedesco – accetta il cosiddetto soggetto zero, vale a ...
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Nella retorica classica e nella linguistica testuale moderna il termine anadiplosi (lat. conduplicatio, adiectio, reduplicatio, e in greco anche epanidiplōsis «reduplicazione», epanastrophē «ritorno», [...] con varianti formali e grammaticali) (Simone 1990: 72; Mortara Garavelli 1993: 387-389) in quanto forma elementare di incatenamento anaforico o ripresa delle informazioni in un testo. Ma indica anche, dal punto di vista semantico, un espediente di ...
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I segnali discorsivi (detti anche marcatori di discorso) sono elementi linguistici (parole, espressioni, frasi), di natura tipicamente pragmatica, diffusi in specie nella ➔ lingua parlata, che, a partire [...] per indicare transizione o per esplicitare un cambio di frame (es. 22, tratto dal corpus LIP 1993: FD14), come rinvio anaforico temporale (es. 23, tratto da una trasmissione radiofonica; Bazzanella 1994: 161) e come conclusione (es. 24, ultimo di uno ...
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Il termine anafora ha più significati, di cui i più rilevanti sono quello testuale e quello retorico. In campo testuale, l’anafora è il fenomeno per cui per interpretare alcuni sintagmi del testo occorre [...] ] detto di nuovo «Buon anno nuovo a tutti!» (Andrea De Carlo, Uto, Bompiani, 2007, p. 41)
Abbiamo anzitutto una brevissima catena anaforica [2] costituita da il pane tagliato a fette e lo, che si esaurisce nella prima frase. Accanto a questa vi è una ...
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Gli incapsulatori sono un insieme di nomi che svolgono la funzione testuale di rinviare ai contenuti di una porzione del cotesto (➔ contesto). Tale porzione può stare prima dell’incapsulatore (nel qual [...] la Juve (da Michele Prandi, Le regole e le scelte, Torino, UTET, 2006, p. 200)
Come per gli incapsulatori anaforici, anche quelli cataforici possono essere semanticamente neutri, come in (12), o invece esplicitare una valutazione, come in (13).
In ...
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I pronomi allocutivi sono forme di pronomi personali, atoni e tonici (➔ clitici; ➔ personali, pronomi), usate per rivolgersi a un destinatario, per interloquire con lui e per richiamare la sua attenzione [...] cancelleria aragonese di Napoli). In questi primi esempi, quindi, lei è ancora in bilico tra la funzione di pronome anaforico rispetto alla formula di cortesia antecedente e la funzione di nuova forma allocutiva autonoma di cortesia. Alla sua origine ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] quali inflessioni dubitative o esortative.
Gli indici non manuali sembrano svolgere un ruolo cruciale nel riferimento deittico-anaforico, specialmente nel contesto di narrazioni e/o di discorso riportato: alterazioni della direzione dello sguardo e/o ...
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Sono espressioni cataforiche in senso stretto quelle espressioni che possono essere interpretate solo attraverso il rinvio a uno specifico elemento presente nel co-testo successivo (➔ contesto), detto [...] generico. Se catafora e sorgente non sono a contatto, si forma una catena cataforica, simile a quella creata dalle anafore (➔ anafora), entro la quale i diversi tipi di espressione cataforica possono alternarsi. Nel caso dell’incipit riprodotto in (4 ...
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L’acquisizione dell’italiano come lingua seconda (L2) è un processo graduale che si innesta sul processo di acquisizione, avviato in tenera età, di un’altra lingua (detta lingua prima o L1). L’italiano [...] quali non si ha isomorfia di forma e significato.
Nei testi narrativi si riducono via via i casi di riferimento anaforico tramite semplici nomi o omissioni di referenti inferibili dal contesto (e poi tanti tanti persone che [∅] plesto «… che me le ...
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anaforico
anafòrico agg. [dal lat. tardo anaphorĭcus, gr. ἀναϕορικός, der. di ἀναϕορά «anafora»] (pl. m. -ci). – 1. Di anafora, come termine della retorica: costrutto a., quello in cui le proposizioni o i versi incominciano con una o più parole...
anafora
anàfora s. f. [dal lat. tardo anaphŏra, gr. ἀναϕορά «offerta» e «ripetizione»]. – 1. In origine, il pane offerto per la celebrazione eucaristica; quindi, nelle liturgie orientali, la parte principale della celebrazione stessa, cui...