internazionalismo
Bruno Bongiovanni
L'ideale della solidarietà sociale al di là delle barriere nazionali
Il termine internazionalismo indica la tendenza a favorire la formazione di organismi internazionali [...] fu creata a Londra l'Associazione internazionale dei lavoratori, nota poi come Prima Internazionale. Marx e l'anarchico russo Michail Bakunin si contesero il controllo dell'organizzazione (prevalsero le posizioni marxiane). L'emergere dei sentimenti ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] e da molti viaggiatori italiani e stranieri, fino al secolo XVIII – nonché della sua frammentazione e del suo particolarismo anarchico, feroce e litigioso, così che il Regno di Napoli appariva «un paradiso abitato da diavoli» e un popolano napoletano ...
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CAPORUSSO, Stefano
Giorgio Boccolari
Nacque a Modugno (Bari), in data ignota. Probabilmente prese parte, prima del '60, a cospirazioni antiborboniche. Troviamo le prime testimonianze della attività [...] i quali il Manifesto dell'associazione esprimerebbe, in sostanza, anche se in forma moderata, i programmi di Bakunin. L'anarchico russo si sarebbe riproposto, in questo modo, di creare nell'opinione pubblica un ambiente favorevole alle sue tesi e di ...
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BIGNAMI, Enrico
Luigi Cortesi
Nato a Lodi il 3 dic. 1844, ancora adolescente rimase l'unico sostegno della famiglia, e non poté perciò frequentare le scuole se non come auditore. Da questa diretta esperienza [...] , che polemizzava dalle colonne del Martello di Iesi.
Nell'aspra discussione il B. rigettò energicamente i metodi di lotta degli anarchici e affermò la necessità di una tattica più elastica, che non escludesse i mezzi legali di propaganda e di lotta ...
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MANNA, Gennaro
Fulvio Conti
Nacque all'Aquila il 26 apr. 1861 da Cesare, professore di medicina, e dalla baronessa Amalia Antonelli. Compì gli studi liceali nella città natale e, dopo essersi laureato [...] 30 novembre seguente, quando spese la sua competenza giuridica per sostenere l'eleggibilità di A. Cipriani, il rivoluzionario anarchico la cui elezione a deputato era stata in passato sempre respinta dalla Camera a causa delle sentenze di condanna ...
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DE FALCO, Giuseppe
Francesco Maria Biscione
Nato a Corato (prov. di Bari) il 25 febbr. 1878 da Angelo e Brigida Russo, di famiglia povera. Tipografo, repubblicano nella prima gioventù e poi socialista, [...] e la sua personalità giunsero ad avere ampia influenza sul proletariato italiano immigrato. Nel 1910-11, avvicinatosi al gruppo anarchico di Angelo Oliviero Olivetti, collaborò con vari articoli sulla lotta di classe in Puglia al quindicinale Pagine ...
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FANELLI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Napoli il 13 ott. 1827 da Lelio Maria e da Marianna Ribera.
La sua era una agiata famiglia borghese: il padre, originario di Martina Franca, aveva esercitato [...] , tra l'altro, di spostarsi con facilità e senza spese e di tenere i collegamenti tra i vari centri del nascente anarchismo italiano: era perciò stato lieto di essere rieletto nel marzo del 1867 (X legislatura) e nel gennaio del 1871, questa volta ...
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DE MARINIS, Errico
Pietro Laveglia
Nacque a Cava dei Tirreni (Salerno) il 12 ott. 1863 da Luigi e da Filomena Stendardo. Compì i primi studi nella città natale iscrivendosi poi ai corsi universitari [...] , durò alcuni anni fino a quando la sua partecipazione ai funerali di Umberto I, ucciso a Monza il 29 luglio 1900 dall'anarchico G. Bresci, e la sua presenza alla seduta in Parlamento per il giuramento del nuovo re Vittorio Emanuele III non posero ...
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relazioni internazionali
Espressione che indica tradizionalmente i rapporti che intercorrono tra Stati sovrani. A partire dal 20° sec., nelle r.i. hanno però assunto crescente importanza anche le organizzazioni [...] fondamentali del potere sovrano. Già in Età moderna politici e filosofi elaborarono progetti di «società di Stati» per superare l’«anarchia» delle r.i. e ottenere una «pace perpetua». Ciò che allora rimase un’utopia fu attuato dopo la Prima guerra ...
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Savoia
Dinastia che deriva il suo nome dall’omonima regione in cui originariamente aveva i propri possedimenti. Regnò nel corso di circa un millennio sulla contea, poi ducato, di S., e sul Piemonte, [...] (1861) re d’Italia, aveva ceduto (1860) Nizza e la S. alla Francia. A Umberto I, ucciso (1900) dall’anarchico G. Bresci, succedette Vittorio Emanuele III, che condusse l’Italia nelle due guerre mondiali, senza opporsi all’ascesa del fascismo. La sua ...
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anarchico
anàrchico agg. e s. m. (f. -a) [der. di anarchia] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Proprio dell’anarchia e di chi ne propugna i principî: sistema a., dottrine a., movimento a.; attentati anarchici. b. s. m. Chi professa l’anarchia o tende...
anarchia
anarchìa s. f. [dal gr. ἀναρχία, comp. di ἀν- priv. e tema di ἄρχω «comandare»]. – 1. Mancanza di governo, come stato di fatto, sia per assenza di un valido potere a causa di rivoluzioni, sia per inefficienza dell’esercizio del potere...