Scultore (Kammer, Baviera, 1651 - Dresda 1732). Fu a Vienna (1670), poi in Italia (1675-89), dove venne influenzato dalla scultura di Bernini. A Firenze (dove era noto come Baldassare Fiammingo o Belmosel), [...] eseguì le sculture della facciata di S. Gaetano e S. Andrea Corsini in gloria (1683) nella chiesa del Carmine. A Dresda divenne scultore di corte (1689). Tra le sue opere, che favorirono la diffusione del barocco in Germania, notevoli: le sculture ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] M. nei suoi monumenti, Milan 1875 e 1912; L. Malvezzi, Le glorie dell'arte lombarda, Milano 1882; F. Malaguzzi-Valeri, Milano, Bergamo 1906; nel Ducale, vi portò di preferenza le opere di Pietro Andrea Ziani, di A. Sartorio, di C. Pallavicino, cioè ...
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LEONARDO da Vinci
Enrico CARUSI
Roberto MARCOLONGO
Giuseppe FAVARO
Giovanni GENTILE
Adolfo Venturi
L. fu detto da Vinci dal piccolo borgo in Val d'Arno inferiore, dove nacque in un giorno non determinato [...] di scultore capace di fondere il cavallo di bronzo "che sarà gloria immortale et eterno honore de la felice memoria del signor vostro padre nella Compagnia dei pittori.
Ai tipi e alle forme di Andrea Verrocchio, L. si attenne nelle sue prime prove, ma ...
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PETRARCA, Francesco
Enrico Carrara
Nella gloria della poesia italiana è il secondo, dopo Dante e prima del Boccaccio, dei suoi grandi e venerati patriarchi; ma nella storia della formazione spirituale [...] faceva: e chi più di lui poteva essere ascoltato dal doge Andrea Dandolo che gli era amico da tempo? Non fu: una lega , n. 119), che ripete la storia della sua giovinezza inseguente la gloria dell'arte su cui raggia l'amore ma non inconscia d'una più ...
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VICO, Giambattista
Fausto Nicolini
Filosofo, storico, giureconsulto e critico letterario.
1. Primi anni (1668-1686). - Terzultimo degli otto figliuoli di Antonio, figlio d'un contadino maddalonese e [...] 'originalissima filosofia della sua maturità. Che se poi al D'Andrea il V. fu debitore d'aver continuato i suoi studî di ardente di virtù pubbliche e grandi, cupido di nient'altro che di gloria e immortalità. Se ne vuole di più? Quasi a mostrare di ...
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Architetto, scultore, pittore. Nacque a Napoli da Pietro scultore fiorentino e da Angelica Galante napoletana il 7 dicembre 1598, morì a Roma il 28 novembre 1680. Operosissimo, signoreggiò sull'arte di [...] disegna la trionfale macchina bronzea destinata a racchiudere in una gloria di statue, di voli, di raggi e di nuvole la di statue, due delle quali di sua mano sono oggi in S. Andrea delle Fratte; fa dal '72 al '78 il monumento funebre di Alessandro ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] da sé, che dal nulla sale ad alta posizione e alla gloria, diventata ora sommo bene. È come se la società italiana, Genova aveva nel re "il suo vero e legittimo signore", prima che Andrea Doria lo "tradisse"; né quelli in cui la Corsica si era data ...
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SICILIA (A. T., 27-28-29)
Attilio MORI
Ramiro FABIANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Biagio PACE
Giovanni PUGLIESE CARRATELLI
Gaetano Mario COLUMBA
Secondina Lorenzina CESANO
Carlo Alfonso NALLINO
Ernesto [...] Vincenzo Spano (1512), autore di una Vita di S. Sofia; Andrea Nicosia cui si deve Lu juditiu di lu diluviu universali. Ma Mario innocente si ritiene beato, si fanno suonare le campane a gloria.
Singolare della Sicilia è il culto dei "Corpi decollati ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] che più amava e ammirava e che quindi più doveva desiderare di vedere in gloria e parlare con loro e di loro Rimane anche qui, come negli altri della morte di Dante; un anonimo fiorentino (il notaro Andrea Lancial), che fu detto l'Ottimo, e lasciò tre ...
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UMBRIA (A. T., 24-25-26 bis)
Riccardo RICCARDI
Umberto CALZONI
Pietro ROMANELLI
Giorgio CANDELORO
Giulio BERTONI
Giovanni F. CECCHINI
Achille BERTINI-CALOSSO
Alceste BISI-GAUDENZI
Compartimento [...] impressionato da ogni novità, per divenire un eclettico.
Gloria della seconda generazione sono i due più grandi pittori , Sinibaldi Ibi. Nessun'opera certa conosciamo sino ad oggi di Andrea d'Aloigi d'Assisi detto l'Ingegno, che il Vasari ricorda ...
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inseguire
v. tr. [dal lat. insĕqui, comp. di in-1 e sequi «seguire»] (io inséguo, ecc.). – 1. Correre dietro a chi fugge, o anche a chi corre, cercando di raggiungerlo (di solito con intenzione ostile, o anche per afferrarlo, arrestarlo, e...