Scrittore inglese nato a Daresbury (Cheshire) il 27 gennaio 1832, morto a Guildford il 14 gennaio 1898. Professore di matematica e ministro anglicano, deve la sua fama alle fantasie fiabesche pubblicate [...] sotto lo pseudonimo "Lewis Carroll": Alice's Adventures in Wonderland, 1865, e Through the Looking Glass, 1871 (Alice nel mondo delle meraviglie, e Attraverso lo specchio), dove con umorismo caratteristicamente ...
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SCRIVENER, Frederick Henry Ambrose
Biblista, nato a Bermondsey (Londra) il 29 settembre 1813, morto a Hendon (Middlesex) il 30 ottobre 1891. Nel 1838 divenne magister artium, e anche curato anglicano [...] a Sandford Orcas (Somerset); nel 1846 passò a Falmouth, quindi a St Gerrans e nel 1876 a Hendon. Si occupò esclusivamente di studî del Nuovo Testamento, e sopra tutto della sua critica testuale, prendendo ...
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NELSON (A. T., 169)
Herbert John Fleure
Città marittima della Nuova Zelanda, situata nella costa settentrionale dell'Islanda meridionale a un'estremità della Baia di Tasman. Sede di un vescovato anglicano, [...] possiede una bella cattedrale, un museo e varie istituzioni culturali; nel 1932 aveva una popolazione di 12.700 ab., dediti in parte all'agricoltura. Da Nelson parte la linea ferroviaria che termina a ...
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Uomo politico britannico, nato il 14 settembre 1864, figlio terzogenito del 30 marchese di Salisbury. Eletto deputato conservatore nel 1906, combatté, da fervente anglicano, tutte le iniziative parlamentari [...] che offendevano la Chiesa, e si oppose alle leggi sociali, come quella sulle otto ore e l'altra sulle pensioni per la vecchiaia. Per alcuni anni rimase fuori della Camera, ma vi rientrò nel 1912, e riprese ...
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Poeta inglese (Somersby, Lincolnshire, 1809 - Aldworth, Surrey, 1892). Autore precoce e fecondo, fu largamente apprezzato dai suoi contemporanei, per la grazia elegiaca emanata dai suoi versi melodiosi; [...] della sua arte, apprezzata e tradotta anche in Italia.
Vita e opere
Quarto di dodici figli d'un pastore anglicano, tutti più o meno dotati di fantasia poetica, fu precocemente lettore appassionato di poeti, iniziando giovanissimo a comporre le ...
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Ward, William George
Teologo e filosofo inglese (Londra 1812 - Hampstead 1882). Dapprima seguace dell’indirizzo teologico del latitudinarismo, si accostò poi a R. H. Froude e Newman, e nel 1840 si fece [...] ordinare prete (anglicano); nel 1845 si convertì al cattolicesimo. Prof. di teologia nel St. Edmund’s College dal 1851 al 1858, fra il 1863 e il 1878 diresse la Dublin Review, divenendo uno dei capi del movimento neoultramontano, in aspra polemica ...
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Crofton
Crofton Morgan (Dublino 1826 - Brighton, East Sussex, 1915) matematico irlandese. Studiò matematica al Trinity College di Dublino dove si laureò nel 1847. Divenne quindi docente di filosofia [...] naturale al Queen’s College di Galway. Anglicano, si convertì al cattolicesimo e, forse anche per questo motivo, si trasferì in Francia, dove insegnò in alcuni istituti di gesuiti. Tornato successivamente in Inghilterra, divenne amico del matematico ...
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Condottiero indiano americano (n. 1742 - m. Brantford, Canada, 1807); figlio di un sachem della tribù Mohawk, fu mandato a una scuola cristiana, ove imparò l'inglese. Convertito all'anglicanesimo, tradusse [...] in lingua mohawk la Bibbia e il messale anglicano. Portato a Londra nel 1775, tornò ufficiale regolare dell'esercito britannico e condusse le "Sei Nazioni" in guerra contro le colonie. Quando la campagna di rappresaglie del gen. J. Sullivan ebbe ...
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SHORTHOUSE, Joseph Henry
Mario Praz
Scrittore, nato a Birmingham il 9 settembre 1834, morto a Lansdowne, Edgbaston, il 4 marzo 1903. Di famiglia quacchera, subì l'influsso di Ruskin e dei preraffaelliti, [...] e rivisse nostalgicamente il movimento anglicano del Seicento nel romanzo storico John Inglesant che si svolge ai tempi di Carlo I e della guerra civile: il protagonista, un gentiluomo di tendenze mistiche, viene a contatto con la devota ...
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Polemista e teologo riformato (Alençon 1641 - Londra 1717). Versato nell'ebraico e siriaco, intraprese, col pastore calvinista Claude, una nuova traduzione francese della Bibbia; aprì poi a Londra una [...] chiesa per gli esiliati francesi, in cui si officiava in rito anglicano; canonico a Salisbury, dottore onorario di Cambridge e di Oxford, scrisse tra l'altro una Dissertatio de Tertulliani vita et scriptis. ...
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anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...
anglic
‹ä′ṅġlik› s. ingl. (propr. «anglico»), usato in ital. al masch. – Lingua internazionale, proposta dal filologo sved. R. E. Zachrisson (1880-1937), che consiste fondamentalmente nell’inglese scritto in un’ortografia semplificata.